Una miriade di spruzzi di schiuma si sollevò dall'acqua, mentre l'Olandese Volante emergeva dalle oscure profondità del mare. La nave si spostò al fianco della Perla Nera, e una passerella venne allungata sul ponte. Dei passi risuonarono attutiti sul legno, e poi Will Turner saltò in coperta.
-Jack Sparrow. Sospettavo che la brillante idea fosse tua-. Detto questo, mostrò la scimmia che teneva con poco garbo con la mano, mentre lei si agitava e strillava come una pazza. Poi si liberò, graffiandolo, e si avventò su Jack, che mulinando le braccia cadde all'indietro.
-Levatemi... questa... arpia... di dosso!- ruggì, scaraventando l'animale di nuovo fuori bordo.
-Io non la vado a recuperare,- commentò Will indicando il mare.
-Will!- gridò Elizabeth, correndogli incontro.
-Elizabeth? Ma tu che ci fai qui?- chiese lui stupito, abbracciandola.
-Ti abbiamo chiamato noi,- rispose Kate con noncuranza. Afferrò Jack per la collottola e lo rimise in piedi; lui si spolverò con una mano e disse -Grazie, cara.
-Non c'è di che.
James era immobile, appoggiato al parapetto. Quando Will si accorse di lui, i suoi occhi si illuminarono.
-Jamie? Sei proprio tu?- chiese con cautela.
-Sì,- rispose lui, con voce rotta dall'emozione. Will si avvicinò a lui e, dopo un istante, lo strinse a sé.
-Ti sei fatto grande, figliolo...- mormorò emozionato.
-Sì, sì, la bella famigliola felice, peccato che qui stiamo per morire tutti,- disse sbrigativo Jack.
-Si dà il caso che non vedo mio figlio da otto anni, Jack.
-Ma nel frattempo hai fatto carriera, no? Quanti morti hai trasportato? Con la furia di Calypso, avrai avuto molto da lavorare...
-Calypso è arrabbiata?- chiese Will, con l'aria di essere appena caduto dal cielo.
-Comiciamo bene,- mormorò Kate, scuotendo la testa. -Will Turner, devi darci il permesso di muovere guerra contro la dea Calypso...- disse ufficiosamente, -...altrimenti verremo tutti fulminati a morte,- aggiunse.
-Perché volete combattere contro Calypso? È un suicidio!
-È un suicidio anche se non lo facciamo, caro mio,- gli disse Jack, toccandogli una spalla. -Uh, ma che bella camicia! Devi essere ben stipendiato!
-Papà, credo che dovresti accettare. Dopo di te, ci serve il permesso del Re, che abbiamo sicuramente.
-Non dirmi che anche tu vuoi essere un pirata,- impallidì Will.
-Te lo dissi quando avevo dieci anni, papà,- sbuffò James.
-Ascolta il figlioletto, Will,- disse Kate sorridendo. -Senza pirateria, avresti molto meno lavoro da fare.
-Quindi molti meno morti, non sarebbe meglio?- la sfidò lui.
-Non credo, visto che dovresti comunque traghettare tutti i pirati defunti. Sarebbe una bella botta, no?- lo sbeffeggiò lei.
-Ma chi è questa?- chiese Will a Jack.
-Bah, un mozzo che ho trovato a Tortuga...- Jack fece un gesto come per allontanare il fatto.
-... Che guarda caso ha anche truffato Barbossa, permettendoti il ritorno sulla tua nave!- lo rimbeccò la ragazza.
-Quisquilie,- disse lui. -Allora, ci dai il tuo permesso? Dobbiamo ancora riunire i Pirati Nobili a consiglio, e ci serve del tempo per arrivare alla Baia dei Relitti.
-Datemi un solo motivo per cui dovrei farlo,- ringhiò Will.
-Me,- sussurrò Elizabeth alle sue spalle. Will si voltò verso di lei. -Fallo per me, Will. Non credi che il primo a morire sarà proprio il Re?
Will la guardò intensamente, e poi posò lo sguardo su suo figlio, ormai cresciuto, che lo ricambiava con uguale intensità. Aveva gli stessi occhi scuri e determinati di sua madre. Immaginò di doverlo trasportare nel Regno dei Morti.
-Ci sto,- si arrese. Poi aggiunse in tono ufficiale -Jack Sparrow, ti do il permesso di indire il Quinto Consiglio dei Pirati Nobili per muovere guerra contro la dea Calypso!
Ci fu un rombo lontano, nonostante il cielo fosse sereno.
-E questa era la sua risposta!- sorrise maligno Jack. Will impallidì.
-Vuoi dire che... lei sa?
-Ma certo, cocco bello, è una dea, comprendi?- gli rispose Kate, ghignando. -La cosa migliore che puoi fare ora è scortarci alla Baia, visto che Calypso non può ucciderti senza cuore.
-Tu hai il cuore, vero, Elizabeth?- le chiese Will speranzoso.
-Ecco... in questo momento no,- disse lei cauta. Will sbiancò letteralmente.
-Ora siamo fregati,- commentò Jack sospirando.
-Che facciamo?- chiese James, spaventato.
-L'unica cosa da fare è recuperare il cuore. Jack, tu chiama i Pirati Nobili e falli riunire a Tortuga, non abbiamo tempo da perdere,- ordinò Kate. -I membri dell'Airone potrebbero già essere a Port Royal.
-L'Airone...?- disse Elizabeth.
-Non mi piace il tuo tono di comando, signorina...- la rimproverò Jack scuotendo un dito.
-Jack! Non è questo il momento di pensare a certe cose!- lo rimbrottò Will.
-Eh già, tu stai per morire...- commentò il capitano alzando un sopracciglio.
-L'unico problema è che non so dove sia il cuore,- disse Kate.
-Ti ci porto io,- decise James.
-Sarà pericoloso!- esclamò Elizabeth, preoccupata.
-Non è la prima volta che affronto un duello, mamma.
-E allora andiamo!- gridò Kate. Poi prese un coltello, salì sulla passerella e si tuffò in acqua.
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pírαtєs σf thє cαríввєαn - l'αírσnє вíαncσ
AdventureDieci anni dopo l'ultima scena di Ai confini del mondo, una nuova avventura coinvolge e riunisce Jack, Will ed Elizabeth, affiancati da nuovi personaggi e nuove lotte contro un vecchio nemico.