Capitolo 12

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Note: In questo capitolo ci saranno contenuti di natura sessuale. Se non gradite non leggete!

Kidou non seppe quanto tempo durò quel bacio, sapeva solo che la sua mente si era spenta nell'esatto momento in cui le sue labbra si erano poggiate con quelle morbide del moro. Avrebbe voluto fare qualcosa, ad esempio avvicinarsi di più all'altro per toccarlo, ma Fudou all'improvviso si era staccato dal bacio ed era crollato sulla sua spalla.

- Akio?!-

Kidou si spaventò a morte per quell'improvviso crollo ma la leggera risata dell'altro lo lasciò interdetto.

- Credo di essere un po' stanco..-

In quel momento sentì la preoccupazione scivolare via come era arrivata. Sicuramente doveva essere colpa del sedativo che quei coglioni gli avevano iniettato se adesso era così fiacco.

- Tranquillo. Ci penso io a te.-

Così lo aveva sollevato con non poco sforzo e lo aiutò ad uscire dalla vasca. Il bagno probabilmente si sarebbe allagato ma non gliene importò più di tanto, al momento Fudou era il suo unico pensiero. Senza dire una parola gli avvolse un'asciugamano intorno alla vita per coprirgli l'intimità e subito dopo lo fece sedere su uno sgabello.

-Ehi, Akio. Su, non è tempo di dormire.-

Fudou mugugnò, poi aprì leggermente gli occhi.

- Sono sveglio.-

Fudou coprì uno sbadiglio e poi rimase ad osservare il rasta mentre si dedicava a lui, asciugandolo e facendogli indossare un paio di boxer.

Kidou successivamente gli pettinò i capelli scompigliati e poi iniziò ad asciugarglieli. Aveva sempre desiderato passare le dita tra i soffici capelli del moro; era una cosa incredibile, soprattutto quando Fudou si apriva in una espressione così rilassata da fargli battere il cuore a mille. Kidou ci avrebbe volentieri fatto l'abitudine.

Una volta finito posò il fon nel mobiletto sotto il lavello e girandosi beccò Fudou a fissarlo.

-Cosa c'è?-

- Nulla, ti stavo solo guardando.-

Le orecchie di Fudou erano diventate rosse e si era voltato verso un punto indefinito della stanza sviando così il suo sguardo. Kidou lo guardò confuso ma poi lasciò perdere, sentendo l'imbarazzo salire in lui.

- Andiamo a letto, Akio.-

Fudou annuì e provò ad alzarsi in piedi iniziando però a barcollare leggermente sulle gambe malferme.

- Aspetta ti aiuto.-

Fudou lo fissò per un momento poi però si lasciò aiutare da Kidou che lo scortò fino al letto. Lo aiutò a sdraiarsi e poi Kidou lo imitò, sdraiandosi proprio di fronte a lui. I loro visi erano vicinissimi tanto che potevano sfiorarsi ma a nessuno dei due importava, troppo impegnati a fissarsi negli occhi.

Il contatto si spezzò quando Fudou sbadigliò per la troppa stanchezza, socchiudendo gli occhi.

- Dormi, Akio.-

A Fudou bastarono quelle due parole per addormentarsi sotto gli occhi vigili ma dolci di Kidou che vegliava su di lui. Il rasta rimase ancora un po' ad osservarlo poi, senza neanche accorgersene, si addormentò al fianco del moro.

Il giorno dopo Kidou fu il primo a destarsi dal sonno. Per un attimo gli sembrò di rivivere il giorno precedente, ma non poteva essere possibile. Si voltò e trovò Fudou addormentato tra le lenzuola. Questa volta non aveva alcuna intenzione di alzarsi e andarsene (a maggior ragione se era domenica), privandosi così del calore che Fudou riusciva a sprigionare.

Feeling empty... Or full of everythingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora