Erano passati già un paio di minuti da quando Kidou era uscito dalla stanza ma Fudou non si era mosso. Era rimasto inginocchiato sul letto con solo la felpa a coprirgli le spalle e parte del corpo e intorno a sé tutti i suoi oggetti personali usciti poco prima dalla scatola da Kidou.
Stava per alzarsi ma un piccolo album, che si trovava in mezzo agli oggetti sparpagliati sul letto, attirò la sua attenzione. Si morse il labbro, perché fremeva per prenderlo ma non voleva aprirlo; ricordava alla perfezione ogni foto che c'era al suo interno. La maggior parte erano foto di lui da piccolo insieme a sua madre e rare volte insieme a suo padre. Lì si che era felice. Però le foto si interruppero verso i suoi nove anni, quando nella sua famiglia qualcosa si ruppe per sempre.
Non aveva mai raccontato a nessuno la vera storia della sua famiglia e di cosa successe dopo le medie, e preferiva così. Non voleva nessuna compassione o pietà negli sguardi degli estranei o dalle vecchie conoscenze, e soprattutto non da Kidou.
Scosse la testa per scrollare via quei pensieri dalla sua mente e poi si alzò dal letto. Tolse la felpa che aveva addosso e al suo posto indossò il suo adorato maglioncino nero che gli andava leggermente largo e un paio di boxer. Scese così al piano di sotto, fregandosene di essere in casa altrui.
Trovò Kidou seduto sul divano a leggere e gli sembrò tutto un enorme deja vù. Si aspettava quasi che Kidou gli chiedesse di sedersi accanto a lui per fargli domande su cosa fosse successo con Kageyama, ma così non fu per sua fortuna. Kidou non sembrava averlo notato così avanzò nel salottino e si parò davanti a lui. Kidou alzò gli occhi su di lui ma sviò immediatamente lo sguardo quando notò le sue gambe nude.
- Allora.. Adesso che si fa?-
Fudou spalancò le braccia, quasi a voler indicare sé stesso per chiedere cosa dovesse fare da quel momento in poi.
- Visto che da oggi vivrai qui dovrai rispettare le regole di casa ed aiutarmi con la pulizia..-
Kidou aveva iniziato a parlare ma Fudou aveva già iniziato a sbuffare.
- Fudou!-
- Oh per favore! Non mi vorrai fare la ramanzina su cosa devo o non devo fare e sui miei doveri nei tuoi confronti!?- si lamentò arrabbiato Fudou.
- Esattamente.-
Kidou lo guardò con sufficienza dal basso, le mani poggiate contro lo stomaco e le gambe accavallate. Fudou espose il suo fastidio incrociando le braccia al petto e con uno sbuffo.
- Il punto è che devi renderti utile in casa e non combinare danni. Non ti chiedo poi molto.-
- Ho capito, Kidou-kun.-
Fudou non sembrava avere l'aria di uno che avesse capito, almeno così appariva agli occhi di Kidou ma cercò di passare sopra a questo dato di fatto.
- Io lavoro tutti i giorni tranne la domenica che rimango a casa e il martedì pomeriggio perché mi ha costretto il mio assistente. Il sabato invece esco qualche ora prima. Tutto chiaro? -
Fudou annuì e Kidou riprese a parlare.
- In questo modo avrai la casa a tua disposizione. Non portare estranei in casa mia e se dovessi farlo almeno avvisami prima.-
- Scusami, che persona credi che io sia?-
Fudou era alquanto indignato da quella insinuazione fatta da Kidou.
- Non lo so. Non volevo insinuare niente. Te lo sto solo dicendo nel caso in cui fossi abituato a..-
- Non sono abituato a fare niente Kidou. Inoltre sono affari miei ciò che faccio o non faccio, non ficcare il naso nella mia vita solo perché mi stai ospitando a casa tua. Se non ti vanno bene le mie abitudini puoi sempre cacciarmi da casa tua!-
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Feeling empty... Or full of everything
Fanfic[scritta per il concorso di @Ymawari] [Fudoukidou/accenni Gensaku] Kidou aveva solo 24 anni e già viveva una vita monotona e piena solo di lavoro. L'unico svago che si concedeva era quello di andare a trovare i suoi amici nel poco tempo libero che a...