8. Per me ci sta provando (one shot)

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Sto affogando tra le fotocopie in uno stanzino polveroso e senza finestre.

Tutta colpa della Wally, la negriera degli specializzandi, l'incubo della sottoscritta, l'angoscia della me medesima Alice Allevi, sì sono sempre io, quella di prima, quella che odia le malattie e bla bla bla.

Per domani ho ricevuto l'importante compito di fotocopiare in triplice copia ben dodici articoli, di quattro pagine l'uno, per la riunione settimanale dei professori. E a chi fanno sempre fare questi lavori di bassa manovalanza? A me ovviamente.

La Professoressa Valeria Boschi, aka la Wally, mi odia. L'ho capito praticamente da subito, e non ho ancora chiaro cosa, di me, non piaccia a quella donna. Desumo niente di niente.

Sono gentile con tutti, e sorrido sempre. Cosa diavolo c'è che non va in me?

La Wally, invece, adora Ambra.

Ambra Negri Della Valle è la specializzanda cocca dei professori, ed è l'ape regina dell'Istituto.

Lei non cammina, vola sui tacchi.
Lei non sculetta, muove sinuosamente le anche.
Lei non parla ad alta voce, mantiene un tono educato ma tutti la sentono lo stesso.
Lei non fa una risata, trilla allegra.

Come se non bastasse è bionda, alta, porta una terza abbondante, ha un sorriso Durbans e uno sculettamento -altro che movimento sinuoso delle anche- costante che attira gli sguardi maschili come le mosche alla carta moschicida.

Ambra Negri della Valle non fa mai nulla di sbagliato. I difetti dei suoi lavori non sono mai colpa sua. Già, di solito il colpevole, se qualcosa va storto in questo posto, sono io.

Alice Allevi, aka capro espiatorio e vittima sacrificale del Tempio.

Quale Tempio? Ovvio! Quello delle Umiliazioni, come è tristemente noto l'Istituto in cui mi sto specializzando.

Ah, e le Umiliazioni, per la cronaca, sono sempre le mie.

Come non bastassero la Wally e l'ape regina, anche il mio relatore ci mette del suo per farmi odiare l'ambiente.

Vi ricordate no? Claudio Conforti... quello che venne a Sacrofano per l'omicidio della badante di nonna... Sì bravi, proprio lui.

Quando mi decisi che essere medico legale sarebbe stato il mio destino lo andai a trovare e gli comunicai la mia decisione.

Ne fu contento? Che domande, certo che no!

Mi considerò meno di zero, non si ricordava nemmeno di avermi conosciuta, e iniziò da subito a cercare di farmi pentire della mia decisione.

Carino è carino, ma un vero stronzo. Io di solito lo chiamo CC tra me e me, ma ultimamente è diventato sempre più CSC, Claudio Stronzo Conforti.

Comunque, nonostante le sue idee sulla mia probabile rapida dipartita... -dalla specializzazione di medicina legale non da questo mondo, va bene stronzo, ma a tutto c'è un limite-  e i suoi non velati suggerimenti su scelte più adeguate alle mie capacità, ad esempio dermatologia, accettò incredibilmente di essere il mio relatore.

Sono sicura fosse convinto che nel giro di pochi mesi avrei ceduto alle difficoltà, e agli ostacoli messi a bella posta, e me ne sarei andata SPINTANEAMENTE.

Sarò imbranata ...spesso, sbadata... a volte, sognatrice... sempre, ma sono anche cocciuta come un mulo. Anche questa caratteristica l'ho presa da nonna Amalia.

Ma... dove ero rimasta? Perché vi sto raccontando tutto questo? Da dove ero partita? Ah sì, dalle fotocopie.

Dunque, le fotocopie.

Io ho un topo contaparole e voi?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora