Capitolo 6

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Il giorno della prova matrimonio era arrivato. Durante il mio turno della mattina, notai molte persone addette alla preparazione della sala per la serata.
Decisi che avrei dato un'occhiata non appena avrei finito il lavoro. Mentre servivo alcuni clienti mi venne in mente la sera di Halloween. Da quella festa ormai era passata una settimana e non c'era momento in cui non pensassi a quell'attimo. Avevo bisogno di staccare per qualche secondo da tutto. Per fortuna passò Harry dopo la sua pausa e gli consegnai le bottiglie in modo da riposarmi. Andai in bagno per rinfrescarmi e lo trovai tranquillo. Molta gente era nel locale a festeggiare e a bere. Appena uscita dalla pirta successe quel che successe. Quando Liam appoggiò le sue mani sui miei fianchi, iniziai a provare qualcosa e non riuscivo a pensare a nient'altro che a lui ma non potevo lasciar scorere il tutto. Fermai il ragazzo prima che continuasse e mi allontai il più possibile. Notai la sua faccia: era un po' sorpreso della mia reazione ma allo stesso tempo divertito. Quando poi mi raggiunse e iniziò una discussione, mi chiesi come mai facesse tutto ciò. Conoscendo i suoi amici, poteva trattarsi di uno stupido gioco fra loro. Dopo avermi invitata a cena capì che la mia supposizione era corretta. Come poteva pensare che avrei accettato? In fondo non ci conscevamo neanche e le pochissime volte in cui abbamo tenuto una conversazioni non andarono molto bene e non c'era un bel ambiente. Decisi così di mantenere una certa distanza.
Finito il turno, andai a vedere la sala ma due persone non mi fecero passare. Allora salutai tutti, presi dal mio armadietto il cappotto e usci dalla porta con il borsone contenente vestiti per le prove del pomeriggio con la crew. Mi fermai prima in un bar tranquillo, ordinai un panino, dell'acqua per pranzo e terminai con un caffè.
Appena misi piede nella sala con il pavimento di legno, vidi Niall dare alcune indicazioni ai ballerini per poi volgermi un sorriso.
<< Buon pomeriggio miss Tomlinson! Cambiati in fretta e raggiungici. >>
<< Ciao a tutti. Niall dammi 5 secondi e sarò al tuo servizio. >>
Dopo questa frase mi diressi negli spoiatoi delle donne, appoggiai la grande borsa su una panchina e l'aprì. Tolsi la giacca pesante e mi svesti. Presi un paio di pantaloni grigio scuri da tuta, un reggiseno sportivi e una maglia larga smanicata bordeaux che arrivava poco sotto il seno. Conclusi il mio look con un paio di Nike Air bianche e una coda.
Mi appostai al mio solito posto, in prima fila, e Niall ci ballò i passi da aggiungere alla routine imparata il giorno prima.
<< Ok ragazzi iniziamo con questi, poi continuiamo. >>
Prima provammo la sequenza senza musica ma quando l'aggiungemmo erano veramente una bomba. Niall era bravissimo in tutti gli stili: dalla break al popping e looking.
Mi parlò un giorno della sua passione per il ballo e capivo perfettamente ogni parole e condividevo i suoi sentimenti. Il ballo era un ottimo modo per sfogarti, per esprimere quello che provavi ed era anche un ottimo modo per stare in compagnia e divertirci.
Terminata la sessione, feci una doccia veloce e dopo essermi rimessa la divisa del lavoro, salutai tutti i ragazzi.
Aprii la porta di vetro con la maniglia lunga di ferro e andai a sbattere contro una persona. Alzai lo sguardo ed era Liam.
<< Salve, Samantha! >> disse con un sorrisino.
<< Ancora tu? >> lo fuardai con una faccia disgustata per poi continuare per la mia strada.
<< Dove credi di andare? >> chiede lui
<< Lontano da te! >>
<< Se ti offrissi un caffè? >>
<< No passo. >> continuava a seguirmi lungo un marciapiede di New York.
<< Ma è un ottimo modo per conoscerci meglio. >>
<< Ma chi ti vuole conoscere. >>
<< Allora te lo offro e basta. >>
<< No, arriverei in ritardo. >> cercai io una scusa.
<< E per cosa? >>
<< Lavoro... >>
<< Mi sembri una che lavora troppo. >>
<< È perché non sono in giro come qualcuno a giocare... >>
Il ragazzo si fermò per qualche secondo.
<< E chi ti dice che sto giocando? >>
<< Ora non ho tempo di parlare... Buona serata. >>
Aumentai il passo e finalmente riuscii a far smettere il giovane di seguirmi.
Arrivata finalmente al locale, mi preparai per la serata. Ritoccai il trucco e raccolsi i capelli in una coda. Entrai finalmente nella sala e constatai che non era del tutto decorata come sarebbe stata al matrimonio. Solo un tavolo all'angolo della stanza era decorato con una tovaglia lunga bianca, un'altra di un azzurro grigio, una argento lunga e stretta completato il tutto con un centro tavola decorato con fiocchi di neve e ovatta per simularla. Era veramente fatto bene. In quel momento sentii una voce famigliare chiamarmi: era Nicole.
<< Samantha! >>
Mi avvicinai alla ragazza e la salutai.
<< Sam, la mia wedding planer la conosci, ti presento i miei genitori e il mio Jeremy. >>
<< Piacere signori Payne. >>
<< Piacere. >>
<< Lei è la ragazza che conobbi un mese fa circa qui. >> aggiunse la giovane. Parlai per qualche minuto con i genitori, erano molto simpatici mi fecero alcune domande. Dopo questa chiaccherata Nicole mi chiamò.
<< Vieni con me Sam. >>
La seguii e arrivammo dall'altra parte della sala in cui si trovava una coppia con una bambina. Quest'ultima ci cotse in contro e abbracciò la mia amica.
<< Ziaaaa!!!! >>
<< Ciao Amy! Samantha ti presento mia sorella Ruth, suo marito Daniel e la figlia Amy. >>
<< Piacere! Tu dovresti essere la famosa Sam! >>
<< Piacere! Non sapevo di essere famosa. >>
<< Nicky ci parla molto di te! >>
<< E lei ga parlato di te e della signorina qui presente. >> dissi riferendomi alla bimba di 6 o 7 anni circa che mi guardava incuriosita. Il mio buffo sorriso fu ricambiato da uno divertito. Mi piacevano molto i bambini. Amavo stare in loro compagnia. Sessi mi capitò di dover fare da babysitter ai bambini dei vicini del mio paesino.
<< È stato un piacere conoscervi ma ora devo lavorare. Ci si vede dopo. >>
<< A dopo Sam! >>
Abbandonai le sorelle e mi avvicinai alla cucina in attesa dell'inizio del servizio.
Prima che si accomodassero tutti i parenti, alcuni schiamazzi fastidiosi provenivano dalla pirta della sala. Guardai da lontano e si trattava di Liam e dei suoi amichetti. In quel momento non sapevo che fare. Avevo una voglia matta di andare a dirgli che non era rispettoso nei confroti delle altre persone fare casino in quel modo ma allo stesso tempo non avevo intenzione di farmi vedere. Quel giorno credevo che avrei avuto l'opportunità di passare una serata tranquilla senza quel ragazzo ma non fu così.
I miei pensieri furono interrotti da Nicole.
<< Hey Sam mi faresti un favore? Manderesti via quelle quattro persone? >>
Rimasi in silenzio a pensare sul da farsi mentre i suoi occhi azzurri mi fuardavano supplicanti.
<< Va bene. >> risposi sofferente.
<< Grazie. >>
Mentre mi allontanavo pensai a ciò che mi disse: " manderesti via quelle quattro persone". Perchè quattro? Erano cinque. Sicurente si era sbagliata. Arrivata alla meta i ragazzi erano in silezio e mi guardavano in modo divertito e i loro sorrisini non promettevano nulla di buono.
<< Ragazzi qui è in corso una cena privata e dunque vi chiedo di trovare un altro parco giochi. >> dissi gentilmente.
<< Simpatica la ragazza. Io vorrei ancora vedere se sei brava in altro... >> disse il solito arrogante.
<< Vi consiglio di allo tanarvi pra che chiami la sicurezza. >>
<< Calmati tesoro. Cene andiamo ma ci rivedremo dopo. >>
Quattro di loro se ne andarono tranne uno: Liam.
<< Parlavo anche per te. >>
<< Il fratello della futura sposa non può partecipare alla prova banchetto? >>
<< Cosa? >>
<< Sono il fratello minore di Nicole. >>
<< Impossibile! >>
<< Perchè? >>
<< Lei è... >>
<< Fantastica come me? Lo so. >> disse lasciandomi sola ai miei pensieri.
Passò tutta la serata a fissarmi e ogni volta che gli posavo il piatto ne approfittava per annusare il mio profumo. Durante le pause tra una portata e l'altra e mentre sparecchiavo, lui ne approfittava per rivolgermi la parola.
<< Magari ci potremmo bere qualcosa più tardi e poi vediamo come va la serata. >>
<< L'unica cosa che berrò sarà un tè caldo bel mio letto e tu potrai bere con chi vuoi. >>
<< Io voglio bere con te quindi mi inviti a casa tua? >>
<< Te lo scordi! >> fu l'ultima frase che concluse un discorso poco interessante per me.
Verso le dieci alcuni iniziarono a lasciare la festa per andare a casa fino a che non rimasero solo i genitori, la sorella, Nicole e Liam. Mentre loro discutevano degli ultimi dettagli sul matrimonio il ragazzo abbandonò i suoi parenti. Probabilmente se ne andò con gli altri ragazzi.
<< Hey Sem te ne vai? >> chiese la mia amica.
<< Si per stasera ho finito. >>
<< Aspetta che vengo a salutarti. >>
<< È stata una bellissima serata e scommentto che quel giorno sarà perfetto, Nicole. >>
<< Grazie! In effetti non vedo l'ora. E grazie per quel favore. >>
<< Quale? >>
<< Quello di aver mandato via quei ragazzi. Non so come mio fratello faccia a stare con quei tizi! A proposito te lo volevo presentare ma se n'è già andato. >>
<< Non ti preoccupare, ho avuto occasione di conoscerlo. >>
<< Si? E dove? >>
<< Qui al locale, viene spesso con i suoi amichetti. >> fissi con un tono di disprezzo.
<< Mi dispiace se ti ha fatto disperare. Non è sempre stato così. >>
<< Non ci pensare. Ora vado seriamente. Se mai ci sentiamo. >>
<< Certo! Buona notte! >>
<< Notte! >>
Finalmente quella serata era finita. Presi il mio cappotto, la mia borsa e andai verso la fermata della metro. Ero veramente stanca, soprattutto per via della prova con Niall e gli altri ragazzi. Uscii dall'uscita delr etro per evitare di passare per il locale. Era abbastanza tranquilla la via che portava sulla strada principale. Ad un certo punto qualcuno mi spisse contro al muro e mi teneva ferma.
<< Come promesso, eccoci di nuovo. >> era Ben e dal suo alito capii che era ubriaco.
Dovevo ammettere che ero spaventata. Non sapevo bene come reagire senza peggiorare la situazione.
<< Ah ora non hai la lingua tagliente come prima. Proviamo. >>
Stava per avvicinarsi alle mie labbra ma prima che riuscisse a toccarle qualcuno lo chiamò.
<< Dobbiamo andare Ben! >> erano i suoi scagnozzi che lo richiamavano. Notaia anche la presenza di Liam ma soprattutto l'occhiataccia che gli lanciò. Appena i quattro se ne andarono per la prima volta notai una parte che non vidi di Liam.
<< Stai bene? >>
<< Starò bene quando sarò a casa. Dì al tuo amico di starmi lontano. >>
<< Non sarà facile ma tenterò. Anche perchè non mi va a genio che ci provi con te. >>
<< Facciamo che nessuno di voi ci provi con me e siamo a posto. >> dissi iniziano camminare verso un strada più sicura.
<< Ti riaccompagno a casa. >>
<< Va bene così. >>
Il ragazzo capì che non era desiderato e mi lasciò in pace.
Appena misi piede in casa lasciai cadere la borsa, mi tolsi le scarpe e appoggiai il cappotto sul divano.
Mentre mi facevo una doccia calda pensai a quello che successe quella sera. Dovetti ammettere che Liam si comportò in modo gentile poco fa. Non conoscevo quel ragazzo, sapevo il suo nome, conoscevo la sua famiglia e per mia sfortuna anche i suoi amici. Eppure lo trovavo carino ma allo stesso tempo odioso. Che cosa avrei potuto fare se mai un giorno quel ragazzo mi sarebbe piaciuto realmente? Con questa domanda terminai la doccia e dopo aver messo il pigiama, mi abbandonai al sonno.

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Salve a tutte!!!! 😃

Eccoci con un nuovo capitolo.
La protagonista inizia ad avere dei dubbi ruguardo al sentimento di odio che provaverso Liam.

Spero che la storia vi piaccia e naturalmente se volete commentare fate pure!!! 😄

Proprongo anche scambi! Basta che mi scrivete.

Cosa ne pensate di FOUR??? Io amo follemente ogni canzone! ❤️

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