Quel primo pomeriggio d'estate il sole splendeva alto nel cielo mentre soffiava una leggere brezza estiva.
L'erba appena tagliata del prato era abbastanza fastidiosa sotto il mio corpo, nonostante ciò, non avevo la minima intenzione di muovermi.
In quel momento mi sentivo così in pace con me stessa. Ero stesa sul prato del mio giardino, con un braccio mi coprivo gli occhi, i quali, nonostante fossero chiusi, erano infastiditi dalla luce del sole che li colpiva, e nel frattempo una dolce melodia mi arrivava nelle orecchie."Sai, sei proprio un idiota." dissi ridacchiando.
La melodia si fermò improvvisamente.
"No! Dai! Continua a suonare!" iniziai a protestare.
"A chi hai dato dell'idiota?" chiese il ragazzo che era seduto affianco a me.
"A te! Ho proprio un migliore amico idiota!" dissi aprendo leggermente l'occhio sinistro e osservandolo con un sorriso.
Aveva assunto la sua solita espressione da finto offeso. Aveva le sopracciglia aggrottate e le labbra erano increspate in un piccolo broncio. Era così tenero, ma non glielo avrei mai detto.
"Sembri proprio un bimbo!" dissi invece, prendendolo in giro.
"Ah si?" Mi chiese facendo sparire il broncio e alzando il sopracciglio "Allora ora vedrai di cosa è capace il bimbo" disse cercando di fare il minaccioso.
"Uh guarda! Sto tremando dalla paura" dissi ironicamente scuotendo la mano per farlo sembrare un tremolio.
A quest'ennesima provocazione lui non perse tempo e si buttò su di me. Iniziò così ad attaccare i miei punti deboli, cioè il collo e i fianchi. Le sue dita si muovevano veloci su queste zone, provocandomi la cosa che più odiavo al mondo: solletico!
"No! Jisung! Basta!" dissi ridendo a crepapelle "Ti prego! Smettila!"
"Allora dì che sono il ragazzo più bello del mondo e che sono un migliore amico perfetto!" mi disse fermandosi.
"Mai!" esclamai.
Avevo il mio orgoglio da proteggere!
"Allora continuo!" rispose immediatamente lui e continuò a farmi il solletico.
"Va bene! Sei il ragazzo più bello del mondo e sei un migliore amico perfetto."
Addio orgoglio.
"Perfetto!" rise lui, togliendosi di dosso e stendendosi affianco a me.
La brezza continuava a soffiare e il sole a splendere, ma questa volta nessuna melodia riempiva l'aria. Si poteva sentire solo il suono degli uccellini che volavano, quello di qualche macchina che ogni tanto passava dalla strada e soprattutto quello dei nostri respiri. Richiusi gli occhi e mi godetti nuovamente la pace che tornò, ma quella pace durò poco. Una mano prese la mia mano sinistra e aveva incrociato le sue dita con le mie. Una guerra si scatenò nel mio stomaco ed ora riuscivo a sentire anche i battiti del mio cuore accelerare.
Aprii gli occhi ed osservai la mia mano. Jisung aveva stretto la mia mano nella sua. Era ormai da un po' che mi sentivo in questo modo, ma non ne avevo parlato con nessuno. Non che potessi farlo dato che Jisung era l'unico amico che avessi."Bi" mi richiamò il mio migliore amico, risvegliandomi dai miei pensieri.
"Che c'è?" chiesi guardandolo, ma lui non faceva lo stesso. Aveva lo sguardo perso nel cielo.
"Pensi davvero che io sia un idiota?" chiese, ma non aveva un accenno divertito, era abbastanza serio.
Rizzai la schiena, finendo per sedermi sull'erba. Lo continuai ad osservare con un'espressione interrogativa, ma lui non mi guardava, continuava ad osservare il cielo.
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Bad Liar | Han Jisung
FanfictionCosa faresti per la persona più importante della tua vita? Sicuramente di tutto! Ma se quella persona un giorno ti abbandonasse e tornasse anni dopo con un favore da chiederti? Faresti ancora qualsiasi cosa per quella persona? E se ti offrisse di re...