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Questa mattina avevo impostato la sveglia prima del previsto. Volevo prepararmi per bene e non fare tutto di fretta, come faccio di solito, dato che non sapevo con precisione cosa mi sarebbe capitato oggi.
È proprio per questo motivo che dopo essermi preparata e aver fatto colazione, il tutto molto silenziosamente per non svegliare mia madre che stava dormendo, ero uscita subito di casa e alle 7.30 del mattino mi ritrovavo già di fronte alla mia scuola, ben mezz'ora prima che aprisse.

"Mamma mia!" dissi strofinandomi il viso "Cosa cavolo sto per fare?"

Sbuffai e mi sedetti su una delle panchine del cortile frontale della scuola. Mi misi le cuffie e chiusi gli occhi. Ascoltavo a musica 24 ore su 24, mi aiutava tantissimo, soprattutto nelle situazioni in cui ero molto nervosa, esattamente come questa.
Ero preoccupata perché non sapevo cosa sarebbe successo oggi. Avrei incontrato solo il signor Yoon? O sarebbe venuto anche Jisung? Inoltre quella mattina un'altro pensiero mi tormentava: cosa sarebbe successo con Hyejin?
Se mi avevano fatto una proposta del genere, voleva dire che saremmo dovuti uscire pubblicamente, che senso avrebbe sennò avere una finta relazione segreta. Cosa avrei detto a Hyejin quando lo sarebbe venuta a scoprire? Mi avrebbe odiata? Il solo pensiero mi faceva provare un forte dolore al petto. Era la mia unica amica, o meglio, conoscevo altra gente, ma non si potevano definire proprio amici, erano per lo più conoscenti.

Mentre tutti questi pensieri frullavano nella mia testa, il tempo passava senza che me ne rendessi conto e improvvisamente sentii una mano sulla spalla che inizio a scuotermi.
Fui presa di sorpresa e spalancai gli occhi improvvisamente.

"Belle? Va bene che ami dormire, ma la campanella è appena suonata. Non sarebbe meglio dormire sul banco?" Hyejin con il suo solito sorriso a trentadue denti mi prese per un braccio e mi costrinse ad alzarmi.

"Buongiorno anche a te" le sorrisi anche io e insieme iniziammo a dirigerci in classe.

Mentre attraversavamo i corridoio, la mia amica mi iniziò a raccontare qualcosa che le era successo la sera prima, ma non riuscivo proprio ad ascoltarla. La mia mente continuava a porsi mille domande sul da farsi. Dovevo dirle la verità? Oppure rimanere zitta?
Al solo pensiero iniziai ad avere i sensi di colpa. Non potevo tenerle nascosto qualcosa di così importante. 
Parlarne ora non sarebbe comunque stato il caso, dovevamo andare a lezione. Le avrei detto tutto nella pausa pranzo.

"Hyejin" la chiamai.

La ragazza smise di parlare e mi rivolse un'occhiata interrogativa.

"A pausa pranzo ti devo parlare." le dissi, ma lo feci con un sorriso per rassicurarla, anche se non sembrò molto convinta.

"Va bene" annuì. "Però non possiamo parlarne ora? Mi hai messo ansia adesso" mi chiese facendo il  labbruccio per cercare di convincermi.

"Assolutamente no!" ridacchiai "Dobbiamo andare a lezione" la presi per un braccio e la trascinai in classe.

Hyejin però si trovava nel banco di fronte al mio, questo quindi non le impedì di continuare  cercare di convincermi.

"Dai, Belle!" mi supplicò "Prima che arrivi la professoressa!"

"No, dopo ne parliamo. Altrimenti non ti dico proprio niente" le feci la linguaccia e mi misi a ridere.

"No, non farmi questo! Ne potrei morire." disse portandosi teatralmente una mano sulla fronte e facendo finta di svenire.

"Buongiorno ragazzi" disse la professoressa d'inglese entrando nella classe.

"Ragazzi, in piedi." disse subito il capoclasse.

Tutti all'unisono ci alzammo, ci inchinammo, esclamammo "Buongiorno professoressa!" e ci risedemmo.

"Bene ragazzi, prima di iniziare la lezione, devo dare una notizia a uno di voi. Belle, per favore, prendi tutte le tue cose e vai nell'ufficio del preside. Oggi non farai lezione e uscirai prima."

Bad Liar | Han JisungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora