Bad Liar | Han Jisung

° 9 °

Presi un bel sospiro e provai a bussare.
Speravo con tutta me stessa che qualcuno fosse sveglio, almeno sarebbe stato meno imbarazzante.
Aspettai un minuto. Niente.
Riprovai a bussare. Ovviamente ancora niente.
Sbuffai ripensando al messaggio che mi aveva mandato il signor Yoon quella mattina.

"I ragazzi ieri sono tornati tardi, quindi staranno ancora dormendo. Il campanello non funziona. Prova a bussare, magari sei fortunata e trovi qualcuno in piedi, altrimenti usa pure la password."

Mi arresi all'idea che sarei dovuta entrare nell'appartamento mentre tutti gli inquilini erano ancora tra le braccia di Morfeo.
Inserii la password e silenziosamente entrai in casa, cercando di fare il meno rumore possibile per non disturbare i ragazzi, infondo erano appena le otto e sicuramente erano stanchi dopo tutto il lavoro della settimana precedente.
Era infatti poco più di una settimana che non vedevo i ragazzi a causa della loro miriade di impegni. Il loro comeback era dietro l'angolo e ovviamente le prove e gli appuntamenti per la promozione del nuovo album iniziavano a intensificarsi.
La sera prima, però, avevo ricevuto un messaggio dal signor Yoon, il quale mi chiedeva di passare dai ragazzi quella mattina, dato che era domenica e io non sarei andata a scuola, mentre i ragazzi avrebbero avuto la giornata libera. Secondo lui sarebbe stata una buona occasione per conoscerci meglio e postare qualche foto sui social.

In punta di piedi mi diressi verso la cucina.
Mi sembrava poco carino presentarsi di prima mattina a casa dei ragazzi, così per farmi perdonare, prima di arrivare all'appartamento, mi ero fermata ad un bar e avevo preso cornetti e caffè per tutti.
Poggiai la busta con il cibo sul tavolo e iniziai a frugare in cucina alla ricerca di piatti e bicchieri per apparecchiare la tavola. Ovviamente cercai di fare il tutto nel modo più silenzioso possibile.

"Ma chi sta facendo tutto questo casino?" mi girai di scatto e notai Minho sulla porta. Si era sicuramente appena svegliato, infatti aveva un'aria mezza addormentata ed era ancora in pigiama.

Mi sentivo molto in imbarazzo, come un ladro che era stato colto con le mani nel sacco. Non stavo facendo niente di male, volevo fare qualcosa di carino, ma non potevo fare a meno di arrossire come un pomodoro, in fondo non era molto educato circolare in casa di qualcuno che si conosceva appena.
Fortunatamente Minho non ci fece molto caso e, dopo avermi studiata per qualche secondo, sicuramente per capire chi fossi dato che si era appena svegliato, mi sorrise calorosamente.

"Oh, ciao Belle!" mi salutò

"Buongiorno! Scusa il casino, cercavo dei piatti" mi affrettai a dire. "Ho portato la colazione" indicai la busta sul tavolo.

"Tranquilla! Sono proprio nel pensile affianco" mi indicò il pensile affianco a quello che avevo aperto.

"Grazie" dissi prendendo i piatti e mettendoli sulla tavola.

"Hai bisogno dei bicchieri?" mi chiese avvicinandosi ad un'altro pensile e prendendoli dopo che gli annuii. "Non pensavamo arrivassi così presto."

"Scusa. Volevo farvi una piccola sorpresa per il disturbo che vi sto dando e non volevo rischiare che aveste già fatto colazione." gli spigai iniziando ad apparecchiare la tavola e tirando fuori il cibo dalla busta.

"Disturbo? Non ci stai dando assolutamente nessun disturbo, ormai sei una di noi. Inoltre siamo proprio curiosi di conoscerti meglio." mi rassicurò Minho "Non abbiamo potuto parlare molto sul gruppo a causa del lavoro, ma Jisung ci ha parlato molto di te."

"Ah sì? E cosa vi avrebbe detto?" chiesi curiosa.

"Niente di che. Ci ha raccontato come vi siete conosciuti e qualche aneddoto di quando eravate bambini." rispose il ragazzo con un'alzata di spalle mentre finiva di aiutarmi a preparare la tavola.