#2 Repressione

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Repressione, questa è la parola che funge da mantra nella mia vita, non sempre è un termine negativo, talvolta può significare per me l'atto di polderare o omettere un pensiero, avvolte può capitare di trovarsi davanti scenari che mettono in difficoltà l'espressione d'un opinione.
A tutti capitano nelle discussioni di non voler parlare di un determinato argomento, potrebbe essere la religione, una storia passata finita male, qualche cazzata fatta in passato, solo io so quante minkiate ho fatto, se ogni cosa stupida che abbiamo fatto assumesse forma fisica potrei riempire non so quanti cassonetti dell'immondizia per tutte le cazzate che ho fatto, un intera discarica piena di cattive scelte e pensieri negativi, dalla cosa più semplice come sbagliare nel parlare o fare determinate cose con una persona...
Non rimpiango le cretinate che ho fatto perché mi hanno reso la persona che sono ora, non mi piace ricordarle SI ma le rifarei altre 100 volte, "noi la parte migliore di noi stessi" tutto ciò che abbiamo fatto per sbaglio è perdonabbile ma le azioni cattive quelle fatte solo per il gusto di farla pagare a qualche pezzo di merda, smussano il nostro essere, sono quelle che rendono una persona iruenta, aggressiva, bipolare o fredda.
Mi viene in mente una citazione "le persone che cercano di rendere felici gli altri, sono spesso le persone che sanno cosa sia la sofferenza e cercano di non farla sentire agli altri" di Robin Williams, non importa che cosa hai fatto, dove sei nato, se sei ricco o povero, se hai il cazzo lungo o le tette piccole, la più grande forza dell'uomo e la capacità di cambiare se stessi, è naturale cambiare ma soprattutto è inevitabile, però questo pensiero non è un escamotage da usare come scusa per comportarsi di merda, perché come si dice "chi nasce tondo non può morire quadrato", se sei stato una persona di merda non pensare che facendo attraversare la strada a una signora anziana le persone ti diranno che sei altruista, nella vita c'è bisogno dell'equilibrio, però con un eccezione, le scelte giuste devono sempre essere in maggioranza rispetto quelle cattive.
Io nella vita ho imparato a reprimere o trattenere una parte di me stesso,anche a me piacerebbe mandare a quel paese l'anziano che paga la spesa con le monetine (insomma che cazzo... Hai rapinato una chiesa o cosa?!) o dire "non rompere il cazzo" hai testimoni di Geova che citofonano nelle case pensando di convertire qualcuno, ma se mi comportarsi così l'ordine del mio animo ne risentirebbe, generando caos nei miei pensieri e creando solo scompiglio, per mantenere una mentalità o un sennò ed evitare di conseguenza di impazzire, bisogna cercare quello che ti piace e ti fa stare bene, una volta trovato non lasciarlo scappare, proteggilo come se fosse il più ricco dei tesori, perché se andasse perso allora se ne andrà via una parte di te e del tuo animo, questo è il motivo del perché le persone quando si separano da qualcosa d"immportante sentono un vuoto, come un buco nell'anima, è un sentimento che attanaglia il tuo animo, lo tiene stretto e non lo lascia, Stringe e fa male.
Un sentimento represso per troppo tempo diventa nocivo per la persona, sarebbe come indossare uno zaino metaforico, ingrado di contenere tutte emozioni che potresti incontrare nella tua vita, ma che con ogni sentimento represso diventa sempre più pesante, fino a schiacciati e darti solo problemi, una zaino pieno di problemi è orribile è c'è solo una cosa da fare in questo caso.... Posarlo per terra e andare via, sfogarsi e lasciare lì quello zaino che impedisce i tuoi movimenti, senza tutto quel peso vedrai che anche il gesto più difficile come fare una maratona per esempio, sembrerà una passeggiata.

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