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"Facciamo del nostro meglio, ma a volte non è abbastanza. Allacciamo le cinture, indossiamo il casco, scegliamo strade illuminate.. cerchiamo di difenderci. Cerchiamo di proteggerci con tutte le forze, ma non fa alcuna differenza. Perché quando le cose brutte arrivano sbucano dal nulla. Le cose brutte arrivano all'improvviso, senza avvertire. Ma dimentichiamo che, a volte, arrivano così anche le cose belle."
-grey's anatomy

Quel sabato dopo quasi dieci giorni di intense ricerche finalmente Aly potè trascorrere una giornata di relax e di tranquillità, si era svegliata tardi e aveva approfittato di quella giornata di sole per farsi una passeggiata per Covent Garden e dedicarsi a qualche ora di sano shopping e perché no, magari trovare qualcosa di carino da mettere per la festa che ci sarebbe stata la sera.
Non era una grande amante dello shopping, non era una delle classiche ragazze che amavano passare giornate nei negozi, anzi, lo trovava parecchio snervante, fare le file per i camerini, litigare con le tendine e spogliarsi e rivestirsi di continuo era una delle cose più noiose che poteva fare, eppure quel giorno era entrata nella modalità giusta per comprare qualcosa di nuovo, almeno fino a quando non arrivò lì dove si rese conto che andare di sabato era il giorno più sbagliato che avesse potuto scegliere. I negozi erano colmi di persone, riusciva a stento a respirare tra quella mole di gente che occupava fin troppo il suo spazio vitale.
Fortunatamente dopo anni di prove e controprove di vestiti aveva capito quali vestiti le risaltavano maggiormente le curve e quali invece le stavano male, in svariati negozi riuscí così ad evitarsi file e ore nei camerini a decidere quale vestito le stesse meglio dell'altro, fatta però eccezione di quello che pensava di mettere la sera, non avendo molte alternative, optó per provarlo. La festa di quella sera non la emozionava particolarmente, non era una di quelle persone amichevoli e loquaci, ma sarebbe andata con il fratello e le avrebbe fatto piacere fargli fare una buona figura, specie dopo le svariate raccomandazioni da parte di lui riguardo il contenere la sua lingua "biforcuta" alla prima cosa storta, ed effettivamente qualche ulteriore punto di riferimento e volto amico le serviva anche, non poteva pensare di vivere il resto dei suoi giorni in una città senza conoscere nessuno all'infuori del fratello.

*****

Ormai era pomeriggio inoltrato quando rientró in casa, ne aveva approfittato per far lavare la macchina e fare anche un po' di spesa al supermercato così da evitare che le spese fossero sostenute solo da John che puntualmente le rifiutava ogni tipo di contributo.
Una volta posate le provviste, si rintanó in camera a mettere a posto tutti gli acquisti lasciando fuori solo quelli per la serata che sarebbe iniziata qualche ora dopo.
John non era in casa, stava aiutando Andrew con i preparativi e sarebbe passato solo a prenderla per le 8:30 dopo un'accesa discussione sul fatto che non potesse guidare se fosse stata intenzionata a bere e per evitare discussioni lasció correre e accettó seppur decisamente molto contrariata.
Approfittó del tempo che le rimaneva per farsi un bagno caldo che in presenza del fratello non avrebbe potuto fare dato che ne uscí circa quaranta minuti dopo, un bagno che le rilassó i nervi e la fece riposare al meglio, prima di far fronte a quelle due ore di preparativi in vista della serata.
Acconció i capelli in una treccia sulla parte superiore della testa, mentre le ciocche esterne le lavoró con il ferro così che lunghe onde rosse le cadessero lungo le spalle, un po' di mascara e eye-liner, senza eccedere troppo con i colori, così da poter azzardare con un bel rosso fuoco opaco sulle labbra carnose.
Il vestito che aveva scelto le ricadeva addosso esattamente come sperato, era iridescente sui toni del nero e del verde, risaltando i suoi seni attraverso una scollatura abbondante e la vita stretta, che le ricadeva fino a poco meno di metà coscia. Il braccio tatuato era completamente scoperto, mentre l'altro veniva rivestito fino a metà braccio da una manica larga. Aderente, ma non soffocante, slanciava le gambe in combo con il tacco dieci nero abbinato.
Fortunatamente le temperature le permettevano di non indossare le calze, nonostante la sera iniziassero già ad abbassarsi un po', il clima era ancora mite.
Ormai era pronta quando il fratello suonó il clacson per avvisarla del suo arrivo, non lo fece così aspettare molto, il tempo giusto di controllarsi per l'ultima volta e afferrare la pochette nera così piccola che a stento riuscí a mettere il telefono.
Con un sorrisetto uscí di casa e sgattoló dentro l'Audi nera del fratello che sfrecció subito dopo.

"Come siamo belle, vuole fare colpo signorina?"

Ironicamente il fratello interruppe il silenzio senza mai scostare lo sguardo dalla strada

"Ringrazia che non sono venuta in tuta solo perché oggi avevo voglia di shopping"

Sbuffa Aly una risata accavallando le gambe

"Tu? Shopping? Ma non lo odiavi?"

"Da morire!! Volevo scappare, ma avendo lasciato tutto a Brighton a parte tute e Jeans, avevo bisogno di qualcosa di meno sportivo"

"Stai benissimo comunque e gli altri non vedono l'ora di conoscerti"

"Che onore"

"Mi raccomando..."

Con un'alzata di occhi Aly lo interruppe divertita

"Non mi devo mettere nei guai, non devo generare risse e devo sembrare una persona carina e simpatica e... ah si, se dicono qualcosa che non mi piace devo battere in ritirata anziché controbattere. Giusto?"

Il fratello sbuffa voltando a destra verso la periferia in un viale che di ville molto solitario

"Penso sia tutto, si"

"Rompi palle"

"È uno dei miei doveri, pensa a quando ti metterò in imbarazzo appena qualcuno si avvicina troppo a te"

"Non osare"

"Vedremo, magari avrò le mie distrazioni, spera per te"

"Piuttosto pago qualcuno per distrarti"

"Aly?"

"Mh?"

"Ti sei scordata la regola fondamentale"

"Sarebbe?"

"Divertiti"

"Ci proverò"

Spazio autrice
Cosa succederà? Come andrà la festa? Succederanno casini? Chissà.

Il fuoco in uno sguardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora