«Magnifico Allison, direi che per oggi abbiamo terminato.» le parole del tecnico del suono dall'altra parte del vetro insonorizzato arrivarono come una consolazione alla ragazza che, dall'inizio di quell'incisione, era stata sopraffatta dalla voglia di tornarsene a casa e perchè no, sentire anche le sue amiche. Da quando Daphne era tornata lo scorrere del tempo era sembrato quasi tornare alla sua normale velocità, eppure quella mancanza, quella sensazione di incompletezza dovuta alla lontananza dell'uomo che ormai amava, la scalfivano ogni giorno di più.
«Allison?» venne richiamata nuovamente, ma fu Ramsey che, vedendola immobile a fissare lo sparito davanti a lei, aveva deciso di affacciarsi alla porta che li separava.
«Dobbiamo rifarla?» chiese totalmente ignara della perfezione dell'incisione e di ciò che le era appena stato comunicato, forse per paura di dover passare altro tempo a cantare quelle parole.
«Andate ragazzi, avete fatto un ottimo lavoro, ci penso io.» si girò appena per congedare i suoi colleghi e poi tornò subito sulla donna davanti a sé, che a quel punto non capiva davvero cosa fare. «C'è qualcosa che ti turba? Non vuoi più incidere per caso?» le chiese ridendo, ma nutrendo una profonda paura di sentire un 'sì' come risposta. Teneva a lei forse anche più del dovuto, e il pensiero di non poter più lavorarci lo spaventava a morte.
«Scusami, è che in questi giorni non mi sento molto bene.» si scusò subito mettendosi le mani tra i capelli e cercando di rilassarsi.
«Non ti preoccupare. Hai fatto un ottimo lavoro, come sempre. É solo... Non so, di solito non sei nè così silenziosa nè così distratta.» cercò di farla demordere da quel lungo silenzio e parlare nuovamente con lui, come giorni addietro. La sensazione che aveva provato nell'essere la sua unica ancora gli aveva dato alla testa più del dovuto, era ignaro che in quel mare lei avrebbe potuto aggrapparsi a ben altro.
«Ti sembrerà stupido, ma da quando non stò più con Joe ho come l'impressione che mi manchi qualcosa, come se fossi sola.» le si strinse il cuore al dover dire quelle cose, sapeva che aveva le sue amiche e finalmente tutte, ma qualcosa continuava a non girare.
«Ci sono anche io, dolce Ally! Per qualunque cosa e lo sai.» la mano di Ramsey finì sulla sua, il contatto non la rasserenò affatto, ma decise di non respingerlo. In fondo era suo amico ormai, non c'era motivo di allarmarsi. Eppure, era così diverso dal solito contatto che aveva con Joe. Oh, il suo samoano dalle fattezze eteree... L'aveva sognato ogni volta che aveva chiuso gli occhi.
«Non voglio rovinare il disco, non voglio essere un problema per nessuno.» involontariamente una lacrima sfuggì dal suo controllo e le sembrò di rivivere un deja vù imbarazzante del giorno in cui l'uomo davanti a sé era riuscito a tirarla su di morale. Forse stava sperando di poterci riuscire anche quella volta, di potersi sentire meglio; rifugiarsi tra le braccia di qualcun altro. Sentire il calore umano che scalda il cuore così come l'aveva fatto lui.
«L'album sarà un successo! E cosa più importante, tu non sarai mai un problema per me.» quelle parole di conforto, in quel momento, sembravano davvero un'ancora di salvezza per lei che si gettò tra le sue braccia colta da un'improvvisa carenza di calore. Quello di cui necessitava, però, non lo avrebbe avuto indietro così facilmente, non da quello sbagliato. «Shhh... Stai tranquilla.» la mano dell'uomo andò ad accarezzarle la testa delicatamente.
Doveva ammetterlo a se stesso una volta per tutte, non aspettava altro che quel momento. E Allison, nello stesso istante in cui realizzò di stare tra le braccia di un uomo che, pur essendo suo amico, non l'avrebbero resa felice nemmeno per un secondo, iniziò a stringerlo sempre di meno per potersi definitivamente staccare. Sentiva una strana sensazione salirle allo stomaco e non capiva di che cosa si trattasse, le braccia di lui sembravano macigni che la trascinavano giù, in un baratro dal quale sarebbe stato difficile risalire. Andavano d'accordo, erano colleghi, avevano pranzato qualche volta insieme e sì, lei si era lasciata scappare una timida confidenza in un attimo di debolezza, ma non per quello si spiegava quel momento che sembrava non finire più; quell'abbraccio era decisamente troppo stretto.
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Gifts Under The Tree.
FanficUna città ricoperta di neve, il periodo più bello dell'anno alle porte ed un'infanzia spensierata che ritorna come una vecchia amica. Quattro donne legate da un'amicizia profonda si riuniranno dando fede ad una promessa fatta quando erano bambine; g...