VI. Colin

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Sono seduto su un divano con accanto le gemelle e Nill, quando tra la folla scorgo il re avvicinarsi.
"Salve, re della notte, posso parlarle in privato?" mi chiede il re con tono autorevole.
"Certo " dico alzandomi con estrema lentezza e seguendolo fuori dalla sala. Una volta usciti sul balcone che da sul giardino reale, il re si avvicina alla ringhiera sospirando sconfitto
" vuoi davvero essere legato a mia figlia ... per quanto io le voglia bene devo ammettere che è una combina guai e ti metterà sempre in difficoltà, la tua vita girerà attorno alla sventura " ride ale ultime parole, una risata isterica "Non vuoi rinunciare?" mi chiede supplichevole.
"Questo è il suo regno" lo dice con serietà quasi impaurito
"Cosa vi fa avere paura?" gli domando. Lui è uno dei re, anche se mortale, più importante e potente.
"Mia figlia non è conosciuta per agire con pazienza e ragione ... lei farà di tutto per il suo popolo, sono fiero di questo ma lei perde facilmente il controllo e quando lei sfoga la sua ira, rimediare ai suoi guai sarà dura principe" lo dice appoggiando una mano sulla mia spalla. Lo guardo poi sorrido girandomi e rientrando "Mon posso rinunciare a lei ... non solo per la leggenda che ci lega ma anche per altro" mentre chiudo la porta finestra  lui dice "Già, la conosci?" Io annuisco "Si, da molto tempo"
"La leggenda parla chiaro ... tu sarai quello innamorato, lei è solo costretta a sposarti ma non ad amarti. Cosa farai?"
"Di sicuro non la avvelenerò" lo dico con astio. Lui stringe i pugni capendo il mio riferimento alla leggenda.
"Bhe il tempo porta consiglio... forse anche amore" dico sottovoce chiudendo definitivamente la porta finestra e lasciando li  il re.

La sposa ribelle : revisionato!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora