VII Charlotte

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Appena entrati nella sala mi dirigo velocemente da Max per parlare del nostro piccolo incidente ... anzi il così desiderato incidente.
Io e lui ci siamo sempre lanciati mine ma non siamo mai andati oltre.
Lo vedo appoggiato a uno dei tavoli con in mano un calice ... è così elegante ma ha quel non so che di grezzo rozzo, così sexy.
"Max" lo richiamo con tono autoritario e lui alza lo sguardo dal suo calice e sorride nel vedermi.
"Principessa"
"Oh... per favore lascia sta storia della principessa"
" Va bene. È successo qualcosa? " appena fatto questa domanda scatta in posizione eretta e dirigente.
"No tranquillo, piuttosto ..." dico camminando verso le colonne e appoggiandomi
"Non ti va di parlare di oggi?"
Abbasso lo sguardo e poi lo rialzo verso la colonna davanti a me.
Max si mette sulla mia visuale
"Sai che mi sei sempre piaciuta fin da piccoli, qui l'hanno capito tutti ormai, l'unica eri tu, e mi hai sorpreso nel baciarmi "
"Tu hai baciato me" specifico e lui ride, poi annuisce.
"Si principessa, sono stato io, non ho resistito" lo dice appoggiandomi una mano sul volto e io gli sorrido di rimando .... ma ad un tratto sento una mano fredda sul mio polso e un bellissimo viso di profilo che disturba la mia visuale che.... cazzo. Reagisco immediatamente non  appena vedo il succhia sangue prendere per il collo Max, gli afferro il braccio girandolo e mettendolo dietro la schiena ... lui è troppo forte per poterlo spingere quindi rimango così a poco per non spaccargli la legatura.
"Lascialo "gli ordino tirandogli il braccio più di lato e sentendo l'osso della spalla che esce.
"Non ti deve toccare questo poveraccio" dice con astio ...
"Ma che cosa stai dicendo, lui con me può fare quello che vuole " dico sicura
"Scordatelo " dice lasciando Max viola in viso tossire per terra.
Si volta e mi guarda negli occhi, e il braccio che prima le stavo per rompere ora l'aveva sulla mia vita, mentre stavo per dire qualcosa vengo interrotta...
"Signori e signore ..." pronuncia mio padre battendo un calice, attirando tutti gli sguardi che prima erano puntati su di noi.
"Oggi mia figlia diventerà regina ... e sposa, come da contratto, moglie del principe Colin".
Mentre lo dice io lo guardo facendo svanire dal mio viso il sorriso idiota che avevo per la nomina, ma appena capisco il resto il mio corpo si congela .
"Cosa vuoi fare ora principessa?" dice quel bastardo al mio orecchio.
"Allontanati" gli ordino e i miei capelli iniziano ad elevarsi e le punte diventano bianche. Guardo il principe dei demoni come guardo tutti i cani che ho ucciso e lui mi sorprende, per la prima volta fa quello che gli ho chiesto, peccato che è troppo tardi, sono incazzata davvero ....
"Basta " dice mia mamma mettendomi una mano sulla spalla e girandomi verso di lei per abbracciarla. Mi viene da piangere ma sono in publico, non lo posso fare.
"Ora basta bambina mia ... la cosa non è semplice nemmeno per noi, ma il patto è più serio di quanto tu pensi. Sappi solo che una ragazza del mio popolo si è innamorata e ha sofferto troppo per essere una donna. Sul punto di morte ha voluto una cosa e sai che non si può disobbedire quando un serafino fa il suo desiderio."

Io alzo lo sguardo dalla sua spalla ai suoi splendidi occhi.
"Perché non l'ho saputo prima, volevo solo poter scegliere" dico con dispiacere.
Dietro di me sento dei passi zoppi.
Mi volto ricordandomi di Max, che mi guarda, ma quando stava per dire qualcosa quel bastardo vampiro lo obbliga a piegarsi.
"Vedi di portare rispetto alla tua regina" poi si avvicina al suo orecchio e dice qualcosa che non posso sentire, vedo solo due gocce di diamanti cadere dal viso piegato in giù di Max, quelle pietruzze cosi brillanti, raggiungono il pavimento. Tutto è rallentatore, il mio Max che si alza e mi fa un ultimo cenno senza nessuna traccia del suo dolore che ho visto in quelle lacrime, poi toglie le mani del principe che erano ancora sul suo collo, si volta e dicendo un flebile "con permesso" se ne va.
Io lascio mia madre e provo a raggiungerlo ma subito Colin mette una mano sulla mia pancia fermandomi
"Evita scenate siamo davanti a tanti regni, qui non sono concessi errori. Se non sei forte abbastanza meglio che ti uccidi" dice sottovoce. Io volto la testa di scatto sorpresa e confusa da come tutto sta andando troppo lento e veloce allo stesso tempo.
Ho delle ciocche sul viso che Colin si premura a toglierle.
"Togli dalla faccia la espressione confusa, é ridicolo per una regina."dice prendendomi a braccetto e caminando verso il trono di mio padre.
Allora io metto la mia maschera senza fare domande, sarebbe segno di poca forza e troppa emotività per una regina, e qui sono tutti come avvoltoi.
Cammino senza voltarmi, vedo di sottocchio le mie amiche che mi guardano con stupore e tristezza consapevoli quanto me che ora le cose non saranno proprio come pensavo.

Saliamo sulla gradinata che porta al trono. Ci voltiamo verso i sudditi e c'inchiniamo.
Osservo tutti che hanno gli sguardi rivolti al braccio avvolto al mio fianco, il braccio di Quello schifoso ...
La cosa che mi fa più rabbia è il suo sorriso, ma sopratutto non poter fare niente per toglierglielo.

La cosa che mi fa più rabbia è il suo sorriso, ma sopratutto non poter fare niente per toglierglielo

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"Potete vedere che sono una splendida coppia non c'è che dire..." dice mio padre ridendo, quasi ironico. Vedo mia madre che lo guarda quasi volesse ucciderlo, poi guarda me e mi sorride, un sorriso di supporto. Poi fa quello che non mi sarei mai aspettata. Non sono stupida so che è un'angelo guerriero, solo che non l'ho mai vista fare qualcosa di così fuori dall'etichetta.

Mia madre tira una delle sue catene magiche, la lancia su di me e l'estremità si trasforma in un'ascia

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Mia madre tira una delle sue catene magiche, la lancia su di me e l'estremità si trasforma in un'ascia.
Io faccio ciò che mi é naturale fare.

Mi sposto

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Mi sposto.
"Questa è la regina che avrete, onoratela e rispettatela" dice e io rimango sorpresa quanto mio padre e tutti quanti applaudono e io mi volto verso di loro.

"Questa è la regina che avrete, onoratela e rispettatela" dice e io rimango sorpresa quanto mio padre e tutti quanti applaudono e io mi volto verso di loro

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Questo è il mio popolo non quello dei vampiri, devo dimostrare quanto il nostro popolo sia più forte. Prendo l'ascia conficcata sul marmo e la tiro a me facendola diventare la stessa catena che teneva mia madre. Adesso lei tiene un lato della catena e io l'altro, lei lascia il capo che stava tenendo, lasciando che sia io a possederla. La catena diventa d'oro e si lega al mio polso, sparendo un momento dopo.

La sposa ribelle : revisionato!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora