Mi sveglio con un po' di dolore alla gamba, mamma è già sveglia che fa colazione mentre Ale sta ancora dormendo. <<Buongiorno piccola mia come stai?>> si avvicina e mi da un bacio che ricambio <<meglio>> le sorrido e le chiedo di passarmi l'acqua che c'è sul tavolo. Ho intenzione di fare un bello scherzo ad Ale come ai vecchi tempi. Apro la bottiglietta mi sporgo leggermente verso di lei e le svuoto tutta l'acqua addosso facendola sobbalzare. <<aiuto! Carla tu sei pazza>> quasi urla e scoppiamo dal ridere. Mi guarda male ma poi sorride e prende la sua bottiglietta d'acqua facendo lo stesso con me. <<non è giusto io non posso muovermi>> mi lamento e mi fa una linguaccia <<e io stavo dormendo>> entra in bagno e si chiude. E adesso come faccio non posso muovermi. Ad un certo punto entra il dottore che viste le mie condizioni si mette a ridere. <<allora oggi come sta?>> alzo gli occhi al cielo e gli dico le mie condizioni <<allora io direi che per l'ora di pranzo potrà uscire. Allora questa sarà la sua nuova amica per i prossimi mesi, mi raccomando trattala bene>> fa entrare una sedia a rotelle e scuoto la testa, preferisco le stampelle. <<posso avere le stampelle?>> nega e mi spiega che è meglio se non sforzo la gamba libera e che stia il più rilassata possibile. Mi prescrive delle medicine da prendere e poi va via. Mi siedo sulla sedia a rotelle e vado in bagno a cambiarmi cercando di fare attenzione al tutore. Non mi piace usare questa cosa, però almeno posso muovermi e non sono costretta a stare coricata nel letto. <<appena usciamo dobbiamo andare agli studi>> interviene la mamma e la guardo curiosa <<Maria ha chiesto di vederti>> annuisco un po' perplessa e faccio colazione. <<Ale aiutami a mettere la calza>> urlo dal bagno e si affretta a raggiungermi per aiutarmi. Mi sto cambiando visto che il medico mi ha dato le dimissioni. Dopo aver preso tutto e aver ascoltato le raccomandazioni del medico usciamo dall'ospedale. <<mi vergogno a girare con questa>> mi aiutano a salire in macchina e metto un po' di musica. <<non devi perché non è niente di scandaloso>> annuisco e mi concentro sulla musica che c'è in radio. Arrivo agli studi e una volta scesa raggiungiamo il piano dei camerini e andiamo nello studio di Maria. <<Carla, come stai?>> si avvicina e mi da due baci nella guancia. <<bene, anche se questa sedia a rotelle non la vorrei avere>> mi lamento e sorride. <<allora ti ho chiesto di venire qua perché voglio chiederti se te la senti di registrare la puntata di sabato e restare la puntata vicino a me>> la guardo meravigliata e annuisco. <<sai che purtroppo non potrai più prendere parte al percorso che hai iniziato, però ho deciso che se vorrai potrai partecipare alle puntate>> la ringrazio per la proposta e accetto subito. <<ti voglio nel programma perché sei la pura dimostrazione di una persona forte e determinata>> mi commuovo a ciò che mi dice e la ringrazio nuovamente. <<posso salutare i ragazzi?>> annuisce sorridendo ed esco subito dallo studio andando verso l'ascensore. Appena arrivo giù mi avvio verso la sala relax e appena apro la porta e i ragazzi mi vedono mi corro incontro. <<ho voluto farvi una sorpresa>> sorrido guardando le loro facce stupite. Jacopo si avvicina a me e mi bacia <<mi sei mancata>> non dirlo a me, stavo impazzendo senza di lui. Rimango un po' con loro e poi li saluto andando via.
Dopo aver parlato con Maria andiamo nella nuova casa e rimango stupita dalla bellissima scelta di mia madre. La casa non è piccola ma nemmeno gigante, va benissimo per tre persone e da fuori è stupenda. Entriamo in casa e <<o mio Dio mamma tu sei pazza>> quasi urliamo e si mette a ridere. La casa dentro è stupenda, il salone è gigante, per non parlare della cucina. Mi trascino su per le scale mentre Ale mi porta la sedia a rotelle, appena apro la porta della mia stanza rimango stupita da quanto è grande. Il letto è a due piazze e difronte c'è una scrivania molto carina con degli armadietti. Ci sono due porte e in una c'è il bagno, con una vasca e una doccia, mentre nell'altra <<aaaaaaaah>> urliamo all'unisono io e Ale. C'è la cabina armadio, oddio non ci posso credere ho la cabina armadio. Appena sale mamma le corriamo incontro abbracciandola. <<grazie mille>> ci sorride e poi ci lascia le valige nelle stanze. Dopo aver disfatto le valigie ci rilassiamo un po' sul divano e guardiamo ciò che c'è alla TV. Mamma ci raggiunge e si siede vicino a me guardandomi. <<come stai? Non intendo fisicamente>> ho già capito cosa vuole sapere, mi conosce troppo bene. << sono distrutta mamma, non posso credere che il mio sogno si sia infranto così da un momento all'altro. Mi dispiace anche di non aver portato a termine ciò che tanto desiderava papà>> mi abbraccia e mi accarezza i capelli. <<tuo padre sarà fiero di te a prescindere da tutto, perché sei una ragazza forte che ha saputo reggere questa situazione e ne stai uscendo più forte di prima>> a me invece sembra di sprofondare sempre di più, che il mondo mi vada contro. Più penso al fatto che non vedrò i ragazzi così spesso più mi fa stare male, ma ci ho pensato e credo che sarà meglio per me e per loro se mi allontano. Non voglio addossare i miei problemi a Jacopo, non è giusto, lui deve pensare al suo percorso e portarlo a termine, e stando vicino a me starebbe solo male. <<dopo la puntata di sabato chiuderò con Jacopo>> esordisco e mi guardano stupite e contrarie <<perché? Non devi farlo>> si avvicina Ale e si mette davanti a me. <<è giusto così, per me e per lui. Non possiamo stare insieme perché lo farei stare male con tutti i problemi che ho, e non se lo merita.>> mamma scuote la testa e si sirena sul divano <<lasciamo decidere a lui>> non deve decidere niente, ho già preso la mia decisione e anche se ci starò male cercherò di andare avanti. <<no ormai ho già deciso>> mi siedo sulla sedia a rotelle e una volta arrivata alle scale striscio fino ad arrivare al piano di sopra e vado verso camera mia chiudendo dentro.
Devo tornare alla mia vita, e sono sicura che stando con lui non potrò farlo. In questi ultimi giorni ci siamo visti pochissimo perché lui è impegnato a scuola e io non posso muovermi, quindi è palese che questa relazione non possa andare avanti. Lo vedrò solo durante le registrazioni delle puntate. <<Carla è pronta la cena>> mi urla dal piano di sotto e con molta delicatezza mi trascino giù per le scale. Mi siedo sulla sedia e mi spingo verso il tavolo. Iniziamo a mangiare in completo silenzio scambiandoci ogni tanto qualche sguardo. <<mamma sabato torniamo a Cagliari. Non voglio stare qua>> rompo il silenzio e sento le forchette sbattere sul piatto e mia madre guardarmi perplessa. <<perché fai così?>> questa volta a parlare è Alessia. <<voglio riprendere in mano la mia vita, e qua non posso farlo. Se non siete d'accordo andrò via da sola>> scuote la testa e mamma sospira riprendendo a mangiare. <<se è quello che vuoi va bene>> le sorrido leggermente e continuo a mangiare. Una volta finito torno in stanza e ricevo un messaggio di Jacopo che mi dice che gli manco. Decido di non rispondergli e di aspettare a sabato per potergli parlare guardandolo negli occhi. <<posso entrare?>> bussa alla porta Ale e la lascio entrare. Si corica vicino a me e mi abbraccia. <<non ti aspettare che mi scuso per quello che ti ho detto, però qualsiasi decisione tu prenda sappi che non ti lascio da sola>> sorrido e la ringrazio. Iniziamo a parlare di libri e film come ai vecchi tempi e poi ci addormentiamo stanchissime.
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UN INCONTRO INASPETTATO
FanfictionCarla, una ragazza di 18 anni che balla dall'età di sei anni. Il suo sogno è sempre stato quello di entrare a far parte della scuola di Amici e dopo avercela fatta, la sua vita prende una piega completamente diversa. Lei è una ragazza timida e riser...