//capitolo 4//

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Intanto che Hongjoong ancora si rotolava a terra preso da degli sconforti paterni, San si avvicinò a Mingi e il suo amico Jungkook. Si sistemò distrattamente i capelli e mise su il suo miglior sorriso per far colpo sul ragazzo dal sorriso da coniglietto.
Insomma, non è che volesse rimorchiarlo o chissà cosa, sia chiaro, ma era pur sempre San, e l'aspetto esteriore era fondamentale per lui; inoltre dimostrare il proprio fascino faceva parte della sua natura.

[Leccaculo, aggiunge la scrittrice c:]

"Piacere, Choi San!"

si presentò immediatamente lui, porgendo la mano all'amico di Mingi che aveva smesso di spupazzarselo. Questo rimase momentaneamente confuso dal suo gesto, non abituato a presentarsi con nome, cognome e persino stretta di mano, ma per uno che sembrava essere amico dello spilungone che prima stava abbracciando avrebbe potuto fare un'eccezione.

"Jeon Jungkook, piacere!"

si presentò lui in risposta con uno splendido sorriso e gli occhi scintillanti, traboccanti purezza, mentre ricambiava la stretta con vigore, tanto che San dovette trattenere un gemito di dolore per quanta forza ci avesse messo nella foga di presentarsi con quanta più allergia ed energia possibili.

"P-piacere-"

borbottò San mentre, con quanta più educazione possibile, sfilava la mano rossa e dolorante dalla sua stretta ferrea; si voltò appena in tempo prima che gli sfuggisse un altro verso di dolore e soffrì in silenzio con una mano a reggersi l'altra, che ormai non si sentiva più, di nascosto da Jungkook per non offenderlo.
Mingi intanto lo sfotteva per bene, preda delle risate isteriche alla vista del suo amico spavaldo che invece ora, per via di quell'angioletto dalla forza esagerata, stava soffrendo le pene dell'Inferno.

"Mi sarò sicuramente rotto qualcosa..."

pensò San mentre si ricomponeva, sfoggiando nuovamente il suo miglior sorriso. Si guardò distrattamente attorno, rendendosi conto poi di tutti gli studenti che passando li osservavano incuriositi e straniti; inizialmente San non capì cosa ci fosse di strano, ma quando si voltò fece uno sbuffo, comprendendo: Mingi ancora rideva, seduto a terra che batteva le mani come un bambino, e Hongjoong era rimasto per tutto il tempo sdraiato, anch'egli a terra.

San alzò gli occhi al cielo.

"Appa, alzati, ti stai rendendo ridico-"

"TU sarai ridicolo, figLIO INGRATO."

sbraitò subito Hongjoong mentre si alzava come una furia, pronto a fare a botte col coglioncello che si ritrovava come amico.

Mingi rideva.

Jungkook, intanto, era rimasto a guardarli, confuso da quel loro strano modo di "volersi bene"; timidamente si avvicinò a Mingi e gli picchiettò una spalla per avere la sua attenzione, e per fortuna il ragazzo si stava calmando, così poté dar retta all'amico.

"Che succede Kook?"

"Io volevo chiederti un favore... sai, per sabato..."

"Sabat- ooooh, certo. Che ti serve? Supporto?"

abbassò la voce,

"Soldi? Qualcuno che scommetta su di te?"

Jungkook immediatamente si allarmò e gli portò una mano sulla bocca, guardando San e Hongjoong per controllare che quelli non avessero sentito; per fortuna i due stavano bisticciando di nuovo, e non badavano affatto a loro.

Sospirò.

"Sì, mi serve qualcuno che scommetta, l'altra volta nessuno l'ha fatto perché pensavano avrei perso come con Wow..."

"Tranquillo piccoletto, ci pensa il tuo Mingie! Contro chi ce l'hai sabato?"

"Jongho, quel ragazzo simpatico della 4°C! Un pò ci conosciamo, quasi mi dispiace avere l'incontro con lui..."

"Punterò tanto, ok? Sono sicuro che lo batterai, però non esagerare; piuttosto, fattelo amico, ti serve qualcuno che ti supporta quando non ci sono io."

"Hai ragione hyung! Ci proverò~ a sabato allora?"

"A saba-"

"Perché non esci con noi stasera, piccolo coniglietto forzuto?"

si intromise San dopo esser scappato da Hongjoong, afferrandolo dalle spalle tutto sorridente.

"Sembri tanto piccolo ed innocente, credo Mingi concordi con me sul fatto che tu debba farti una bella uscita da veri uomini come noi, giusto?"

Hongjoong, materializzatosi dietro Mingi, fulminò con lo sguardo San.

"No San, non credo sia il caso, sai? Metti caso qualcuno dovesse infastidirlo."

mormorò a denti stretti Mingi, tirando un sorriso palesemente forzato, ma che non toccò minimamente il suo amico fastidioso.

"Oh sì invece, facciamolo crescere! Tieni, stasera scrivimi, così usciamo col mio amico Pavel e-"

"Ma il locale lo scelgo io!"

esclamò Mingi, interrompendolo, dopo aver avuto un lampo di genio.

"Lo decido io, vi mando la posizione e ci vediamo lì, che ne dite?"

"Io non le faccio queste cazzate, lo sapete, quindi: chi ve se 'ncula, a domani ragazzi."

San sbuffo'.

"Noioso... a domani hyung."

"A domani appa!"

"Sei sempre così prezioso Mingi-"

e corse ad abbracciarlo, stampandogli un bacio sulla guancia come una nonna premurosa. L'altro si lamentò tra le risate, gradendo come sempre quel trattamento speciale che neanche si preoccupava di riservare anche a San: in fondo non lo avrebbe apprezzato.

"Dai, vado. A domani!"

Dopo che Hongjoong se ne fu andato, Mingi si poté permettere di maltrattare San, dandogli delle botte sulla testa.

"Non toccarmi Jungkook! Come ti permetti! Non osare portarlo in nessuno strip club!"

"Hyung, è ok! Non mi danno fastidio queste cose, sinceramente, fintanto tu venga con noi."

Mingi rimase momentaneamente interdetto, ma ripensando alla propria idea malvagia sogghignó, annuendo.

"Certo che verrò!"

"Questo è il mio numero,"

disse il donnaiolo mente tirava fuori un bigliettino e ci scriveva il proprio numero di telefono, avendo sempre con sé il necessario per lasciare esso ad una bella ragazza.

"stasera scrivimi, così al massimo, se non hai l'accompagno, ci penso io."

"Grazie hyung!"

"Prego coniglietto."

Mingi scosse la testa guardandoli, e mormorò un

"Cretino."

che San finse di non sentire intanto che scompigliava affettuosamente i capelli dell'adorabile Jungkook.

//Chain// WooSan [ATEEZ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora