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taehyung's pov è la terza sera di fila che mi riduce così, seduto al bancone della discoteca, in cui vado abitualmente, ubriaco marcio.  Non so più cosa mi prende, sono uscito di testa, non so se sia per amore o, semplicemente, perché sono così patetico e vado fuori per le minime cose.  Esco dal locale barcollando, vedo tutto sfocato e parlo a vanvera, dicendo cose senza senso.  Sento una mano afferrami, prima che io possa stampare la mia faccia sull'asfalto. Vedo un viso familiare, mi sembra ... YOONGI ?!  cosa ci fa lui qui ?!  è l'ultimo che dovrebbe vedermi così.  Cazzo.  «Y-yoongi ?!  c-cosa fai q-qui?! >> farfuglio, sbiascicando le parole.  << Piuttosto cosa ci fai tu qui, e perché sei ridotto così male >> calca su quella parola.  Non ne capisco il motivo.  Ma cosa voglio capire in queste condizioni.  << Mi a-annoiavo e h-ho d-deciso d-AH >> caccio un urlo, quando sento una fitta allucinante alla pancia, per poi vomitare.  Yoongi mi tiene ancora su, in modo che io non vada a terra da un momento all'altro.<< Non ti vedevo in questo stato dall'ultima sbronza d'amore dell'anno scorso, quando Jungkook se n'è andato >> sospira, trascinandomi verso la sua macchina.  << Vaf-fanculo y-yoongi.  Era l'ult-tima persona c-che potevi nom-minare >>, senti un nodo formarsi in gola, mi viene da piangere, resiste e ricaccio dentro quelle maledette lacrime.  Sento qualcosa di duro e freddo sotto il mio sedere, poi realizzo che sono nella macchina di Yoongi.  Cala il silenzio tombale e il mio addormento.Mi risveglio sentendo bruciare il braccio, quel braccio.  Apro di scatto gli occhi, cercando di capire il più in fretta possibile dove mi trovo.  Sono a casa di Yoongi, lui è davanti a me, mi sta togliendo la benda al braccio, ma lo blocco subito.  << N-no, fermo >> cercho di dire, in modo più autoritario possibile.  << Faccio da solo, grazie >> faccio per alzarmi, ma lui mi afferra l'altro braccio in modo da bloccarmi.  Mi guarda, riesco a capire che mi sta per chiedere come mai ho la benda.  << Stavo tagliando la verdura per preparare il pranzo e mi sono fatto male.  Rilassati Yoongi >>, cerco di rassicurarlo.I raggi del sole filtrano dalla finestra, svegliandomi.  Mi rendo conto che questa non è la mia stanza da letto, cerco di ricordare la serata, ma ho vaghi ricordi molto sfocati.  Poi d'un tratto il ricordo della scena della benda e capisco di essere a casa di Yoongi.  Mi giro e lo vedo dormire tranquillo sul divano della camera.  Mi alzo dal letto, provando a mettermi in piedi, ma fallisco miseramente.  Un dolore lancinante alla testa mi fa cadere per terra.  Sono svenuto.Sento qualcosa di freddo adagiarsi sulla mia faccia, facendomi così aprire gli occhi.  Provo ad alzarmi, ma qualcosa, o meglio, qualcuno, mi blocca.  << Nono, caro mio, tu stai seduto.  Hai la febbre alta.  Sei appena svenuto.  Ma cosa mi combini Tae?! >> ridacchia Yoongi.  Quando sorridere sembra quasi che gli occhi spariscano, è adorabile.  «Tae, sono le 7.45, io dovrei andare al lavoro, sai com'è non posso tardare, se no il mio capo mi ammazza.  Ti lascio qui, fai come fossi a casa tua, e non fare cazzate.  Intesi?! >>, sembra quasi una minaccia l'ultima.<<Mhmh>>, annuisco.  << Bene, io torno verso le 13.30.  Riposa >> Gli sorrido e se ne va.  Bene, sono solo, malato e non so neanche di  cosa.  Decido di riposare, magari mi tranquillizzò e non penso a niente.  Sto tranquillamente dormendo, quando di colpo mi sveglio, non riesco più a respirare.  Un attacco di panico.  Stavo sognando che Yoongi moriva tra le mie braccia.  Per fortuna riesco a calmarmi e scendo in cucina per bere qualcosa.  Guardo l'ora, sono le 13.30, a momenti dovrebbe tornare Yoongi.  Ed eccolo che entra dalla porta d'ingresso.

Taegi : pain {COMPLETATA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora