Rabbia.

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Dinah e Lena uscirono dal locale dopo aver passato un po' di tempo a chiacchierare e decisero di fare compere insieme all'emporio e sul mercato, sempre pieno di colori, profumi e odori differenti.
"Questo tessuto è molto pregiato..."
"Si... Ne può uscire un bel vestito." Accordò Dinah.
"Ciao!"
Le due ragazze si voltarono e videro Nyssa, Laurel poco dietro di lei "Vado a cercare delle spezie."
Lena capì che quella era una scusa per allontanarsi "Certo! Ti raggiungo subito."
Laurel la guardò andare con occhi tristi e lo sguardo non sfuggì a Lena "Che ne dici di questo tessuto?" Chiese Nyssa e la bionda parve cadere dalle nuvole "Ti piace?"
"Si." Rispose solo la bionda.
Allora Lena, per bontà d'animo e perché certe cose le capiva, decise di dare man forte alla bionda "È meglio se chiedi a me, Laurel non è un tipo da stoffe e tessuti..."
"Lo so, lo so. È presa da Dinah!"
Lena la fissò, quasi fosse un'aliena "Voi due non...?"
"No no! Vogliamo solo che Dinah capisca... A costo di fare cose piacevoli per me e spiacevoli per lei da vedere."
La mora Omega notò che Laurel era sparita tra i banchetti e sorrise, felice di vedere, e soprattutto sapere, che la bionda non si era presa una cotta per Nyssa, continuando ad amare Dinah.
Proprio Dinah era alla scuola e, visto che era ora di pranzo, gli alunni erano in cortile a mangiare e giocare.
La castana sorrise nel vedere Kara rotolarsi nel fango con alcuni cuccioli, intenti a divertirsi "Kara, la tua amica!" Disse Lea, una piccola Omega.
La bionda vide Dinah, sorrise e raggiunse la bassa recinzione "Ciao!"
"Ciao! Come procede la scuola?"
"Bello, piace tanto. Ma no numeri."
L'Omega se la rise divertita "Non a tutti piacciono, ma servono, sai?"
"Io no, no servire." Sorrise, notando poi qualcuno "Laurel!"
Dinah s'irrigidì, soprattutto quando la bionda si avvicinò per salutare Kara "Ciao! Tutto bene? Stavi giocando?"
"Si, io e amici... Fango!"
Il piccolo e classico sorrisetto di Laurel fece capolino sul suo viso "Si vede! Oggi Eliza ti manderà subito a fare il bagno."
Kara sgranò gli occhioni azzurri "No piace bagno!"
"Ricordi cosa ti aveva detto Zari, quando Jeremiah ti aveva portata a casa?" Chiese.
Subito Kara sorrise "Si! Io piace bagno!" Ammise, facendo ridere divertita l'altra bionda.
"Kara!" La chiamarono i cuccioli con cui stava giocando.
"Vai, vai pure. Ci vediamo dopo a casa." Disse Laurel.
Kara le salutò entrambe, poi si fermò "Lei ama te!" Rivelò e Dinah sgranò gli occhi ma, prima che potesse dire qualcosa, l'Alpha era tornata dagli amichetti e riprese a giocare.
Rimaste sole, Dinah e Laurel erano in un silenzio strano, quasi imbarazzante "Chissà se i nostri cuccioli saranno belli e vivaci come Kara... Se ameranno giocare nel fango come lei e gli altri piccoli..."
Dinah la fissò, certa di aver capito male "Che? Scherzi?"
Laurel sorrise amaramente "Oh, scusa... Intendevo i figli tuoi e di Sobel! Errore mio."
"Non ho interesse ad avere figli con Vinny." Disse e Laurel rise.
La risata indispettì ed offese Dinah "Scusa, ma è troppo divertente!" Ammise, senza rendersi conto dei suoi occhi, fattisi lucidi "Si vede che lo ami, visto che ogni volta molli me per lui!"
"Non è vero."
"No?? A casa dei Merlyn... Al tuo compleanno?" Le rammentò l'Alpha, incrociando le braccia "Volevo regalarti questo, ma intanto sarebbe finito in qualche cesto dei rifiuti."
Prese un ciondolo dalla tasca e lo fece cadere a terra, sotto lo sguardo scioccato di Dinah.
"Dinah... Eccoti!" Disse Vinny, arrivando dalla strada che portava al mercato, posando subito la mano destra sulla schiena della castana "Tutto bene?"
"Come dicevo!" Ringhiò Laurel, calpestando il ciondolo, rovinandolo, ed andando poi via, lasciato dietro di sé una Dinah senza parole, colpita dalle parole e dai gesti della bionda, che le fecero male, come se fossero stati dei pugni.

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