Noble.

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L'indomani, a casa loro, i Danvers si svegliarono presto come al solito trovarono Kara già sveglia "Buongiorno!"
La bionda sorrise e rimase a fissare Eliza mentre preparava la colazione "Ommaggio!"
"Esatto, è formaggio!" Sorrise la donna "Tieni."
Gliene diede un pezzo e Kara fu ben felice di accettarlo "Anne dato."
"Si, ho visto mentre lo mangiavi, alla festa. Dopo ti porto con me a mungere mucche e capre!"
Kara sorrise, poi notò qualcuno "Alex!" Chiamò, andando da lei con un pezzo di formaggio.
"Al diavolo!" Sbottò la rossa, visibilmente alterata, agitando le mani e facendo cadere il formaggio che Kara le stava porgendo.
"Alex!" La chiamò Jeremiah.
L'Omega notò lo sguardo attonito di Kara, che si chinò a raccogliere il formaggio "Ehi... Mi dispiace, scusa. Non volevo farlo cadere." Disse, tentando di accarezzarla "Sono arrabbiata con Maggie."
La bionda, per tutta risposta, mise il formaggio sul tavolo e le fece le fusa "No triste. Io bene te."
Alex l'abbracciò, stringendola forte. Non sapeva come rapportarsi con lei, ma sentirla dire che le voleva bene le faceva molto piacere "Anch'io ti voglio bene... Sei mia sorella."
Kara le regalò un sorriso bellissimo, continuando a farle le fusa "Venite a fare colazione, poi l'accompagneremo a scuola!"
"È vero... Oggi inizia la scuola."
Kara li fissava con fare interrogativo mentre mangiava il suo formaggio con spicchi di mela "Scuola?"
"Si! Lì imparerai tante cose interessanti... Ti piacerà!"
Dopo la colazione, Alex andò di sopra per fare il bagno a Kara ed aiutarla a vestirsi "Guarda come stai bene!"
Kara sorrise ed Eliza le si avvicinò con un cestino del pranzo in mano "Per te... Devi mangiare solo quando lo dice la maestra, capito?"
"Si!" Rispose la bionda.
I coniugi Danvers le diedero entrambi un bacio sulle guance, poi Kara se ne andò con Alex, salirono sul carretto e la rossa lo condusse verso la cittadina.
Arrivate in piazza, Alex lasciò il carretto "Scendi, andiamo a piedi."
Kara obbedì e seguì la rossa, ma qualcosa attirò l'attenzione della bionda "Lena!"
L'Alpha corse verso di lei e la spinse via, evitando che l'insegna di un negozio le cadesse addosso "Tu..."
"Kara!" La chiamò Alex.
La bionda era seduta e sembrava sofferente "Mi dispiace... Ti sei fatta male?" Chiese Lena.
"Io bene." Rispose Kara "Tu bella."
La mora arrossì un poco "Lo sei anche tu." Rispose l'Omega, con un dolce sorriso e Kara si mise in piedi.
"Attenta, Lena, potresti prendere chissà quale malattia!"
Kara vide Jack abbracciare Lena "Non è affatto vero."
"Sparisci, Spheer."
Laurel e Lonny arrivarono in aiuto di Kara e lui ghignò "Sempre dalla parte delle nullità, vero?"
"Smettila, Jack! Sei ingiusto."
"Tu stanne fuori!"
"Sei tu la nullità." Disse Laurel "Avrei voluto vederti al posto di Kara."
"Io sono ricco, non una buzzurra ignorante." Ribadì, avvicinandosi con fare baldanzoso "Mi fai solo ridere."
Jack le sputò e Laurel rimase immobile, stringendo i pugni.
Fu qualcun'altro, a muoversi. Infatti Kara tirò un pugno forte e secco in faccia a Jack, facendolo finire rovinosamente a terra "Tu cattivo con me bene. Ma cattivo con Laurel e Lena no! Loro amiche."
"Ti ammazzo!"
"Che succede qui??" Chiese Quentin Lance, padre di Laurel e Sara, il capo della Polizia cittadina.
Lonny e due passanti raccontarono tutto, mentre Laurel si ripuliva il viso "Io colpito lui." Disse Kara.
"Hai difeso chi era in difficoltà, questo ti fa onore." Sorrise, fissando poi Jack "In quanto a te, la prossima volta finisci dentro."
Jack, tutto dolorante, si diresse dal medico, mentre Lena le si avvicinò "Mi dispiace tanto..."
Laurel scosse il capo "È lui lo stupido, non tu."
Lena fissò anche Kara "Mi hai difesa... Grazie." Disse, dandole un delicato bacio sulla guancia destra.
La mora andò via e Kara abbracciò Laurel "Tu amica. Io bene te!"
"Anch'io ti voglio bene!"
"Io scuola!"
Laurel sorrise "Davvero? Allora vai, altrimenti la maestra si arrabbia."
Alex salutò le due amiche e accompagnò Kara a scuola, lasciando che Laurel entrasse nell'emporio per comprare ciò che le serviva "Sei stata molto coraggiosa."
La bionda vide Dinah, ma fece finta di nulla "Cosa vuoi?" Chiese, colpendo l'Omega per il tono freddo.
"Ecco... Domani è il mio compleanno e organizzo una festa. Volevo invitarti." Disse, avvicinandosi e sfiorando il collo della bionda con un bacio.
Laurel fece un passo indietro, totalmente inespressiva "Perché non inviti il tuo amico, invece di dirlo a me?" Domandò, prima di prendere ciò che le serviva e pagare, lasciando Dinah di stucco.

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