Capitolo 1- Addio

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Tutto iniziò con un ciao, come va? Lei sorrise e disse bene tu? NO.. Ricominciamo.

Tutto iniziò con un flash, era un flash di ricordi, mentre lei perdeva ossigeno stava rivedendo in meno di 2 minuti la sua intera vita.

Ascoltate Louder dei Neon Jungle, la versione piano mentre si svolge questa scena.

In quel momento, mentre perdeva ossigeno l'unica cosa che voleva vedere era il suo volto quando gli sorrideva e diceva "Zelda". Tutto ad un tratto diventò tutto così buio. Riaprì gl'occhi, vide tanta gente attorno a lei.

Zelda: Che succede?

Un paramedico: non respira dobbiamo rianimarla.

Zelda: Rianimarmi? Sto bene.

Nessuno sembrava rispondere, così si alzò e vide un sacco di poliziotti. Alzò lo sguardo verso il ponte dove si era buttata e vide che c'erano centinaia di gente che la guardava, c'erano anche dei giornalisti.

Giornalista: Sono in diretta dalla SFGate news, una ragazza si è appena buttata dal famoso Golden Gate Bridge e ora ci sono dei paramedici a soccorrerla, ma sembra che non ci sia niente da fare. Vi comunicherò tra un paio di ore.

Zelda: Hey non sono morta,ma sei stupida?

Giornalista: Come sono andata?

Camera man: Uno schianto.

Nessuno dei due le aveva risposto, guardò di nuovo in alto e la gente stava ancora guardando, così si voltò lentamente e vide il suo corpo disteso a terra con i paramedici che cercavano disperatamente di rianimarla.

Un paramedico fece segnale negativo con la testa al collega.

Zelda: So..no.. Sono morta..<<disse>>

Non sembrava spaventata nè sorpresa, tutto sommato era ciò che voleva. I paramedici raccolsero i documenti che aveva addosso per identificare la sua identità.

Nel frattempo Zelda cominciò a camminare, prese un autobus dove l'avrebbe portata a casa. Arrivata a casa non aveva neanche bisogno di aprirla, l'attraversò. Andò verso la cucina, lì c'erano le pagine di diario e altre cose che aveva bruciato. Si sedette in giardino e cominciò a pensare, pensò a lui.

Anne: AL! Ti muovi, è da ben 5 minuti che ti dico di aiutarmi!

Alton:Si amore, sto venendo.

Delle voci interrupperò la sua meditazione. I suoi pensieri l'avevano portata da lui. C'era lui e sua moglie insieme che sistemavano casa.

Anne: Ecco tieni, qui ci pensi tu! Io sto andando a sistemare dentro!

Lei entrò e lo sguardo di Alton si pose verso l'alto,Zelda seguì lo sguardo diAlton.

Zelda: Così tu guardi il cielo..Hmmm bene non lo sapevo.

Dopo un paio di ore Alton andò a fare la spesa. Alton posteggiò la macchina, prese il cell, andò in rubrica, selezionò Z, apparve il nome di lei e chiamò. Il telefono squillava.

Rose: Pronto..

Alton: Rose? Ehm..ciao ,pensavo fosse il numero di Zelda.. non importa come stai?

Rose: Infatti è il numero di Zelda..

Alton: Ah..ok ,uhm potrei parlarle?

Rose: Zelda. <<Singhiozzando e le lacrime che le cadevano dal viso>>

Alton: Rose? Perché piangi? Che succede?

Rose: Zelda.. <<Singhiozzando>> Non c'è più.. Se n'è andata per sempre..

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