14- Discorsi tra amici

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<<Albus!>>

<<Hey, Misia>>

I due ragazzi si salutarono, e rimasero a fissarsi per alcuni istanti, immobili.

<<Entra, entra pure.>> Artemisia se ridestò e fece entrare Albus nella stanza. La ragazza si mise sul letto a gambe incrociate, seguita subito dal corvino.

<<Grazie del tuo regalo.>> le disse il ragazzo.

<<Di niente. Ti è piaciuto?>>

<<Tantissimo. L'ho letto tutto.>>

<<Beh non era tanto lungo dai.>>

<<Non puoi usare i tuoi standard di lunghezza per me.>>

I due ragazzi iniziarono a ridere.

<<Come hai passato il Natale?>> le chiese poi Albus, prendendo finalmente fiato.

<<Non c'è male. Sono passata da Tom.>> la ragazza alzò le spalle, affranta.

<<Oh. E... come sta?>>

<<Come sempre. Non so quanto potrà ancora resistere Grace.>>

<<È comprensibile.>>

Una lacrima cominciò a scendere sulla guancia di Artemisia. Il corvino la notò e spalancò gli occhi indeciso su cosa fare. Intanto le lacrime della ragazza si susseguivano, incontrollabili. Albus si decise: allungò una mano e le asciugò la guancia destra, poi la strinse a se, bagnandosi la maglietta.

<<Scusa...>> singhiozzò la ragazza, alzando la testa. Albus la guardò dritta negli occhi, e sorrise.

<<Non avevo mai guardato bene i tuoi occhi. Sono stupendi.>> commentò. quasi ammalliato dallo sguardo di Artemisia.

<<Sono azzurro lago.>> lei tirò sul con il naso, ridendo. 

<<Quanto era stato divertente quel pomeriggio.>>

<<Troppo.>> 

E i due iniziarono a ricordare tutte le cose che avevano passato insieme.

<<Bé, insieme, non ci siamo mai considerati più di tanto.>> osservò Albus.

<<Questo non ha frenato gli altri dall'iniziare a shipparci a caso.>> 

<<Com'era il nome?>>

<<Alemisia.>> ricordò Misia

Ci fu un attimo di silenzio.

<<Come nome non è male.>>

La ragazza annuì <<Sai... nemmeno come ship non è male.>> I due ragazzi si guardarono per un attimo, entrambi confusi dall'affermazione di Artemisia. Albus rise, convinto che la Dursley stesse scherzando.

<<Guarda che sono seria.>> disse lei, e il ragazzo si zittì. Rimasero in silenzio per un po', senza nulla di dire. Qualsiasi cosa avrebbe solamente rovinato il momento, e comunque nulla poteva toglierli da quella strana situazione d'imbarazzo che avevano creato con le loro stesse mani. I minuti passavano, e l'imbarazzo aumentava. Il tempo sembrava rallentare e ad Artemisia tornò in mente quella volta che si era messa a parlare da sola. Rise, e Albus la guardò un po' male per aver interrotto quel momento.

<<Che c'è?>> domandò, con un accenno di sorriso sulle labbra.

<<Nulla, mi è tornata in mente una cosa che avevo fatto anni fa, poco prima di venire da voi.>>

Credendo Vides~Di Nuovo InsiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora