<<Albus!>>
<<Hey, Misia>>
I due ragazzi si salutarono, e rimasero a fissarsi per alcuni istanti, immobili.
<<Entra, entra pure.>> Artemisia se ridestò e fece entrare Albus nella stanza. La ragazza si mise sul letto a gambe incrociate, seguita subito dal corvino.
<<Grazie del tuo regalo.>> le disse il ragazzo.
<<Di niente. Ti è piaciuto?>>
<<Tantissimo. L'ho letto tutto.>>
<<Beh non era tanto lungo dai.>>
<<Non puoi usare i tuoi standard di lunghezza per me.>>
I due ragazzi iniziarono a ridere.
<<Come hai passato il Natale?>> le chiese poi Albus, prendendo finalmente fiato.
<<Non c'è male. Sono passata da Tom.>> la ragazza alzò le spalle, affranta.
<<Oh. E... come sta?>>
<<Come sempre. Non so quanto potrà ancora resistere Grace.>>
<<È comprensibile.>>
Una lacrima cominciò a scendere sulla guancia di Artemisia. Il corvino la notò e spalancò gli occhi indeciso su cosa fare. Intanto le lacrime della ragazza si susseguivano, incontrollabili. Albus si decise: allungò una mano e le asciugò la guancia destra, poi la strinse a se, bagnandosi la maglietta.
<<Scusa...>> singhiozzò la ragazza, alzando la testa. Albus la guardò dritta negli occhi, e sorrise.
<<Non avevo mai guardato bene i tuoi occhi. Sono stupendi.>> commentò. quasi ammalliato dallo sguardo di Artemisia.
<<Sono azzurro lago.>> lei tirò sul con il naso, ridendo.
<<Quanto era stato divertente quel pomeriggio.>>
<<Troppo.>>
E i due iniziarono a ricordare tutte le cose che avevano passato insieme.
<<Bé, insieme, non ci siamo mai considerati più di tanto.>> osservò Albus.
<<Questo non ha frenato gli altri dall'iniziare a shipparci a caso.>>
<<Com'era il nome?>>
<<Alemisia.>> ricordò Misia
Ci fu un attimo di silenzio.
<<Come nome non è male.>>
La ragazza annuì <<Sai... nemmeno come ship non è male.>> I due ragazzi si guardarono per un attimo, entrambi confusi dall'affermazione di Artemisia. Albus rise, convinto che la Dursley stesse scherzando.
<<Guarda che sono seria.>> disse lei, e il ragazzo si zittì. Rimasero in silenzio per un po', senza nulla di dire. Qualsiasi cosa avrebbe solamente rovinato il momento, e comunque nulla poteva toglierli da quella strana situazione d'imbarazzo che avevano creato con le loro stesse mani. I minuti passavano, e l'imbarazzo aumentava. Il tempo sembrava rallentare e ad Artemisia tornò in mente quella volta che si era messa a parlare da sola. Rise, e Albus la guardò un po' male per aver interrotto quel momento.
<<Che c'è?>> domandò, con un accenno di sorriso sulle labbra.
<<Nulla, mi è tornata in mente una cosa che avevo fatto anni fa, poco prima di venire da voi.>>
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Credendo Vides~Di Nuovo Insieme
Fanfiction[Sequel di Credendo Vides~Credendo Riuscirai A Vedere] Artemisia non avrebbe mai immaginato di poter ritrovare i suoi amici. Sebbene tutto si sia concluso in un lieto fine la sua storia non ancora finita. Tra risate, pianti, amori e amicizie Artem...