Quando arrivò febbraio per Misia le cose non sarebbero potute andare meglio.
Con Albus la relazione aveva iniziato ad avere un senso, e a non essere solamente un "ci siamo baciati in camera tua ma adesso non so cosa dovremmo fare".
Erano entrambi persone confusionarie e alle quali piaceva fare le cose un po' come capitavano, e questo li aveva resi enormemente restii a tirare fuori, per un bel po' di giorni, l'argomento "bacio". Poi finalmente Artemisia aveva fatto una battuta a riguardo e ne avevano parlato, mettendosi insieme per sempre felici e contenti.
O almeno, "felici e contenti" era ciò che pensava Rose; Artemisia non ne era così certa. È vero, anni e anni di libri l'avevano resa una persona fantasiosa, sognatrice, ma non era più una bambina. Era consapevole del fatto che non sempre si trova la persona giusta al primo colpo, non sempre va tutto bene.
Non che non volesse stare con Albus fino alla fine dei suoi giorni, ma semplicemente era consapevole che si trovavano nel mondo reale.
Ma cercava di non pensarci.
Una sera Artemisia era rimasta in biblioteca a studiare fino a tardi, e tornando in camera si sorprese di trovare Rose ancora sveglia.
Stranamente aveva la sua bacchetta in mano.
<<Che fai?>> le chiese, curiosa
<<Un po' di incantesimi a caso.>> borbottò qualcosa e una fiamma uscì dalla punta della bacchetta.
<<Bello.>> Artemisia si avvicinò, molto interessata, e si sedette a terra vicino all'amica <<Quanta luce può fare Lumos?>> chiese poi. Era una domanda che si faceva da quando aveva scoperto l'esistenza di quell'incantesimo.
<<In realtà dipende dalla potenza del mago e dall'energia che questo ci mette. Spegni la luce, ti faccio vedere.>>
Artemisia si alzò e spense la luce.
<<Lumos>> disse Rose e una luce si accese illuminandole il viso, arrivando fino al letto di Artemisia e alla ragazza stessa, che si trovava alla porta d'entrata. La stanza benché molto piccola, era illuminata, sebbene non molto, praticamente del tutto.
<<Non male.>>
<<Non male? Stai parlando con una che ha preso il massimo ai M.A.G.O. in tutte le materie.>> Rose si mise i riccioli rossi dietro una spalla, con un gesto elegante, ridendo.
<<Allora mi scusi.>> anche Artemisia si mise a ridere. Riaccese la luce, mentre con un secco Nox la bacchetta di Rose si spegneva.
<<Vuoi vedere il mio patronus?>> le chiese all'improvviso.
<<Oddei si ti prego.>> la supplicò la Dursley.
<<Mi chiudi le tende?>>
<Che sono la tua schiava?>>
<<Vuoi vederlo questo patronus sì o no?>>
<<Va bene va bene, vado.>> Artemisia si alzò e andò a chiudere le tende. Tornò a sedersi sul pavimento e attese.
Rose chiuse gli occhi e sorrise.
<<Expecto Patronum!>> disse, e una sorta di polvere bianca uscì dalla sua bacchetta. La polvere si addensò, trasformandosi in un animale...
<<Una civetta...>> sussurrò Artemisia.
L'animale che si era formato era infatti era una civetta argentea che volava per la stanza lasciando dietro di sé una scia di scintille. Si appollaiò sulla testiera del letto e fissò le due ragazze con i suoi due occhi profondi, poi scomparve in una nube azzurrina.
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Credendo Vides~Di Nuovo Insieme
Fanfiction[Sequel di Credendo Vides~Credendo Riuscirai A Vedere] Artemisia non avrebbe mai immaginato di poter ritrovare i suoi amici. Sebbene tutto si sia concluso in un lieto fine la sua storia non ancora finita. Tra risate, pianti, amori e amicizie Artem...