Sento l'ebbrezza che mi brulica nelle vene, un vento freddo e lussioroso, capace di congelare solo le cose buone che rimangono di me.
Posseduta, ribaltata, comandata.
L'arte nasce dal dolore.Ho gli arti freddi, spaccati, raggelati, le gambe sono bloccate, il collo reclinato all'indietro.
Gli occhi sono chiusi, ombre di fiori appassiti. Sento la neve però. Si accumula sul mio viso.
Fa freddo, ma sono così bloccata da non riuscire nemmeno a tremare, forse solo il battito irrequieto e silenzioso delle mie ciglia, tradiscono il mio corpo stanco.
Il cinguettio di un uccellino, i passi leggiadri di una volpe, il fruscio degli aghi di pino.
Gli argini si spaccano, l'ebbrezza si è assopita, la calma ha preso il suo posto. Sento la violenza di questa calma fino alla punta delle dita.
Spalanco gli occhi, oro liquido che cola come lacrime di pioggia.
C'è il sole.
I miei componimenti non hanno mai troppo senso, ma proprio per quello sono autentici.
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𝘉𝘰𝘮𝘣𝘦 𝘴𝘶𝘪 𝘧𝘪𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘨𝘪𝘢𝘳𝘥𝘪𝘯𝘰
PoetryNulla di troppo serio, se non drammi adolescenziali dalle tinte apocalittiche.