11 ottobre

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       Giovedì 17:41
Invece ecco qui a questa stupida riunione, seduto su un merdoso banco a mangiare una merdosa torta fatta da Silvia, aspettando qui merdosi amici che mi ritrovo che ancora non si fanno vedere.

La riunione ancora non è iniziata e ci sono Eva con le sue amiche che cercano di fare una videochiamata con Eleonora, un amica del suo gruppo, che sta facendo un anno all'estero, e le continuano a rompere comunque le palle
Riescono a trovare la connessione, ma la chiamata si interrompe continuamente.

"No non va" continuano a dire.

"A regà ma la fa apposta non vedete?!"  faccio io

"lasciatela sta in pace poverina"

"Vedi che è stata lei a chiedere di farla questa corrispondenza"

"Si certo come no"

Sana si avvicina a me

"Senti i tuoi amici quand'è che arrivano mh?"

"Staranno arrivando, non lo so" "ma tu ce l'hai" continuo io sottovoce

"Quando arrivano ne riparliamo"

Mi volta le spalle e torna delle sue amiche, ma guarda un po' questa, se aspetta che quelli vengano a questa stupida riunione l'erba può anche fumarsela.

Contrabbandieri di Luchino
Dove cazzo state? Qua stiamo iniziando

Elia
Non riesco

Luchino
Nemmeno io

Cazzo dovete venire poi vi spiego

Metto il telefono in tasca e alzo un attimo lo sguardo e vedo altri  ragazzi che sono appena arrivati e prendeva un pezzo di torta anche loro, ma uno mi sembrava conosciuto, si, il ragazzo che ho visto l'altro giorno fuori da scuola,wow, aveva qualcosa di diverso da tutti gli altri, c'era qualcosa di affascinante in lui che mi prendeva in un modo che non riuscivo a capire, non riuscivo a togliere lo sguardo da lui.

"posso?" mi  sento dire da una ragazza, La Covitti, che palle

Le faccio spazio accanto a me, ma continuo a guardare quel ragazzo, finché non inizia la riunione inizia e Silvia, con uno stupido pupazzo che ci fa pure salutare, inizia a parlare di regole e codici da rispettare bla bla bla

"Ma che davvero?" mi chiede La Covitti 

"No infatti non ce la faccio" prendo il telefono e faccio che qualcuno mi stia chiamando per uscire della quella noiosissima classe 

"Pronto...aspetta che non ti sento... aspe...a ecco...no ma così non si può...ma infatti...bla vla vaffanculo"

Entro nella stanza della radio, mi siedo e mi metto le cuffie, ma che bello che è qua, inizio a parlare da solo

"Prova prova Buonasera ragazzi benvenuti qui su radio Osvaldo e sul corso su come coltivare l'erba nel proprio giardino, fortemente voluto dalla nostra amica Silvia che ringrazi-"

ad un tratto si accende anche l'altro microfono 

"Perché ti sei fermato?" era proprio lui, il ragazzo, QUEL ragazzo

"No, non stavo registrando stavo solo cazzeggiando"

"Peccato"

Cazzo e ora cosa dico il silenzio imbarazzante no cazzo cazzo cazzo

"Figo questo posto vero?" continua lui

"Si infatti il problema non è il posto"

"E qual è?"

"Beh diciamo che la torta di carote che servono 100 bicchieri d'acqua per mandarla giù"

"O le 525 lettere che compongono il codice di autodisciplina ne vogliamo parlare?" ma questo ha contato seriamente tutte le lettere una ad una?!

"Le hai contate tutte?"

"Si...ma quello è il terrazzo"

"S-si però penso sia chiuso"

"Ma tu dici che con il tutorial di chicco rodi troviamo il modo di andarci?"

"Penso di si, ma io ho finito i giga"

"Io c'ho questo" e mi mostra il suo Nokia 3310 ma seriamente esiste ancora quel telefono? ma riesce a chiamare almeno? 

"Vedo che siamo moderni eh"

"Ma se provassimo ad andarci lo stesso?" dice mostrandomi una canna 

Alla fine saliamo su, c'è un panorama fantastico

"Wow" "è bellissimo"

ci sediamo e lui si accende lo spinello

"La conoscevi già silvia?"

"Non benissimo, lei è un'amica di una mia amica"

"Quale?"

"Quella con i capelli rossi, Eva"

Mi passa la canna dicendo "Non mi sembri molto contento di questa cosa della radio"

"éuna storia lunga"

"Hai di meglio da fare?"

"No, però immagino che prima o poi dovremmo rientrare"

"Che palle"

"Vedo che nemmeno tu sei molto contento"

"Guarda non ho fatto ami un'ora di alternanza e tra questo e pulire i cessi di un fastfood questo mi sembrava il meno peggio"

"Lo pensi ancora?"

"No" dice lui ridendo, certo che è davvero carino quando sorride (e non solo)

"In che classe stai?"

"5b"

"Non ti ho mai visto"

"è perché l'anno scorso stavo ad un'altro scuola"

"Ah okay"

Si sente il rumore della porta del terrazzo che si apre, mo chi cazzo è, noo la Covitti  

"Hey mi hanno mandato a cercarvi che non credevo foste qui"

"Vabbè allora arriviamo"

"Ma non ci presenti?"

"Si certo lui è..." cazzo ancora non so il suo nome

"Niccolò piacere"

"Emma..ma tusei quello che va in classe con mio fratello? Hai un cognome strano"

"Perchè che cognome hai?"

"Fares"

"Un po' strano si"

"Chi è tuo fratello?"

"Marco Covitti"

"Ah okay beh sei più simpatica te"

"Beh certo ahah che facciamo rientriamo dentro che ci aspettano?"

"Credo che possano andare avanti ancora un po' senza noi due"

"Vabbè finiamo questa e arriviamo" 

"Allora rimango anch'io mi avete convinto"  ma chi ti ha convinto?!

MartinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora