Chapter 22. What do you mean?

305 30 25
                                    

"Cosa devo fare?"

"È una richiesta un po' strana... E azzardata, non so davvero se dovrei, non voglio spaventarti"

Lo guardai intensamente negli occhi e gli sorrisi prendendogli la mano.

"Jin, io sono innamorata di te fin da quando ne ho memoria e ti giuro che-"

"Sposami"

Ci fu un momento di silenzio che a me sembrò interminabile. Lui mi guardò con uno sguardo serio ma anche rassegnato. Mi prese alla sprovvista. Cosa dovevo rispondere? Non eravamo ancora nemmeno una coppia, come poteva uscirsene così?
Continuavo a ripetermi che Jin era una persona seria e che non mi avrebbe fatto quella richiesta, in quel momento, se non ci fosse stata una più che valida ragione. In fondo, mi aveva avvertita del fatto che niente sarebbe stato facile stando con lui. L'unica cosa che mi preoccupava era la mia famiglia, anzi, Leo. Non volevo doverlo lasciare così presto. 
Sapevo anche di dover chiedere "il permesso" a mia madre e non ero sicura che me l'avrebbe dato, insomma, Jin era molto più grande di me e sicuramente mia madre avrebbe voluto incontrare suo padre e mio fratello e... Non stavo capendo più niente. Ormai la mia mente si era azzerata completamente. L'unica cosa che distinguevo era la parola "sposami" e Jin che mi sorrideva lievemente davanti a me.
Feci un respiro profondo prima di parlare.

"Jin... Non so cosa dire"

"Dì di sì"

"Non è così semplice"

"Si invece. Se mi ami e se vuoi fare qualcosa per me, allora dì di sì"

Ci fu un'altra pausa, per permettermi di pensare a tutte le conseguenze.

"Come faccio con la mia famiglia?"

"Tranquilla, ci penserò io"

Annuii debolmente. Alzai lo sguardo e dissi semplicemente "sì".
Lui si avvicinò a me e mi baciò, finalmente.
Era tutto così perfetto. I petali di ciliegi che cadevano su di noi, il sole che ci illuminava e Jin... Non potevo chiedere di meglio.
In un attimo tutte le preoccupazioni svanirono.

Guardai l'ora: si era fatto tardi.

"Andiamo?"

Jin annuì. Mi prese la mano distrattamente e ci incamminammo verso l'uscita del parco.

"Cosa pensi che dirà mia madre?"

"Ci parlo io, vedrai che sarà felice"

"Ovviamente, come si fa a dirti di no"

Gli sorrisi anche se ero molto preoccupata.
Feci un respiro profondo e cercai di non pensarci, almeno non prima di arrivare a casa.

Chiamammo tutti in salotto. Jin fu l'unico a parlare. Io non sapevo cosa dire.

"Stiamo parlando di matrimonio, non è una cosa su cui scherzare"

Mia madre era sempre stata molto legata all'idea del matrimonio come qualcosa di estremamente sacro e unico.

"So che è una proposta un po' affrettata, ma prometto che il vostro rapporto con Y/n non cambierà"

Mia madre si girò verso di me.
"Come puoi aver detto sì, prima ancora di mettermi al corrente?! Guardati, sguardo basso e gambe tremanti, non sembri molto felice della cosa"

Sentii il braccio di Jin rassicurarmi e alzai lo sguardo per incontrare quello di mia madre.

"Non è così. Se l'ho fatto è perché ero sicura di volerlo. Sai bene anche tu quanto ci tenga a lui..."

"Io voglio solo il meglio per te e penso che un matrimonio così affrettato non sia il meglio"

Mi alzai per andarla ad abbracciare.

"Mamma, a me non importa del matrimonio, ma di colui che ho intenzione di sposare"

Dopo averci pensato su, ci abbracciò entrambi, in un mare di lacrime, ci disse che a lei andava bene. I miei fratelli ci abbracciarono ma non si espressero. Dai loro sguardi capii che per loro era... Ok.

"Però voglio che ci sia una bella cerimonia, anche se siamo in pochi"

Annuii. Jin mi aveva esplicitamente chiesto di non dire nulla riguardo alla ragione per cui mi aveva fatto la proposta. Sinceramente non l'avevo capita neanch'io, così, appena rimasti soli, cominciai con le domande.

"Jin... Dobbiamo parlare"

"Sapevo che avresti voluto delle risposte, e hai ragione a volerne"

"Cosa c'entra il matrimonio con il tuo trasferimento?"

"Vedi, l'unico modo per non dover più dipendere da mio padre è quello di essere legalmente parte di una famiglia e il matrimonio era l'unica opzione"

Le sue parole mi sembrarono così fredde e mi fecero male...

"Unica opzione? Mi stai dicendo che l'unico motivo per cui l'hai fatto è per guadagnarti l'autonomia?!"

Mi si avvicinò e cercò di abbracciarmi, ma io mi spostai.

"Non è così, io ti amo e ti avrei chiesto comunque di sposarmi, anche se fossi nato in una famiglia normale, ma devi capire che questa è l'unica via possibile per noi per essere felici. Sai anche tu che mio padre non è altro che una minaccia per chiunque gli stia intorno e io non voglio che ti faccia del male"

Scoppiai a piangere. Non riuscivo a controllare le mie emozioni, troppe, per un giorno solo.

"Va bene, ora voglio solo chiudere gli occhi e non pensarci più"

Mi sdraiai accanto a lui, che iniziò ad accarezzarmi i capelli. Chiusi gli occhi che si erano fatti pesanti e gonfi di lacrime.

"Non devi più preoccuparti di niente, ora ci sono io... Dormi bene principessa"

Meeeh
E niente, sono ancora viva :)

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 28, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

★ Polvere di stelle ★ K.SjDove le storie prendono vita. Scoprilo ora