Il sole splendeva alto su Seoul e quello che per gli altri poteva presumersi una buona giornata; per Kwon Ji Yong era l'ennesima giornata vuota e senza significato, sarebbe rimasto a letto a dormire, ormai era l'unica cosa che gli dava soddisfazione, avrebbe passato tutta la giornata incatenato al suo letto se solo avesse potuto.
Non sapeva spiegarsi il perchè ma ogni giorno che passava Ji Yong si sentiva sempre più svuotato da qualsiasi emozione e non riusciva ad alzarsi dal letto, come se gli mancassero le forze, come se fosse costantemente stanco.
G-Dragon il grande rapper coreano era arrivato a un punto di non ritorno della sua vita; il ragazzo sempre felice e sorridente stava lentamente scomparendo e quello che gli faceva più male era che nessuno sembrava accorgersi di questo cambiamento.
La sua vita aveva preso una piega completamente diversa da come se l'era immaginata fin da bambino, aveva lavorato duramente per essere chi è oggi, la musica era sempre stata parte di lui. Se c'era una cosa che amava era regalare sorrisi a chi ascoltava le sue canzoni, dire quelle parole che tutti vorrebbero sentirsi dire almeno una volta nella vita, per sentirsi meno soli.
Parole che avrebbe voluto sentire anche lui ogni tanto, ma il rapper si era arreso all'idea che nessuno avrebbe capito come si sentiva.
Solo a mezzogiorno Ji yong si alzò dal letto, doveva finire alcune canzoni e aveva delle scadenze, per quanto fosse stanco il senso del dovere si faceva sentire ancora, scrivere un po' l'avrebbe aiutato a sfogarsi o quantomeno a liberare la testa dai quei pensieri che da mesi non lo lasciavano nemmeno un momento, era deciso a scrivere qualcosa che descrivesse al meglio il suo umore, non aveva voglia di scrivere un' altra canzone felice e mentire così a sè stesso come se le cose stessero procedendo per il meglio.
Mentre Gd si incamminava verso la scrivania pensava a cosa potesse scrivere per il nuovo album dei Big Bang, il come back era già stato fissato e quindi il nuovo album sarebbe dovuto uscire o si o si.
Voleva descrivere come si sentiva: accerchiato di gente ma allo stesso tempo solo, come se tutti si stessero facendo il giro di raccomandazioni. No, Ji yong non era mai stato una persona che stava con gli altri per usarli e non lasciava che gli altri usassero lui.
Ma la vita ha la sua ironia, qualche volta capitava che il suo affezionarsi velocemente alle persone lo fregasse, abbassava tutte le sue difese e puntualmente veniva usato e gettato come spazzatura.
Era stato ferito ormai così tante volte che aveva perfino paura di innamorarsi di nuovo, non credeva più a ciò che simboleggia l'amore, alle false promesse alle false amicizie.
Si sentiva come se tutto si stesse sgretolando, più il tempo passava e più responsabilità gli si poggiavano sulle spalle, doveva sempre tenere un certo rigore e un certo tono davanti a fan e artisti, doveva essere l'esempio per i suoi compagni di gruppo, se c'era un problema all'interno di esso doveva essere lui a doversene occupare da buon leader, non doveva commettere errori, si sentiva sempre sotto processo, ogni cosa che lui faceva era sotto gli occhi di tutti.
Era così stanco di fingere che tutto questo controllo mediatico sulla sua vita andasse bene, come se gli altri avessero il quale strano diritto di decidere ogni sua azione, da cosa mangiare a cosa dover indossare.
Le critiche nella sua vita non erano mai tardate ad arrivare, criticato per come vestiva e per il suo marchio di moda e visto che per non si quale motivo un uomo che segue la moda o la detta è classificato subito con l'etichetta di "gay"; anche se lo fosse stato non doveva rendere conto a nessuno, ma si trovava pur sempre in corea dove l'amare un uomo era considerato quasi un crimine.
Speso questi commenti negativi lo facevano sentire come se ogni cosa che facesse non andasse mai bene, come se fosse un pagliaccio; lo stress causato negli ultimi due anni lo avevano fatto dimagrire così tanto da non riuscire più a guardarsi nello specchio, ed ora a causa della droga era dimagrito ancora di più.
Se solo la stampa non avesse rivelato al mondo il suo enorme errore, forse si sarebbe sentito leggermente meglio di ora, ma nemmeno così tanto, l'effetto della droga durava poche ore e poi il dolore e il vuoto che lo assillavano si ripresentavano più prepotenti di prima.
La cosa che più lo faceva stare di merda era aver perso la sua credibilità di fronte alla sua agenzia, aveva perso la fiducia della compagnia ed aveva deluso i suoi compagni di gruppo uno in particolare, Seungri.
Ecco di questo avrebbe scritto, di come una persona che ha tutto si possa comunque sentire un perdente, un codardo davanti alle proprie azioni e che molto spesso si senta come se non si fosse mai davvero adattato al mondo e che lui non sia altro che una pedina che segue un copione.
"Onestamente, non mi sento di appartenere al mondo
Sono sempre stato solo
È da un bel po' di tempo che ho dimenticato cosa sia l'amore
Non riesco più ad ascoltare canzoni d'amore
Sia io che te
Siamo solo tristi pagliacci, addomesticati e obbligati a seguire un copione
Mi sono allontanato troppo
Sto tornando a casa
Voglio ritornare
A quando ero giovane"
Si Ji yong avrebbe tanto voluto tornare indietro a quando era un bambino e tutto andava per il verso giusto e anche se già faceva parte di YG era pur sempre un bambino.
E per un bambino commettere errori è giustificato perchè non ha ancora imparato cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, che se sente una critica o un insulto, il bambino può rispondere perchè considerato permaloso e non sa ancora cosa debba ignorare e cosa debba zittire.
Ma una volta che sei adulto tutti si aspettano che tu non compia errori e tutti si prendono il diritto di deriderti e schernirti, come se insultare la gente e inventare strani difetti inesistenti per fargli scaturire paure ed insicurezze li facesse vivere meglio con loro stessi, e tu non puoi fare altro che stare zitto e subire come niente fosse e sfoggiare il più bel sorriso di cui sei capace come se niente ti avesse scalfito e dentro ti sentirai solo un perdente.
STAI LEGGENDO
I'm trying to smile
FanfictionLa storia è ambientata nel 2015, il protagonista è Kwon Ji yong noto al pubblico come G-dragon, il rapper di fama mondiale si troverà ad affrontare un momento difficile della sua vita. La storia è scritta utilizzando anche i testi delle loro canzoni...