I want not be sober

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Erano ormai le otto di sera quando Ji yong alzò la testa dalla scrivania , aveva passato più della metà della giornata a scrivere il testo di "Loser" ed a provare a creare una melodia; il giorno seguente avrebbe discusso con il gruppo per verificare il testo con Top e Taeyang.
In quel momento sembrava che il suo umore fosse migliorato, tanto da riuscirgli a suscitare un certo appetito.
Se poteva evitare di mangiare per lui era meglio,  ma visto che si sentiva di buon umore, decise di mangiare qualcosa di istantaneo come dei ramen.
Perchè anche se Ji yong non lo voleva ammettere apertamente lui non sapeva proprio cucinare e le uniche cose che sapeva prepararsi erano i cibi istantanei, oppure l'altra soluzione era quella di ordinare qualcosa da asporto, ma visto che non aveva la minima intenzione di vedere la faccia di nessuno optò per la sua cucina.
Un ora dopo circa Jiyong aveva visto su instagram tramite i profili privati degli amici che si trovavano a una festa, in effetti Seungri aveva provato a mandargli dei messaggi per invitarlo con loro, ma aveva rifiutato.
Ancora non ce la faceva a guardare il suo amico Panda in faccia, sentiva che la delusione che gli aveva dato era stata troppo grande; e poi sentiva che avrebbe avuto tutti gli occhi puntati su di lui, come dargli torto dopo lo scandalo con la droga tutti lo guardavano con occhi diversi, con occhi inquisitori.
Erano sempre tutti pronti a giudicare le azioni altrui, ma mai una volta che qualcuno si chiedesse come mai si fosse arrivati a certi comportamenti o come si fosse arrivati a fare uso di sostanze.
La verità è semplice, si pensa che essere famosi comporti che il vip in questione non abbia più problemi e/o preoccupazioni ma bensì stia facendo qualcosa di sbagliato solo per farsi notare ancora di più.
Per non rovinarsi di nuovo l'umore decise di dipingere, un'altra attività che amava, non gli interessava che  spesso e volentieri gli altri non comprendessero  appieno  cosa raffigurassero i suoi dipinti, ma  lui riusciva sempre ad esternare le sue emozioni.
Quale altro miglior modo se non quello di mettere i propri sentimenti su tela, colori che mischiati insieme creano vere e proprie armonie, l'assenza di un disegno e linee che delimitano i pensieri, l'astrattismo non è altro che una metafora colorata su tela, ognuno è libero di vederci dentro ciò che vuole.
Ji yong passò un paio d'ore davanti al suo quadro e ormai si era fatto abbastanza tardi, dipingere gli faceva volare via il tempo, lo rilassava e lo tranquillizzava dai suoi pensieri.
In quel momento sentiva che l'idea che aveva avuto mesi prima di allestire una galleria d'arte fosse stato il pensiero e il progetto migliore che avesse avuto fin ora, lo faceva stare bene, non solo perchè si rilassava, ma allo stesso tempo stava  dando la possibilità ad altri artisti di farsi scoprire e dare un seguito alla loro arte.
E mentre il ragazzo sovrappensiero appoggiava il quadro sul tavolo per dar tempo alla tela di asciugarsi, la porta di ingresso che si apriva lo fece spaventare, solo due persone conoscevano la password di casa sua ed era più che sicuro che nessuno dei due potesse essere, non a tarda notte ed a piombare in casa senza alcun avviso o invito.
Preso dal timore si avviò verso l'ingresso e quello che si ritrovò di fronte era una figura un po' goffa, ma che conosceva bene, Riri era lì davanti al rapper.
Con un andamento del tutto poco lucido si diresse verso la sala seguito dallo sguardo attento del maggiore.
-Ri, cosa ci fai qui?- la figura davanti a lui non sembrava nemmeno averlo sentito e in silenzio e senza rispondere all'amico iniziò a camminare verso il tavolo, Ji yong stava sudando freddo, Seungri non parlava, non capiva se fosse ancora arrabbiato o se fosse successo qualcosa.
Ma il secondo colpo gli venne quando il minore si sdraiò sul tavolo dove qualche attimo prima aveva appoggiato il suo quadro, non sapeva se urlare per la rabbia oppure piangere per lo stress, ma vedere Riri in quello stato lo faceva ridere.
Ridere del suo amico gli fece passare subito l'irritazione che fino a qualche secondo prima gli scorreva per le vene, prese il cellulare e salì sulla sedia di fronte al tavolo e decise di scattare qualche foto al minore, non si spiegava il perchè, ma c'era qualcosa di artistico in quella situazione, aveva l'impressione che il quadro e i vestiti di Seungri si fossero fusi e avessero creato un' altra armonia.
Dopo una mezz'ora passata a fissare l'amico Ji yong decise che doveva svegliarlo, respirare la vernice non gli faceva bene e poi aveva paura che prima o poi girandosi avrebbe dato una bella facciata per terra.
Non fu per nulla semplice convincere Seungri a scendere dal tavolo, ma quando riuscirono a raggiungere il divano il minore dei due decise finalmente di prendere parola
-Hyung, perchè non me lo hai detto? Perchè non mi hai detto come ti sentivi? Perchè ti sei gettato a capo fitto nella droga?- il ragazzo molto probabilmente era un po' brillo, sbiascicava, ma una cosa era certa: stava parlando con il cuore e Ji yong non sapeva minimamente cosa rispondere
- Hyung non ti fidi abbastanza di me?- Ji spalancò gli occhi, come gli poteva venire in mente una cosa simile?
- Riri, sei l'unica persona di cui mi fido, ma non volevo disturbare con i miei problemi, avete tutti qualcosa a cui pensare, non te l'ho detto perchè... Perchè... Non lo so nemmeno io il perchè.. Forse avevo paura di essere giudicato- Ji yong si stava toccando le mani in segno di agitazione, lo faceva spesso quando era preoccupato o nervoso.
- Tu pensi sempre a tutti noi del gruppo, se stiamo male tu sei lì, tu devi permetterci di fare lo stesso, smetti di mettere questo muro tra tutti, smetti di pensare che chiunque debba trovare del negativo nella tua persona, smetti di allontanare chiunque- il maggiore dei due rimase in silenzio e annuì solo con la testa, non sapeva come rispondere, da una parte odiava che Seungri lo conoscesse cosi bene da elencare tutti i suoi punti deboli, ma dall'altra capiva che la rabbia che stava provando il minore era solo frustrazione nel vederlo stare male e non poter fare nulla per farlo stare meglio.
Il discorso non proseguì, Riri doveva essere stanco oltre che brillo e si riaddormentò, il maggiore lo coprì e subito dopo si sedette alla scrivania, gli era venuta ispirazione, il suo amico gli aveva dato un idea attraverso le sue parole.
" Senza te, tutto è così difficile
senza te, questa notte oscura, questo mondo gelido
mi sono insopportabili".
Si perchè senza il suo amico Seungri si sentirebbe perso, senza i suoi compagni di gruppo si sentirebbe completamente abbandonato a sè stesso, sono la sua famiglia, e quando torna a casa alla sera, solo, in quella grande casa, si sente risucchiare in un vortice di solitudine, e quel mondo apparentemente bello e caldo al giorno si trasforma in oscurità e il gelo lo circonda e non avendo più nulla in quel momento con cui distrarsi, tutti i pensieri e le preoccupazioni si abbattono su di lui e sente come se ogni suo obiettivo fosse irraggiungibile.
"Senza te, sono ancora abbandonato qui
ti sto aspettando, ho fiducia solo in te
sembro un pazzo, no, no, no"
Kwon ji yong quella sera aveva capito che Seungri ci sarebbe sempre stato per lui e che per nulla al mondo lo avrebbe abbandonato, aveva sempre avuto fiducia in lui ma quella notte ancora di più, sapeva che doveva imparare a fidarsi di più, smettere di avere paura di essere un disturbo, sicuramente un passo per volta con l'aiuto dei suoi amici sarebbe tornato a sorridere.
"Il tempo è così dannatamente lento, sto invecchiando, vivo come
se fossi già morto".
Ed era vero, la depressione che aveva, quel vuoto che sentiva al petto lo facevano sentire come se stesse invecchiando, ma spesso e volentieri si sentiva già morto, non aveva più voglia di fare nulla e se faceva qualcosa lo faceva con uno sforzo assurdo che lo stancava il doppio di prima.
Si girò a guardare Seungri che dormiva beato, probabilmente l'indomani al suo risveglio si ricorderà poco e niente, quando si beve troppo si perde la lucidità, ma per un momento riesci a buttarti i problemi alle spalle, non te ne accorgi e per un attimo stai meglio, si potesse fare così anche per la vita, mettere un filtro e dimenticarsi dei problemi e respirare anche solo per un attimo, ed a volte non vorresti essere mai sobrio.

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