5. 𝒔𝒑𝒂𝒄𝒆 𝒐𝒅𝒅𝒊𝒕𝒚

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Ho dovuto fare qualche modifica dei tempi di pubblicazione degli album di David: il suo primo album, "David Bowie", al posto di essere stato pubblicato nel '67, viene pubblicato nel '64 circa. Per gli altri album non ho cambiato nulla, in caso lo faccia vi avviserò.

 Per gli altri album non ho cambiato nulla, in caso lo faccia vi avviserò

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|31-01-1965|

Quella notte Mick tornò all'appartamento che divideva con Keith e Ronnie con il cuore pesante. Sentiva di non avere fatto abbastanza, sapeva che avrebbe potuto aiutare di più David, e fu per questo che, appena entrato in casa, sospirò.

Erano le cinque quando bussò lentamente alla porta di Keith, temendo di disturbarlo. "Keef...", mormorò, scrollando leggermente il suo corpo addormentato.

Il chitarrista grugnì, ma non si svegliò, e Mick sorrise leggermente. Si avvicinò al letto e si sdraiò al fianco dell'amico, abbracciandolo.

"Mick, cosa c'è?", chiese, ancora mezzo addormentato, Keith. "Avevamo deciso di non dormire più insieme, lo sai".

Mick si strinse nelle spalle ed appoggiò il capo sull'incavo del collo di Keith. Annuì. "Non voglio... non voglio nient'altro che stare con te", sussurrò. "Con il mio migliore amico".

Keith si lasciò stringere senza dire nulla e sbadigliò. Solo dopo qualche minuto assottigliò gli occhi e si girò vero Mick. "Che cazzo è successo?", sibilò, rendendosi conto di quanto fosse strano il comportamento dell'amico.

Il cantante sospirò ed abbassò la testa. Esalò un respiro tremolante e poi si preparò per porre la domanda che tanto temeva e che teneva dentro di sé da quando aveva visto David così terrorizzato. "Keith, io... ti ho mai forzato? Quando... quando tu... quando tu non avevi voglia di scopare... io.... io ti ho mai costretto?", gli chiese, con gli occhi bassi.

Sapere di avere fatto del male ad una delle persone alle quali teneva di più lo avrebbe ucciso, ma in cuor suo si conosceva, e sapeva chi era stato ad iniziare quel rapporto, sapeva che quando era incazzato diventava ingestibile, sapeva che quando beveva non riusciva a controllarsi.

Anche solo pensare che le sue mani potessero avere toccato Keith senza che il chitarrista volesse, che lo avessero spogliato contro la sua volontà e che Mick avesse fatto suo Keith contrariamente ai suoi desideri lo faceva stare male.

Gli occhi bruni del chitarrista si posarono su di lui, infinitamente preoccupati. Keith vide che il cantante aveva paura, ma non capì di che cosa e si spaventò. "Cosa è successo?", chiese ancora, ignorando la domanda dell'altro. "Mick, se qualcuno ha solamente osato sfiorarti senza il tuo consenso io-", iniziò, rabbioso.

Mick scosse la testa. "Rispondi alla domanda", gli ordinò, continuando a non guardarlo ed utilizzando una voce tremante.

Delicatamente Keith gli sollevò il mento con una mano e collegò i loro sguardi. "Non lo faresti mai, Mick. Ogni dannatissima volta io volevo venire a letto con te, lo desideravo completamente", lo rassicurò.

𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞𝐬 [𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora