POV's Christophe
Quella mattina mi svegliai presto, intorno alle 6:30.
Quel giorno sarebbe stato faticoso perché avrei dovuto lavorare per tutto il giorno.
Quindi, mi alzai e camminai verso il bagno, poi, uscito dal bagno, andai alla sala pranzo e lì trovai la colazione, pronta e appena fatta.
Mi sedetti al mio posto ed iniziai ad assaporarla, fino a quando, un piccolo ragazzino formoso avanzò verso di me.Io: Hey, piccolo.
Gli accennai un sorriso e lui, come mia aspettativa, ricambiò.
Lily: Buongiorno, daddy!
Prese la rincorsa e mi saltò addosso giocoso.
Io: Come mai già sveglio?
Lily: Ho sentito che ti sei svegliato e quindi mi sono voluto svegliare anch'io, daddy. Però, ora ho tanta fame.
Alla fine della frase, fece una boccuccia, era la cosa più carina che io avessi mai visto.
Io: Vai, siediti al tuo posto che la colazione arriva. Otilia!
POV's Lilian
Una donna che pareva essere la cameriera, si precipitò alla sala.
Il suo aspetto era a dir poco fantastico.Otilia: Sì, signore.
Aveva un seno molto grosso e sporgente, era molto magra, capelli castani ed occhi azzurri, le sue gambe erano molto sottili e le sue labbra accendevano di un rosso molto intenso.
Ma in tutto questo, la sua voce, per me, risuonava stridula.Christophe: Porta dei biscotti al cioccolato ed una tazza di latte freddo.
Otilia: Certo, mio signore.
Prima di andarsene, fece l'occhiolino a Christophe e quel gesto mi fece salire un nervoso che manco vi immaginate, anche perché Christophe non è che l'ha ignorata, nooooo, le fece pure un sorriso!
Christophe: Allora, piccolo...
Lo guardai male.
Christophe: Oggi devo andare a lavoro, come il resto dei prossimi giorni, infondo.
Lui mi guardò negli occhi.
Christophe: Quindi vedi di fare il bravo, intesi?
Io annuii senza dire nulla per poi guardare d'altra parte.
Christophe: A parole.
Io: Hmhm.
Christophe: Ho detto "A PAROLE".
Io: Si, ok!
Christophe: "Sì, ok" cosa?
Io: Ugh! Va bene, daddy.
Christophe: Non mi piace questo tuo rivolgersi con me in questo modo, ragazzino.
Io: Sì, e quello di Otilia ti piace, giusto? Bene, bada solo a lei dato che il MIO di comportamento non ti piace.
Christophe sorrise divertito.
Christophe: Sei geloso?
La mia colazione arrivò, quindi io iniziai a mangiare frettolosamente.
Io: No!
Finito di mangiare camminai veloce, a passi pesanti verso la mia cameretta e mi buttai sul letto, immersi la faccia nel cuscino.
Dopo un po', presi un peluche ed iniziai a lanciarli pugni con tutta la mia forza, pensando fosse quella cameriera del cazzo.
All'improvviso mi fermai.Io: Perché sei così geloso? No, che assurdità! Non è gelosia! Pff! Hmhm, sì, certo. Sta zitta, coscienza del cavolo!
Dopo qualche minuto, entrò in camera Christophe e si sedette sul mio letto guardandomi negli occhi.
Christophe: Scommetto che prima hai visto Otilia...
Io: Ehm! Ti correggo: puttana succhia cazzi*
Christophe: Farmi un occhiolino, giusto?
Io: Sì, eccome se l'ho vista! E TU LE HAI RISPOSTO CON UN SORRISO, COME SE NON BASTASSE!
Christophe: Hehe aww.
Lo fulminai con lo sguardo, ma quest'ultimo sembrava ancora più intenerito.
Christophe: Devi stare calmo, sai che sei unico per me.
Io rotai gli occhi al cielo mentre lui si alzò e si diresse verso l'armadio.
Christophe: Vediamo cosa farti mettere oggi.
Dall'armadio estrasse un maglione azzurro con un taschino nella parte in alto a sinistra, delle mutandine in pizzo azzurre, una gonna bianca ed infine delle lunghe calze che arrivano sopra il ginocchio a righe azzurre e bianche.
Io: Wow, che gusti di vestire che hai, daddy.
Christophe mi sorrise.
Christophe: Ora devo andare. Mi raccomando, vestiti e fai il bravo, ok?
Io: Sì, daddy.
Poi, fece per uscire dalla camera.
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Daddy's Peach
RomanceQuesta storia è ambientata nel 1900, in Francia, durante la Belle Époque.