POV's Christophe
Arrivai davanti al portone della mia grande e lussuosa villa, aspettai che i due maggiordomi la aprissero e quando lo fecero, entrai con passo lento.
Anche se non si vedeva, ero stanco morto ed in quel momento non volevo altro che rilassarmi sul mio letto con Lilian tra le braccia.
Appena varcai la soglia della porta, c'era una sorridente Otilia ad aspettarmi.
Otilia: Ben tornato!Io: Ciao, Otilia. Preparami un bagno caldo, sono veramente stanco.
Otilia si chinò leggermente.
Otilia: Certo, signore. Vado subito.
Si rimise dritta per poi andare al piano di sopra.
Quella donna è veramente molto bella e sexy, so che le piaccio e qualche volta, una scopatina con lei me la faccio senza problemi.
Mi diressi verso la camera di Lilian per vedere se stesse dormendo. Arrivato alla mia meta, aprii lentamente la porta e vidi un piccolo angioletto sdraiato beatamente sul letto.
Mi avvicinai e, come previsto, stava dormendo.
Sorrisi leggermente prima di girarmi, camminare verso la porta ed uscire dalla stanza.
Mi diressi in camera mia, mi sedetti sul letto e feci un lungo sospiro.Io: Ugh! Che stanchezza... Vorrei andare a cenare ma il mio corpo mi dice di rimanere qui, a letto, stendermi e non muovermi più fino a domani mattina.
Detto questo, notai un bigliettino sul mio comodino.
La presi tra le mani ed iniziai a leggerla.Io: Hm... Non sarebbe male come idea. Dopotutto, Lilian sta dormendo e quindi non penso possa sentirci.
Dopo questo pensiero, sentii bussare alla porta.
Io: Entra
Otilia: Signore, il suo bagno è pron-
Non le feci finire la frase in tempo che la presi dal polso e la avvicinai a me.
Io: E così...
La buttai sul letto e mi misi sopra di lei.
Io: ...Vorresti divertirti, huh?
Otilia sorrise in un modo abbastanza sensuale.
Io: Sai, mi domando del perché me l'hai scritto su un misero pezzo di carta. Potevi dirmelo semplicemente a voce.
Otilia si fece tutta rossa in volto.
Otilia: È che mi vergognavo.
Io: Davvero? Non ti vergogni a farti sbattere come una porta, ma ti vergogni a chiedermi in faccia una semplice richiesta?
Otilia guardò in giù evidentemente imbarazzata.
Otilia: Sì, e allora?
Mi guardò con aria di sfida ed io ricambiai con un sorriso assai malizioso per poi sollevarle la gonna da cameriera e tirarle uno schiaffo sulla nativa destra.
Otilia: OUCH!
Ridacchiai ed iniziai a spogliarla tutta.
Finito di spogliare la donna, mi tolsi la camicia ed i pantaloni, procedetti con i boxer e la canottiera.
Io e lei eravamo rimasti completamente nudi, gli unici indumenti che avevamo addosso erano le calze.
Notai che il suo sguardo si abbassò per vedere la mia grossa erezione, poi notai anche che si morse il labbro inferiore.
Presi le sue gambe e le appoggiai sulle mie possenti spalle e dopo neanche 5 secondi, la penetrai con forza e dopo questo atto, la sentii gemere come non mai.
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Daddy's Peach
RomanceQuesta storia è ambientata nel 1900, in Francia, durante la Belle Époque.