33• I dubbi di Dario

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Vedo Dario e Cesare rientrare in studio, e quest'ultimo si sta mangiando le unghie innervosito e  la sua  faccia è abbastanza confusa e preoccupata.
Mi si avvicinò e si sedette senza dire nulla ed io continuai a guardarlo aspettando che dicesse qualcosa.
Sì guardò intorno, per vedere se ci fosse qualcuno che potesse sentirlo, poi respiro a fondo e mi sussurrò:

C'è: Prima Dario ti ha chiesto cosa avessimo fatto ieri sera e questa mattina?

Io: sì perché?

C'è: Che gli hai detto?

Io: Ho detto che la sera hai dormito sul sofà cedendomi il letto e che la mattina abbiamo fatto colazione mentre parlavamo di noi, del più, del meno... Poi le ho raccontato che mi hai riacompagnato a casa dove mi cambiai per poi scendere in studio.
Ah, e per quanto riguarda il fatto che io fossi seduta su di te, beh, gli ho detto che, per non farmi andare a prendere una sedia, hai preferito che io mi sedessi sulle tue ginocchia.
Perché? Che t'ha detto?

Cesare tirò un sospiro di sollievo e sorrise.

C'è: Niente, niente. Mi ha chiesto come fosse andata ieri e, per fortuna, gli ho risposto con le stesse cose che gli hai detto te. Che culo!!

Io: Già meno male, secondo te sospetta di qualcosa?

C'è: mmmm sai non lo so, a me da come l'impressione di essere geloso

Io: Geloso? Dario? Di chi, di me? Beh no non penso, credo soltanto che, non sapendo della nostra relazione, gli sembri strano come tu ed io ci comportiamo. Forse per lui siamo troppo attaccati, per conoscerci da 2 giorni.

C'è: Già, probabile, ma ehi..
Insomma, come faccio ad ignorarti o a fare finta di essere amici.

Io: È difficile pure per me Cesu..
Dai che tra poche ore torniamo a casa, tieni duro.

C'è: eh eh facile a dirlo.

Ridemmo insieme.

DARIO POV'S:
Cesare mi ha detto le stesse cose di Wendy.
Mmmm non lo so, forse sto sbagliando io.
Si saranno solamente conosciuti meglio e lei le avrà fatto capire di avere un debole per lui, ecco perché la tratta così bene.
Ma, boh, qualcosa non mi convince.
Sembra tutto troppo strano per essere come la penso io.
Mi sto montando la testa cercando di capire che cosa ci sia tra di loro.
Se ci sia un filo che li collega o se ci sia,  soltanto della stupida e forte amicizia.
Ma la vera domanda qui è:
Perché sto facendo tutto ciò?
Perché voglio mettermi in mezzo a quei due?
Ma soprattutto, perché quando si sorridono o si lanciano quelli sguardi così intensi e, a volte, maliziosi mi sento come se mi mancasse qualcosa, come se, anche io vorrei che lei mi sorridesse in quel modo?
Sono confuso, stanco.
Saranno le ore di sonno che devo ancora compensare, ma io voglio e devo sapere, così come tutti gli altri.

||...D'improvviso...||                                  🖤°Cesare Cantelli°🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora