"Ama il tuo sogno se pur ti tormenta
Amalo come se fosse l'unico
amalo come se avesse l'anima
amalo e raccontagli di te
amalo e ricordalo in te
amane il suo passato
amane il suo presente
ora."Sono le parole con cui si apre questa stupenda poesia di Gabriele D'Annunzio.
Leggevo appisolata sul finestrino dell'ala destra dell'aereo in rotta verso New York.
Non potevo davvero credere che lo stessi facendo davvero.
Gelava la notte, mi trovavo a volare nel mezzo dell'Atlantico, tutta sola.
Chiusi gli occhi per riposarmi, mentre l'aereo mi dirottava verso la mia meta cullandomi dolcemente.
Il rumore dei motori era un suono costante, quasi rilassante, tanto che me ne abituai subito.
Involontariamente mi ritrovai a riflettere sulle parole della Poesia, in poco tempo la mia mente cominciò a perdere contatto con la realtà...
Quando il tuo sogno ti tormenta non è più un sogno, piuttosto prende le sembianze di un incubo.
Ed è proprio il mio sogno, quel desiderio di rivalsa, di espressione, comunicazione e arte
a tormentarmi.Mi chiedevo come potesse essere possibile una cosa simile: in una sola persona tutti questi difetti di qualità.
La realizzazione, il sogno non si sarebbero manifestati per tutta la vita?
Oppure un giorno, dopo tanti sacrifici, ce l'avrei fatta?Forse sarebbe stato impossibile, impenetrabile, lontano.
Mi venne in mente l'immagine dello spazio...
Cominciai a vedere miliardi di stelle sul soffitto della mia camera. Una stanza vuota, in cui l'oscurità penetra fin dentro ai cassetti e la polvere crea dei cespugli svolazzanti come in mezzo ai deserti rocciosi del texas.Per un secondo fu come vedere al di là della siepe leopardiana e tutto mi fu chiaro.
Poi fui catapultata fin dentro quell'immagine: galassie inesplorate giravano vorticosamente e io mi immergevo sempre di più in accumuli di stelle che brillavano abbagliandomi.
Sfumature violacee e azzurre facevano da sfondo. E veleggiando con destrezza tra polveri e nebulose, mi sentii di non appartenere al mondo, slegata da qualunque vincolo terreno e ultraterreno...
Forse solo nella mia immaginazione.
Poof!
Di colpo mi svegliai!
Mi sentii estremamente smarrita, come se avessi perso ogni legame con l'ambiente circostante.
Amerei vivere nei miei sogni, tutto diventa più semplice, magico grazie alla mia ferrea immaginazione, con la quale sono capace di vivere avventure incredibili.
Come in un chiudi e apri sipario, quando i miei occhi di chiudono, la mia mente dà vita a uno spettacolo vero e proprio.
Credo di avere il dono di ricordare sempre i miei sogni.Girai leggermente il volto per sgranchirmi il
collo. La mia attenzione fu catturata dal passeggero accanto a me.Stava leggendo un libro e aveva il volto crucciato.
Improvvisamente parlò!
<< Ma davvero, chi diavolo legge D'Annunzio nel 2020?>>
Mi girai di soppianto e scattante come un fulmine, lo guardai incredula.
<< Scusami? Stai parlando di me o con me?>>, ribattei con sarcasmo.
<< Non credo di conoscerti, quindi intanto piacere, Gio!>> non mi porse la mano, ma fece solo un altezzoso sorriso.
Finsi di non ascoltare
<< E poi perché fai tanto lo sbruffone? Anche tu stai leggendo qualcosa...>>
Mi scorsi dal sedile per vedere meglio la copertina del libro, ma attesi un attimo prima di capire...
<< Ma quello è il mio... quello è il mio libro! Non toccarlo se non ti piace>>.
Ebbi l'irrefrenabile desiderio di strapparglielo dalle mani, ma è come se qualcosa mi bloccasse e poi mi voltai dall'altra parte, incurante di quello che stesse accadendo intorno a me.
Poi improvvisamente riaprì di nuovo la boccaccia emettendo un insopportabile
risolino:
<< Ti sei addormentata in un modo così, come dire... Adorabile! Non ho resistito, ho pensato che se davvero un libro fa quest'effetto dovevo assolutamente leggerlo anch'io.
Confermo, come ninna nanna funziona. Se non ti dispiace lo vorrei riavere per provare a dormirci su come hai fatto tu, ci sono ancora 8 ore di viaggio, sai com'è!>>.Lo guardai fingendo un sorriso:
<<Sono contenta che ti sia piaciuto! Prendilo pure, così magari starai un po' zitto>>Sorrise.
<<Come posso chiamarti?>>
Non so se giudicarlo educato o inquietante.
Preferirei che non mi chiamasse affatto, ma se proprio deve...
<< Sono Rose De Witt Bukater, piacere mio>>.
Un nome più credibile no, davvero ? Cavolo Lu, un nome quantomeno credibile, NO?!<<Mi stai prendendo in giro, un nome falso? È il nome di Kate Winslet in Titanic>>.
<< È il primo che mi è venuto in mente! Mi dispiace, ma non do il mio vero nome al primo sconosciuto che incontro>>
È la prima regola, potrebbe cercarmi e diventare il mio stalker. Lo sanno tutti. No?Mi guardò come a dire "Mi sa che leggere troppi libri fa male".
<<Dimmi almeno come devo chiamarti nell'eventualità ad esempio che abbia bisogno ...>> perse due secondi <<...che alzi o abbassi il finestrino>>.
Poi con un ghigno disse:
<<A meno che non preferisci che ti venga addosso!>>.Persi due secondi per riflettere sulla sua ultima affermazione... È serio?
Alla fine cedetti, non volevo rischiare di essere molestata.
Un ragazza in viaggio da sola che viene molestata, sarebbe un cliché troppo scontato pure per i miei gusti.Il mio viaggio sarà perfetto!
Nessun incidente di percorso, nessuna distrazione!<< Luna. È tutto!>>.
Mi voltai sul lato finestrino rannicchiandomi timidamente.
In realtà il mio nome completo è Selene mona Ferris, però preferisco che tutti mi chiamino Luna. In fondo entrambi i miei nomi sono allusioni al satellite che ruota attorno alla terra, quindi... Perché no?
Appoggiai la testa nel finestrino, i miei pensieri erano talmente pesanti, da sbilanciarsi sul lato con forza. Mi venne una forte emicrania. Cercai disperatamente di trovare un po' di conforto nel cielo, ma la notte era buia e osservare il buio non è decisamente confortante. Mi sentii estremamente a disagio e senza nessuna voglia di controbattere una qualunque battuta del misterioso passeggero accanto a me.
Avrei dovuto sopportare ancora ben 8 ore accanto a lui, sentendomi estremamente fuori luogo come spesso accade con i miei coetanei.
Non so se ce la farò.
~~~~~~~ Spazio scrittrice ~~~~~~~~
Ciao a tutti ragazzi.
Sono consapevole che questa sia una storia un po' insolita e non so se riuscirò a sollevare l'interesse di qualcuno. Ma quello di cui sono certa è che ci sto mettendo il cuore. Non importa il risultato che avrà, se faccio questa cosa è innanzitutto per me stessa, per la mia estrema voglia di fare qualcosa che mi appassioni veramente e spero che questo serva anche a qualcun altro.Ora basta con la filosofia, che l'avventura abbia inizio!!
Ps. Giuro che le immagini oniriche che ho descritto nel sogno non sono il frutto di oppio o metanfetamine, quelli preferisco lasciarli al grande Dante !
STAI LEGGENDO
Lights will guide you
RomanceQuando si intraprende un viaggio, non si sa mai quale seguito avrà, quale sarà la trama o lo svolgimento della propria storia. È necessaria una meta, il resto non è prevedibile. Perciò vi lascio immaginare un viaggio, una ragazza imperfetta come mol...