Staccai la presa tra le nostre mani.Iniziai così ad osservare quel ragazzo, cercando di non farmi notare, anche perché volevo evitare di sembrare un tipo antipatico, sebbene sapessi che il mio carattere testardo e freddo di sicuro non avrebbe aiutato.
Ecco perché non avevo amici, ero scontroso e nonostante un motivo ci fosse, non sapevo come risolverlo. Si trattava semplicemente di fiducia.
"uhm, mi chiedevo...potresti accompagnarmi a fare il giro della struttura? Non conosco nessuno e-" prese a parlare con un tono di voce abbastanza basso e intimidito.
Senza farci troppo caso, lo fermai, ormai bloccavo chiunque nel mentre di una 'conversazione', sembrava fosse diventata un'abitudine, parecchio fastidiosa, ma pur sempre una mia tendenza.
"Kim, giusto? Ecco, avrai modo da solo di conoscere l'istituto. Ho altro da fare" risposi tagliente come il ferro, sentendo per un certo verso un senso di colpa nei suoi confronti.
Anche se detto proprio sinceramente, era stato istintivo rispondergli in quel modo, era come se fossi intrappolato all'interno di una gabbia di una lega d'acciaio abbastanza forte, impossibile da sbloccare e soprattutto nella quale risiedevo da talmente tanto tempo, da non conoscerne l'uscita.
Ero imprigionato dalle mie stesse emozioni negative, che mi indicavano la strada da percorrere così ché non potessi rimanerne ferito.
Tenni lo sguardo nel suo. I nostri occhi sembravano essersi legati, poiché non riuscivamo entrambi a staccare il contatto visivo, forse perché entrambi insicuri su quello che sarebbe successo poco dopo o perché improvvisamente si era spento qualcosa.
Sentivo come se una piccola fiamma di luce avesse subito un cambio di colore e da rossa fosse diventata blu, spegnendosi successivamente senza esitazione.
Probabilmente questa era la descrizione di quello che era appena successo. L'avevo messo in difficoltà e l'avevo reso ancora più insicuro con delle parole che potevano essere da parte mia nulle, ma per lui avevano sicuramente acquisito un significato.
Era davvero possibile il fatto che non riuscissi a relazionarmi normalmente? Malgrado volessi rispondere di no, che sarei riuscito a farmi qualche amico, quello che veniva mostrato era il completo opposto.
Lo vidi poggiare uno tra i bagagli sul letto vuoto e spoglio, probabilmente avendo capito che l'altro fosse il mio grazie ai tanti libri che risiedevano su esso.
Il suo volto era cupo, i suoi movimenti seguivano quello che al momento era il suo stato d'animo. Mi ero sempre talmente tanto soffermato sulle sensazioni e sui movimenti di chiunque, che ormai avrei potuto riconoscere quasi ogni emozione dentro qualsiasi individuo, certo però non ci riuscivo continuamente.
Riuscì a capire dunque come si sentisse in quell'istante. Solo, abbandonato nel nulla, deluso? Pareva proprio così. Era frustrato per colpa mia? Cazzo se era strana come situazione.
Successivamente ad aver terminato quel piccolo gesto, compiuto per fare intendere l'appartenenza del letto, se ne uscì dalla stanza senza dire una parola, con un sorriso amareggiato.
Ed anche oggi ero riuscito a rovinare un possibile nuovo amico. Poggiai la mano sul tessuto dei jeans che avevo addosso e lo strinsi, racchiudendolo in un pugno.
Sciolsi l'impugnatura dal composto dei pantaloni e mi diressi verso la mia branda, iniziando a sistemare tutto il caos che avevo creato, fu strano sentire poco dopo il telefono suonare per la notifica appena arrivata.
Non ricevevo messaggi se non da mia madre, che mi scriveva occasionalmente una o due volte a settimana. Così presi il cellulare tra le dita e lo aprì.
Scrollai tra le varie app, eppure su WhatsApp non sembrava esserci nulla di nuovo.
Entrai su Instagram, per poi accedere ai messaggi in direct.
Fu lì che vidi una ragazza avermi mandato un annuncio, esso parlava della sfida che si sarebbe tenuta in un bar fuori da scuola nel weekend.La competizione riguardava il canto.
Inutile dire che ritrovai a chiedermi come qualcuno potesse conoscere la mia passione per quest'ultimo, ma non mi feci ulteriori domande, poiché dovetti continuare a leggere."Ci sarà un premio per il vincitore, divertitevi." queste erano le ultime parole citate, per di più in alto c'erano delle informazioni riguardanti a dove si sarebbe tenuto e soprattutto delle regole da dover rispettare.
Scoppiai a ridere come un idiota, quella fu l'unica cosa che riuscì a fare in quel momento.
Andare ad un evento del genere? Io? Insomma, se mi vedessero là, risulterei oltre che antipatico e distaccato, anche quel tipo di persona che si vanta e no, non potevo aggiungere un altro aggettivo spregevole alla lista.Come altra motivazione, ero alle basi nel canto e stonavo persino le note più semplici.
Era una mia passione, certo, ma irraggiungibile per le mie corde vocali.A pensarci bene, sarei potuto andare lo stesso al pub, così da osservare e sentire da vicino persone con delle qualità effettive, sempre se ci sarebbero state.
Chiusi l'app senza rispondere alla ragazza, per poi riprendere a fare quello che stavo facendo poco prima di essere stato interrotto.
Pov scrittrice:
Ciao ragazzi, come sta andando il vostro 2020? Okay, è abbastanza strano scriverlo.
Fatto sta che, come al solito, scrivetemi una vostra opinione e ditemi cosa dovrei cambiare nella storia o nel mio modo di scrivere.
Grazie di stare leggendo la mia storia :D
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×I'm Straight× jikook
Fanfiction#1 capitolo: "mi dispiace per la pallonata che ti ho tirato, se vuoi posso offrirt-" iniziò a dire, ma non lo lasciai finire, poiché mi diressi a prendere il mio libro a terra, evitandolo e rispondendo successivamente alla sua richiesta incompleta...