Il generale Sarri era conosciuto per la sua schiettezza praticamente in tutt' Italia, ovviamente solo tra quelle persone che erano autorizzate a sapere ciò di cui la sua unità si occupava.
Si trattava di affari di Stato di diverso tipo: casi irrisolti, omicidi politici, circostanze non molto chiare... E proprio per un caso di quel tipo aveva deciso di convocare Tommaso. Chi meglio di lui avrebbe potuto gestire la situazione?
Beh forse se avesse condotto da solo le operazioni sarebbe stato certo del risultato finale al 101%, ma ormai non era più così tanto giovane: l'ultima volta che aveva calpestato terriccio insanguinato, raccolto le prove e inseguito sospetti era il '73, da allora si limitava a interrogare indiziati, costruire piste e ad affidare incarichi.
Il campo non lo avrebbe più rivisto.
Proprio per questo motivo, l'agente Ripamonti era la scelta migliore, un 99% che sarebbe dovuto bastargli.
Ora la sua "carta vincente" si trovava retta di fronte a lui, la mao destra, leggermente sudaticcia, in parte per il caldo di settembre, ma soprattutto per l'ansia, posizionata inclinata vicino alla fronte e quella sinistra appoggiata, insieme al relativo braccio lungo il fianco a "realizzare" il saluto dei militari.
Sarri, cominciò a parlare: 'Agente, la vedo invecchiata, non è che il lutto l'ha trasformata, vero?' Sapeva benissimo la risposta, ma adorava "punzecchiare" i suoi uomini: doveva essere certo che fossero pronti a tutto e la domanda era perfettamente legittima, soprattutto per un uomo che dopo aver perso la moglie, non si era congedato neanche per un giorno
'No Signore, affatto, mi ha reso più forte di prima' Tommaso pronunciò quella risposta "pre-incartata" con talmente tanta freddezza e sicurezza che forse, sarebbe riuscito a convincere pure sé stesso, se non fosse che proprio in quel momento, per la testa aveva altro: tutte le immagini che lo avevano accompagnato lungo il corridoio, che lo avevano divorato e indebolito, non pensavano proprio a lasciare i suoi pensieri.
'Perfetto, perché, ho un nuovo incarico da affidarti, troverai come al solito tutto nella cartellina che ti darà Sam, ma non penso di doverti spiegare altro, non mi sembra che tu sia ancora una matricola'
'Certo Signore' Fu difficile per l'agente Ripamonti pronunciare le ultime due parole, non per chissà quale strano motivo, ma perché l'ansia gli aveva reso la bocca secca, le gambe a momenti gli sarebbero cedute e se non fosse uscito al più presto da quella porta non avrebbe più potuto camuffare le goccioline di sudore che fredde gli imperlavano la fronte appiccicandosi ai suoi disordinati ricci neri.
Afferrò quindi al più presto i documenti consegnatogli dalla segretaria del "boss" e iniziò a leggere...
"Donna, sotto i trent'anni, italiana, bassa statura, identità sconosciuta, senza alcun tipo di documento è stata rinvenuta esanime dall'agente di contea Trevis Scott, che era di pattuglia"
Chiuse il fascicolo, un ghigno sormione apparve sul suo volto: era il Dio dei casi impossibili e ce l'avrebbe fatta anche questa volta.
Spazio "autrice":
Ciao e grazie per le letture in crescita sono felice che la storia non vi stia facendo completamente pena.
Se volete sono disponibile per qualunque scambio di lettura.
Che immagine vi siete fatti del Sig. Ripamonti?
Se riesco aggiornerò domani altrimenti boh.
-Sara
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Sotto le stesse stelle
Mystery / ThrillerCosa è più difficile da accettare per un uomo: la morte della moglie o il misterioso assassinio della figlia? Tommaso Ripamonti, detective italiano di grande successo, convinto di star svolgendo del "semplice lavoro", decide di recarsi in America pe...