A te,
quella ragazza troppo grande in un corpo da bambina,
a quegli occhi sempre aperti,
alla tua timidezza innata,
alla tua esuberanza,
alle tue unghie smangiucchiate,
alla tua altezza, se di altezza si può parlare,
ma soprattutto alla tua forza di volontà,
solo grazie a questo sei quella che sei.
Quando un uomo si può considerare veramente finito? Quando della sua arroganza e del suo ego non rimane proprio più nulla? Quando la sua sicurezza si sbriciola davanti ai suoi occhi?
Beh, chiedetelo a colui che ora giace inerme in quella pozza di sangue, a colui che vorrebbe che il suo cuore non battesse più, a colui che si credeva potente ma che ora si sente come una briciola in Herald Square calpestata da tutti: mendicanti, studenti, uomini d'affari; che soffre impotente sperando che la sua fine arrivi, che qualche uccello la becchi e la porti altrove, lontano dai problemi.
Chiedetelo a lui, a Tommaso Ripamonti, a quel detective di successo, a quello che sta abbracciando in lacrime il corpo senza vita della figlia, dopo aver fatto lo stesso pochi mesi prima con quello della moglie.
Chiedetelo a lui e sicuramente otterrete risposta.
Tommaso Ripamonti aveva iniziato la mattinata del 21 ottobre avvolto nel fascino dell'uomo di successo, della mente geniale.
Aveva ripreso il caffè nel bar della sera prima, dove dopo aver terrorizzato la povera cameriera, era riuscito ad ottenere quello che voleva, anzi, si poteva dire quasi che fossero diventati buoni amici:
La vittima lei la conosceva, o meglio sapeva tutto ciò che faceva, ciò che l'affliggeva, ma non sapeva chi fosse.
Aveva promesso di parlare, di raccontare per filo e per segno tutto ciò che era uscito da quelle labbra carnose seccate dalla fredda aria autunnale.
Poi si era recato finalmente sulla scena del delitto.
Aveva analizzato il tutto con una certa maestria e superiorità degna del suo titolo. dapprima si era concentrato sulla ghiaia depositata dal vento sul terreno una volta fangoso, poi seccato.
Poi aveva iniziato a ispezionare i campioni, lodando due agenti di pattuglia per la precisione utilizzata nel raccogliere le prove: da anni non vedeva nulla del genere.
E solo alla fine si era avvicinato al cadavere convinto che sotto al telo nero della scientifica ci fosse un volto sconosciuto, un'enigma da risolvere, uno di quei quiz articolati che nella loro atrocità, gli piacevano.
Giaceva in una pozza di sangue e sogni infranti, la giovane donna al profumo d'estate. Quasi irriconoscibile nei lineamenti, privata da chissà chi della vita ma non dell'innocenza che la caratterizzava. Stava lì, ai piedi di un agente di contea, sotto gli occhi esperti di un uomo che nel giro di poche ore avrebbe dovuto ricostruire la sua storia, diviso tra il dolore di padre e la freddezza che il suo lavoro prevede.
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Sotto le stesse stelle
Mystery / ThrillerCosa è più difficile da accettare per un uomo: la morte della moglie o il misterioso assassinio della figlia? Tommaso Ripamonti, detective italiano di grande successo, convinto di star svolgendo del "semplice lavoro", decide di recarsi in America pe...