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- Sei pronta?- Chiese mia madre sorridendomi dolcemente. Annuii per poi spostare lo sguardo sulle persone che mi circondavano. 

Era finalmente giunto il momento del rito, quando Samarha mi avrebbe nominato Alpha a tutti gli effetti e comunicato il nome del nuovo branco. Mia madre e mio padre mi strinsero in un abbraccio forte, certi che sarebbe stata l'ultima volta che ne avrebbero avuto l'occasione, per poi fare un passo indietro e lasciarmi salutare Anastasia. 

- Voglio venire con te e Jasper.- Si lamentò. Mi abbassai alla sua altezza, portandole una mano sopra la testa dolcemente. 

- Tra qualche anno, se vorrai, potrai unirti a noi.- Lei mi guardò contrariata. 

- Se voi andate via io mi annoio- La sua faccetta imbronciata mi fece sorridere ancora di più.- Mamma non è brava a giocare a nascondino e papà invece imbroglia sempre.- Si lamentò. 

- Mi dispiace Anastasia, dovrai accontentarti di loro.- Dissi stringendola a me, mentre lei sbuffava sonoramente.

- Astrid è ora.- Mi informò Jasper. 

Mi alzai in piedi, e dopo aver guardato i miei genitori per un'ultima volta, mi girai per iniziare ad inoltrarmi nel bosco, seguita da Jasper, Christine e Shane. 

Il bosco divenne sempre più fitto, e l'aria era diventata quasi irrespirabile per colpa dell'umidità.

- Non possiamo trasformarci?- Chiese sussurrando Chris. Scossi la testa per poi afferrare il bordo della tunica bianca che indossavo. - Ma faremo prima.- Protestò la mia migliore amica spostandosi i capelli rossicci appiccicati al viso per l'umidità.

- E' contro le regole.- Le spiegò Shane. 

Shane e Christine erano i miei migliori amici, cresciuti insieme dall'età di tre anni, avevamo affrontato insieme numerose cose, tra cui la prima trasformazione; quando i due avevano saputo del marchio si erano subito proposti per far parte del mio branco, e io felicemente avevo accettato.

Gli alberi ben presto iniziarono a diminuire, facendoci ritrovare in una piccola radura con un masso al centro.

- Benvenuti.- Disse Samarha venendoci incontro con una candela accesa in mano. Il suo sguardo saettò velocemente da me a Jasper, facendo capire il suo malcontento. - Avevo chiesto i migliori.- Disse gelida guardandomi. - Non gli scarti del branco di tuo padre.- Mi morsi la lingua prima di rispondere in malo modo.

- Jasper, Christina e Shane, sono i migliori, sono coraggiosi, intelligenti e senza paura.- Cercai di tenere un tono calmo, ma la sua espressione mi faceva ribollire il sangue.

- Si vedrà.- Rispose scoccando la lingua sul palato. - Seguitemi.- Concluse girandosi e facendo roteare la tunica nera che indossava.

Irritata la seguii per poi fermarmi di colpo quando i miei occhi si puntarono su quelli verde scuro di un ragazzo che usciva dalla boscaglia. Spostai lo sguardo concitata da lui alle tre figure che lo seguivano, sentendo l'ansia salirmi. Il ragazzo teneva lo sguardo puntato su di me, prima squadrandomi dalla testa ai piedi, per poi soffermarsi sui miei occhi scuri. 

Mi girai lentamente verso Jasper, notando la sua mandibola serrata e i pungi chiusi, per poi puntare di nuovo l'attenzione sul ragazzo. Era alto quanto mio fratello, vestito con una camicia aderente e dei pantaloni bianchi, i capelli neri gli ricadevano morbidi incorniciandoli il viso spigoloso e fiero, le labbra carnose erano tese.

- Sei in ritardo.- Disse Samarha facendo cenno di avvicinarsi. 

- Perdonami, abbiamo avuto un contrattempo.- Spiegò con voce profonda avvicinandosi, tenendo lo sguardo su di me. 

- Solo per questa volta Lucas.- Rispose Samarha, facendomi sobbalzare appena sentii il nome del ragazzo.

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