Buio

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Il buio mi opprime da ogni lato, fuori è notte fonda. L'unica fonte di luce sono i fari delle rare auto in cui viaggiatori notturni si muovono verso luoghi a me indefiniti o giovani rientrano dopo una festa in spiaggia e un bagno di mezzanotte al mare. Mi rigiro nel letto, che sembra lanciare una piccola protesta con il suo cigolio e al naso mi arrivano le sottili note di ciliegia dello shampoo impresse nel tessuto del cuscino. Sblocco lo schermo del mio smartphone, sono le 4:23 del mattino, ma la mia attenzione viene attirata da ben altro. La scorgo subito, nell'angolo opposto alla finestra, un'ombra nera rannicchiata. Mi spavento, ma non trovo la forza di reagire. Mi limito ad osservare, avrei giurato che il tempo si fosse fermato, se non fossi riuscita a cogliere il lieve movimento delle spalle della figura, come stesse piangendo. Il mio cuore ha un sussulto, fino a quel momento avevo trattenuto il respiro. Con la sola poca luce del cellulare riesco a capire di trovarmi di fronte ad una donna, porta i capelli lunghi, color cenere, che nascondono la maggior parte dei dettagli del viso. Decido di alzarmi, non so cos'altro potrei fare. La donna non ha alcuna reazione, mi avvicino quindi lentamente, non per mia completa volontà, ma come ci fosse una sorta di attrazione a me inspiegabile. Al suo fianco, mi rannicchio e lei smette di piangere per qualche istante. Silenzio assoluto, finché all'improvviso allunga le mani verso il mio viso e lo stringe con forza, per poi guardarmi. Il suo viso è sciupato, i suoi occhi, gonfi e rossi dal pianto, cerchiati da profonde occhiaie violacee, sono di un freddo color ghiaccio. Le labbra contratte dalla tensione, si aprono e mi implorano urlando -SMETTILA DI FARMI DEL MALE!- Non riesco a rispondere, ma continuo a fissare incredula di fronte a me, il mio viso, i miei occhi.

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