14. Feelings

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Chapter 14

È successo in precedenza e si sta ripetendo la stessa cosa in questo momento. Devo imparare a farmi i fatti miei e non seguire più le persone, soprattutto i ragazzi.

<<Cosa ci fai qui?>> gli domando, mentre cerco di calmarmi.

<<Potrei farti la stessa domanda>> ribatte lui.

<<Si dà il caso che questa è la mia stanza e quello è il balcone della nostra camera>> rispondo.

Sono ancora sul letto con i gomiti poggiati sul materasso, per sorreggere il busto. Più lo guardo, più analizzo i dettagli che lo caratterizzano. I suoi capelli svolazzano a causa del leggero venticello, mentre il suo naso è rosso come la sua bandana.

<<Perché sei sul balcone? Sei raffreddato, rientra!>> mi alzo dal letto precipitandomi da lui.

Lo afferro per un braccio e lo tiro nella stanza, per poi chiudere la finestra.

<<Come siamo premurose>> afferma sorridendo.

<<Esattamente come te>> ribatto acida.

Mi incammino verso il mio letto per poi ributtarmici sopra. Mi sento spossata e non so nemmeno perché.

<<Volevo prendere un po' d'aria fresca, ho un mal di testa assurdo>> risponde il ragazzo, sedendosi al mio fianco.

<<Qualsiasi cosa tu abbia, spero solo che tu non l'abbia attaccata a me>>

Avverto un po' di freddo e spero vivamente di non avere la febbre.

<<Perché? Hai mal di testa? Vuoi una tachipirina?>>

<<Ho anche io un forte mal di testa>> affermo, sbadigliando subito dopo.

<<Facciamo così allora>>

Lucas si alza, venendo nella mia direzione, alzando il mio corpo e le coperte dal mio letto. Avverto il suo profumo inebriante a causa della vicinanza e stranamente il freddo si attenua. Il tutto mi fa chiudere gli occhi, mentre Lucas continua a fare qualcosa.

<<Adesso si ragiona>>

Apro gli occhi e constato di essere sotto le coperte del mio letto, così come lo è il ragazzo al mio fianco.

<<Certo, così se prima non mi avevi intaccata, ora è sicuro>> dico sorridendo.

<<Sta zitta e dormi>>

Non riesco a distinguere il calore che emana il piumone da quello che emana il corpo di Lucas, il quale è di fronte al mio.

Sicuramente lui non è soltanto raffreddato, qualche linea di febbre lo ha ridotto così, proprio come mi sento io in questo momento. I suoi occhi sono nascosti dalle lunghe e folte ciglia scure, mentre le sue labbra sono socchiuse. In poco tempo riesce ad addormentarsi e lo capisco dalla regolarità del suo respiro ed è proprio seguendo questo ritmo che sento i miei muscoli rilassarsi, mentre i miei occhi si chiudono, portando la mia mente nello stesso mondo in cui si trova Lucas: il mondo dei sogni.

Una folata di vento mi fa irrigidire e cercare maggiormente contatto fisico con il caldo piumone. Porto la mia testa sotto le coperte e apro lentamente gli occhi; oltre al buio, capto un profumo da uomo che si insinua nella mia testa. E c'è solo una persona che io conosca ad emanare tale profumo, ma in questo momento di lui non c'è traccia.

Esco completamente dalle coperte e noto alcuni cambiamenti apportati alla stanza: è quasi del tutto spoglia, priva di tutte le decorazioni e di quasi tutti i mobili.

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