Chapter 3
Nonostante io abbia compiuto da poco diciassette anni, i miei genitori hanno deciso di regalarmi questo "viaggio", o meglio Scambio Culturale, per la mia maggior età, regalo che da loro non mi sarei mai aspettata.
Perché? Semplice, in particolar modo mia madre, ma in piccola parte anche mio padre, odiava l'idea della propria figlia in un continente diverso dall'America. Perché loro hanno cambiato idea tanto da concedermi un anno fuori? Presumo per il mio compleanno, essendo anche a conoscenza del mio irrefrenabile desiderio di visitare l'Europa.
E' stata un'emozione indescrivibile sentir annunciare il mio primo volo in aeroporto e, soprattutto, vedere le lacrime e le espressioni dei miei genitori, i quali mi avevano confermato che quanto stava accadendo appartenesse alla realtà.
E solo in aeroporto ho scoperto che non avrei affrontato questo viaggio da sola, ed infatti, ora eccomi qui, a Cambridge, con i miei amici e conoscenti.
Come ho già detto, ho fantasticato sin da subito su questa questione, interpretandola come una nuova vita, più libera e diversa. Ho apprezzato moltissimo lo sforzo dei miei genitori... Come apprezzo moltissimo i tentativi dei miei amici nel rimanere seri per la situazione attuale.
Siamo entrati da poco nel centro commerciale e Benjamin ha già combinato qualcosa.
<<Secondo voi, le commesse si renderanno conto delle condizioni dei manichini?>>
La domanda posta da Sofia mi riporta alla mente lo spettacolino a cui abbiamo assistito poco dopo aver oltrepassato la soglia dell'ingresso di un negozio di abbigliamento.
<<Se non saranno loro, saranno i clienti>> ribatte tranquillamente Benjamin.
Ciò non fa che aumentare le risate delle ragazze, me compresa.
In pratica, siamo entrati in uno store e subito l'attenzione del mio migliore amico è stata attirata da due manichini, fortunatamente non esposti in vetrina, ma posizionati più internamente, nel negozio.
Si trattava di due manichini, uno maschile e l'altro femminile, i quali indossavano dell'intimo coordinato; Benjamin ha ben pensato di avvicinarsi, contemplarli e, dopo essersi guardato un po' attorno, ha cambiato le posizioni degli arti e abbassato parte dell'intimo femminile con la mano dell'altro manichino.
Il tutto sotto gli occhi di Sofia, mentre noi altri guardavamo magliette e cappellini.
Inutile dire che Sofia non si è per niente trattenuta, ma ha almeno avuto la cortezza di uscire correndo dal negozio per lasciarsi andare in una fragorosa risata. Ciò ovviamente ha attirato l'attenzione, ma solo io e Nicole abbiamo guardato nella giusta direzione, mentre i clienti si sono rigirati per continuare a fare compere.
Kendal, che inizialmente era con Benjamin, si è incamminato lentamente fuori dal negozio prima dell'accaduto ed è rimasto poggiato ad un muro difronte al negozio, aspettando che noi uscissimo. Ora, invece, cammina poco più avanti di me e Nicole, con le braccia dietro la nuca, mentre Benjamin e Sofia continuano a ridere mentre sono a braccetto.
Guardo il ragazzo davanti a me e noto il suo sguardo serio e impenetrabile, e le sue labbra serrate in un'espressione dura.
Effettivamente non ha mai fatto parte del nostro gruppo, era solo uno degli amici di Noah, si è ritrovato con i ragazzi nella stessa dimora, e ora con noi in questo centro commerciale; un po' mi dispiace per lui, per questo vorrei conoscerlo meglio.
<<Kendal>> cerco di avvicinarmi di più, sotto lo sguardo interrogativo di Nicole.
<<Mh>> è la sua risposta, mentre continua per la sua strada.
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Out of time
Fiksi RemajaUn anno a Cambridge stravolgerà gli equilibri di un gruppo di amici americani. Tra litigi, tradimenti e segreti, Chanel dovrà scegliere tra l'avventura inglese di un anno e la stabilità americana, che equivale a scegliere tra Lucas e Kendal. Se sceg...