Cambio di rotta. Lezione n°6

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Domenica 16 dicembre.
Zoro si trovava in alto mare, realisticamente in mezzo a mille intemperie dovute al mal tempo causato dalla prossima isola invernale.
Sentimentalmente il suo cuore era un po' come il mare in burrasca, colmo di onde create da un'irrefrenabile voglia di rivedere il volto di Tashigi.
Navigò per qualche minuto in balia della tempesta, e finalmente...
L'isola di Yuki spuntò all'orizzonte.
Zoro, attraccò nella costa più vicina e scese dal sottomarino, una ventata di aria gelida sfiorò il suo volto, l'isola era completamente sommersa dalla neve, pensò: Dovrebbe essere facile trovare delle tracce di presenza umana.
Zoro iniziò a vagare per l'isola, ma dato il suo scarsissimo senso dell'orientamento si trovò a girare intorno senza rendersene conto.

Tutt'un tratto udì delle grida in lontananza, sembrava essere Tashigi!
Si mise a correre in direzione del suono, incappando in un'abitazione sommersa dalla neve, con un flebile luce posta all'esterno, dentro ondeggiavano delle ombre, senza dubbio udì la voce di Tashigi.

Zoro, impulsivo e deciso balzò davanti alla porta dell'abitazione ma fu frenato da un'esclamazione: Dopo che ci raggiungeranno la uccideremo comunque, insomma credo che qualcuno la verrà a cercare non credi?
Zoro interruppe immediatamente la conversazione entrando nell'abitazione di soprassalto.
Sgranò lo sguardo e vide due Marine puntare alla gola di Tashigi legata e col volto stanco e dolorante un coltello.
Prese un lungo respirò e tirò fuori la sua Wado Ichimonji e con un fendente tagliò ad entrambi la mano, lasciandoli doloranti a terra.
Tashigi guardò dolcemente lo spadaccino sussurrando: Z-Zoro, sei venuto a prendermi...
-Zoro: Non parlare, cerca di riposarti, ora è tutto finito.
Prese di peso il corpo inerme di Tashigi e la portò con sé a bordo del sottomarino.
Pensò che il tutto fosse stato molto statico e semplice, senza sapere che i marine erano già stati precedentemente indeboliti dagli attacchi di Smoker e Tashigi.
Si inoltrarono nelle profondità marine, Tashigi era ferita e debole e purtroppo Zoro non aveva le conoscenze mediche necessarie per poterla curare.
Il sottomarino continuava a navigare alla volta della Sunny, Zoro lasciò i comandi per poter occuparsi di Tashigi, guardò il suo volto, ferito e lacrimante esclamò: Come hanno potuto, ridurti in questo modo?!
-Tashigi: Zoro, perdonami, non sono stata abbastanza forte, perdonami,
-Zoro: Tu, tu eterna insoddisfatta, goffa e impicciona di una ragazzina, hai dimostrato di avere la più grande forza di tutte, l'amore.
-Tashigi: Abbracciami, ho molto freddo...
Zoro abbracciò Tashigi proteggendola con le sue avvolgenti braccia.

Non lontano dalla Sunny...

Nami e Luffy scrutavano l'orizzonte da ormai ore ed ore... Quando all'improvviso iniziò ad emergere il sottomarino in lontananza.
Luffy si mise ad urlare per svegliare tutta la ciurma, Sanji, Chopper e gli altri balzarono sul ponte entusiasti di veder tornare Zoro e speranzosi di vedere al suo fianco Tashigi.

Zoro attraccò e scese dal sottomarino tenendo in braccio stretto a sé il corpo di Tashigi, ormai ferito e debole, urlando: Choppeeer! Ti prego salvala Chopper, ti prego!
Dopo aver consegnato Tashigi al piccolo medico Zoro si inginocchiò e avvolto da un turbinio di fiocchi di neve urlò improvvisamente, dopodiché gli scese una lacrima dal volto, nascosta da un tenero fiocco di neve, adagiato sulla sua guancia.

Chopper era alle prese con le medicazioni e le bende, mentre la ciurma aspettava impazientemente.
Zoro si era rifugiato nella sua cabina ed ormai era alla seconda bottiglia di sakè, aspettando e sperando che l'alcol mitigasse il suo dolore.
Luffy bussò alla porta e lui si alzò di soprassalto urlando: Si è svegliata Luffy ?! È così?
Fece un segno di dissenso con il capo e entrò nella cabina...
-Luffy: Zoro, qualsiasi cosa succeda, tu hai potuto portarla in salvo, lontano dalle sporche mani di quei bastardi, ed ora per favore! Reagisci!
Urlò Luffy scuotendo il corpo inerme dello spadaccino...
Zoro si alzò, guardò Luffy e si diresse verso l'infermeria.

In infermieria...

-Chopper: Nami le condizioni si sembrano stabilizzate, credo che ora abbia veramente bisogno di molto riposo.
-Nami: Grazie al cielo! Tashigi, riposa, presto dovrai tornare in forma, il nostro capitano ha estremo bisogno di parlarti!
Nami si allontanò così come il resto della ciurma e arrivò Zoro, che con sguardo sommesso fece un cenno di ringraziamento a Chopper e Nami per essersi occupati di Tashigi con tale premura.

Si diresse verso Tashigi impaziente e trepidante, le afferrò la mano e la portò dolcemente sul suo viso baciandola e sussurrandole di non abbandonarlo, non qui, non ora.
Tashigi fece un piccolo sussulto e aprì delicatamente gli occhi guardando Zoro e sussurrò: Ehi, non sarà così facile liberarsi di me, sciocco di uno spadaccino...
Dolcemente accarezzò il viso di Zoro e lui ormai in lacrime la baciò profondamente, prestando attenzione a non intaccare le sue ferite.

Luffy si precipitò nella stanza dopo aver udito il suono delle loro parole, con la sua irragionevole e sfrontata pazzia urlò: Tashigi! Di comune accordo abbiamo deciso che dovrai restare con noi!
Luffy fece una grande e dolce risata e guardò Zoro e Tashigi sbalorditi.
-Tashigi: Luffy, perdonami io... non credo di aver il permesso, né dal mio capitano né dalla marina...
-Luffy: Beh...
Un'enorme figura entrò nella stanza, con lui un'inconfondibile odore di tabacco...
-Smoker: Tashigi, io ti do il mio permesso, la marina non è al corrente del tuo salvataggio, annuncerò la tua dipartita... Per permetterti di poter vivere in tranquillità (almeno per un po').
Tashigi guardò Smoker e scoppiò in un lungo pianto.
Smoker si avvicinò a lei, asciugandole il viso e baciandole la guancia.
-Smoker: Così, questa sarà forse l'ultima volta che guarderò il tuo dolce viso, Tashigi, io credo tu ti possa fidare ciecamente di quest'uomo, credo che lui ti ami veramente.
Tashigi abbracciò Smoker, poco prima che lui svanisse in un'inconfondibile nuvola di fumo.
Zoro abbracciò forte Luffy, rimproverandolo di essere il solito pazzo!

La ciurma entrò nella cabina urlando e scalpitando! Di gioia!
Corsero ad accogliere Tashigi e Zoro abbracciandoli e facendogli mancare per poco il respiro...

Tashigi ripresa dall'accaduto partecipò alla cena con la ciurma e dopo si diresse sul ponte della nave, dove Zoro l'aspettava impazientemente.
La prese per mano e la portò con sé sulla polena, dopo averle versato un bicchiere di sakè la guardò e disse: Per ogni giorno, per ogni notte che ricorderai di noi, alla tua salute, alla nostra.
Brindarono e si baciarono, cadendo nell'irrefrenabile morsa dell'amore...
Da lontano un sorriso smagliante e un dolce profumo di mandarini li osservavano, Luffy e Nami, mano nella mano risero per qualche istante alle incredibili avventure trascorse e alla moltitudine di strade che ancora dovranno percorrere, ma questa volta, con il cuore più leggero.

Il settimo giorno si concluse, con una dolce presenza aggiunta ad una pazza ciurma, con un inguaribile scorbutico spadaccino irrimediabilmente guarito dall'amore e un pazzo capitano, sconvolto e risvegliato da una dolce e calda carezza d'amore. 

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