Giovedì, 13 dicembre, oggi il tempo era malinconico e cupo, erano nelle vicinanze di una probabile isola autunnale, la ciurma era corsa ai ripari dentro le proprie cabine, Sanji ai fornelli, Robin a leggere qualche libro, Brook ad esercitarsi e Chopper Frankie e Usop a giocherellare insieme...
Nami era intenta a curare la sua piccola coltura di mandarini, quando tutt'un tratto Luffy sbucò aggrappato ad un ramo di un albero, Nami fece un sussulto, per poi rimproverare Luffy, come di suo solito.
Luffy all'improvviso si sedette accanto ad un albero, Nami incuriosita ed estraniata cli chiese: Ehy Luffy, ti sei miracolosamente spento?!
-Luffy: Nah, avevo solo voglia di passare un po' di tempo con te tutto qui! (Sorriso a 32 denti).
-Nami: E va bene, purché non mi disturbi!
Luffy fece un cenno col capo e si mise ad ammirare la navigatrice mentre coglieva i piccoli e aspri frutti che tanto adorava...
Nami si accorse che Luffy non faceva altro che fissarla e fra sé e sé pensò: Beh oggi Luffy è davvero strano, anche se devo ammettere che adoro quando si tranquillizza e passa un po' di tempo con me... Da qualche tempo penso molto a lui...
Luffy si alzò di scatto e strinse improvvisamente Nami tra le sue braccia, girandosi di scatto e baciandola, Nami rispose e cadde in preda ad un lungo e passionale bacio, sembrava come se tutto si fosse improvvisamente fermato, le piccole gocce di pioggia che scivolavano lente sul suo viso vennero immediatamente spezzate da una dolce carezza di Luffy.
Improvvisamente Nami si allontanò da Luffy quasi tremando e scappando via.
-Luffy: Nami aspetta!
Diamine, sono stato troppo avventato, ma era da molto tempo che avrei voluto farlo, ad ogni costo...Forse, sto impazzendo?
Nami corse attraverso la pioggia per arrivare alla sua cabina, dove Robin sorseggiava una tazza di tè...
-Robin: Ehi Nami! Cos'è successo? Sembra tu abbia visto un fantasma (ridacchiando)...
-Nami: R-Robin, Luffy mi ha appena baciata.
-Robin: Oh! Beh finalmente si è deciso!
-Nami: Di cosa stai parlando?! Eri al corrente della cosa?
-Robin: No, sciocchina, ormai vi osservo da un po' e vedi... Luffy ultimamente ti guardava con uno sguardo perso... Insomma mi aspettavo un gesto del genere, avventato, specialmente da un tipo come lui ecco!
E... dimmi, ti è piaciuto?
-Nami: (Con voce flebile) S-si Robin... dannatamente, questo mi spaventa...
-Robin: A me spaventa pensare che tu non voglia concedere una possibilità a Luffy, insomma voglio ricordarti chi ti ha salvata, dalla tua prigionia?
Ricordo ancora quando me ne parlasti, con gli occhi colmi di amore e lacrime.
Nami fece un profondo respiro e abbracciò Robin.
-Nami: Grazie, grazie davvero Robin, probabilmente sono sempre stata molto egoista ed impertinente con lui...Dovrei parlargli!
-Robin: Va, va da lui... (le baciò amorevolmente la fronte).
Nami uscì di corsa dalla cabina, e fuori incontrò Luffy, sotto la pioggia con un'incredibile espressione malinconica sul volto, lui si girò e vide Nami, corse da lei abbracciandola forte, il loro abbraccio si trasformò in un lungo bacio...
Luffy la portò con se in una cabina e costringendola al muro iniziò a baciarla senza smettere più, poi i loro copri si unirono in un'irrefrenabile voglia d'amore e di contatto ormai da troppo nascosto.Sul ponte...
Era sera, Zoro trepidante sotto la pioggia aspettava con ansia l'arrivo di Tashigi, ma stranamente era passato già qualche tempo dall'orario dell'allenamento, Zoro iniziò a preoccuparsi...-Zoro: Dove diavolo sarà finita?... E' sempre stata puntuale... avrà avuto dei problemi a causa della pioggia?
Poco dopo Tashigi arrivò a bordo.
-Zoro: Ehi, mi stavo preoccupando! Avevi intenzione di abbandonare gli allenamenti?
-Tashigi: No, assolutamente, ho avuto una discussione con il Capitano Smoker, perdonami.
-Zoro: Cosa?! Cos'è successo? Ti ha fatto del male quel bastardo?!
-Tashigi: Ma cosa te lo fa pensare? Smoker non si permetterebbe mai di toccarmi!
Semplici scaramucce tra "colleghi"...
Zoro con un'espressione tutt'altro che serena si mise a dare inizio all'allenamento, Tashigi replicò: Zoro ma sta piovendo molto, non dovremo aspettare?
Lui, dubbioso e adirato le rispose di no, e si misero subito ad allenarsi intensamente.Poco dopo il cielo si fece ancora più buio e la nave cominciò ad ondeggiare furiosamente, al che lo spadaccino decise di fermarsi e urlò: Tashigi, vieni!
Tashigi si diresse verso Zoro mentre la tempesta imperversava...
Si ritrovarono in cima alla torre degli allenamenti di Zoro, nonché la sua cabina.
-Tashigi: Zoro, devo ammettere che questa stanza è veramente spoglia...Mette quasi un po' di malinconia.
-Zoro: Beh, rispecchia molto il mio carattere.
Ben presto lo spadaccino tirò fuori una bottiglia di sakè dalle sue scorte personali, ne offrì subito un sorso a Tashigi che non rifiutò, così si trovarono a parlare e a sorseggiare sakè mentre una tempesta al di fuori delle loro sicurezze turbava la ciurma e la nave.
Non passò molto che ormai Tashigi era leggermente allegra a causa del sakè, Zoro posò a terra la bottiglia e si avvicinò, con aria timida e sommessa...
Lei lanciò una dolce occhiata, non timorosa...
Lentamente si abbracciarono, sussultando, Zoro non aveva mai provato tale sensazione, insomma un calore così enorme così dannatamente vero.
Passò le mani attorno al suo collo per farle scivolare dolcemente sui suoi fianchi sinuosi, lei, prese coraggio e sfiorò dolcemente le sue labbra, per poi baciarle...
Lo spadaccino rimase intontito per qualche secondo pensando a quanto fosse dannatamente bella, poi la prese con passione e la portò sul letto iniziando così a baciarla e sfiorarla in maniera dolce e paurosa, Zoro non aveva mai avuto a che fare con le donne e si trovò imbarazzantemente impacciato, Tashigi prese le direttive e così la passione fece sbocciare l'animo di Zoro.
Passarono tutta la notte, svegli ad accarezzarsi, pensando a quanto avevano dovuto aspettare quel fatidico momento.
Tashigi al sicuro tra le braccia di Zoro sollevò il capo e sussurrando chiese: Domani, non dimenticherai di questa notte? Promettimi, che non lo farai mai.
Zoro la guardò sfiorandole il viso e baciandola, non potrei mai, dimenticarmi di chi, mi ha fatto tornare ad amare, tornare a sperare.
Ricominciarono così a attorcigliarsi l'un l'altro, con passione e frenesia.Ormai l'alba era giunta... Per Tashigi era arrivato il momento di andarsene...
Smoker, puntuale come ogni notte arrivò e con aria sospetta guardò entrambi poi si girò verso Tashigi e le urlò di andare, Zoro lasciò lentamente scivolare il palmo della mano di Tashigi dalla sua, lasciandola volare via.
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Sette giorni
FanficUn breve, ma intenso racconto sull'incontro inaspettato di un forte spadaccino e di una Marines, che in 7 giorni, compresero i loro sentimenti contrastanti, ma molto più simili di quanto pensassero... Spero vi piaccia! Buona lettura!!! ;)