Lezione n°2

198 8 1
                                    

Mercoledì, 12 dicembre, Zoro questa mattina si era svegliato presto, al contrario degli altri giorni, nei quali solitamente dormiva fino a tarda mattinata.
L'allenamento di ieri sera aveva suscitato qualche dubbio nella sua mente, insomma quel gesto inaspettato e poi l'essersi addormentato col sorriso sulle labbra non erano proprio cose da lui..
Poco dopo Zoro decise di incamminarsi verso la cucina, solitamente verso quell'ora erano svegli solamente Sanji, intento a cucinare, Nami e Robin.
-Sanji: Ehi Marimo, cosa diavolo ci fai sveglio a quest'ora?!
Era parecchio scocciato visto che l'unico momento in cui poteva godersi la compagnia di Nami e Robin senza il resto della ciurma era stato spezzato dall'improvvisa apparizione di Zoro...
-Robin: Zoro, eppure ieri sei rientrato tardi dall'allenamento, non dovresti riposare?
Scambiò un dolce sorriso e tornò a sorseggiare la sua tazza di thè.
Nami lanciò una piccola occhiata di disapprovazione e tornò a leggere le carte nautiche.
Zoro si sedette e con molta calma rispose: Beh invece oggi mi sento particolarmente riposato, cuoco da strapazzo!
Potresti darmi qualcosa da mangiare!?
-Sanji: Pff, solita cordialità, ecco qua la colazione!
Zoro iniziò a mangiare freneticamente per poi catapultarsi nella sua torretta dedita agli allenmenti.
Nami rivolgendosi a Sanji chiese: Ehi Sanji, non trovi un po' strano il comportamento di Zoro? Insomma, sai com'è solitamente? Almeno passa una buona mezz'ora a riprendersi dal sonno e oltretutto la mattina è molto più inaffrontabile!
Robin rispose senza concedere a Sanji di parlare: Beh ragazzi, io credo proprio che qui ci sia lo zampino dell'amore.
Se ne andò dalla cucina ridacchiando in modo affettuoso.
Sanji dubbioso chiese a Nami: Beh, non credo che uno come Zoro possa ben distiguere questi sentimenti, comunque mia cara Nami-Swan l'importante è che tu rimanga sempre qui per meee!!!
Nami tirò uno dei suoi pugni ben assestati a Sanji e tornò in cabina.

Sulla Sunny ormai era quasi il tramonto, Zoro pensieroso passeggiava qua e là lungo tutto il ponte della nave...
Luffy improvvisamente apparve dal nulla, con il suo solito buon umore, chiese a Zoro: Ehi Zoro, come procedono gli allenamenti?
Sai questo pomeriggio sei stato tutto il tempo chiuso dentro la tua cabina ad allenarti, mi sei mancato! Insomma io ed Usop non avevano nessuno che ci rimproverasse...Oltre Nami, ovviamente.
-Zoro: Sai Luffy, sono stato molto impegnato ad allenarmi, stasera avrò un'altro incontro con Tashigi... E desidero essere in ottima forma per insegnare a quella ragazzina le buone maniere ( fece un sorriso malizioso).
-Luffy: Mmm... sai Zoro sono abbastanza convinto che tu mi nasconda qualcosa, insomma io sicuramente non sono la persona più intelligente su questo pianeta (si grattò il capo), ma penso di capire semplici emozione come...L'Amore.
Zoro guardò Luffy per un attimo sgranando gli occhi, poi tutt'un tratto la sua espressione divenne furiosa: Luffy, credo invece che tu abbia confuso i miei sentimenti, ora devo andare a preparami per l'allenamento.
Si voltò e riprese a ripercorrere il ponte della nave avanti e indietro, mentre Luffy fece spallucce e se ne andò in cabina da Nami...
-Luffy: Ehi Nami posso disturbarti?
-Nami: Dimmi Luffy, ti vedo preoccupato, insomma non pensavo provassi questo genere di emozioni (ridacchiò stupidamente)...
-Luffy: Insomma Nami ascoltami!
Nami per un attimo rimase imbambolata, insomma il Capitano era davvero preoccupato e lei provava sempre un senso di immensa tenerezza nel vedere Luffy in quel modo...

-Luffy: E' da ieri sera che Zoro non fa altro che comportarsi modo strano insomma non so cosa gli stia capitando sai, sono un po' confuso...
-Nami: Beh Luffy, io credo che Zoro abbia un debole per Tashigi...
-Luffy: Io, ecco, credo di capirlo...
-Nami: Cosa!? Anche tu sei improvvisamente innamorato di lei!?
-Luffy: No Nami ma cosa hai capito! Lascia stare...
Luffy tornò nella sua cabina, ma non prima di posare dolcemente la sua mano sul capo di Nami per salutarla...
Nami arrossì per un piccolo momento e salutò Luffy.

Intanto sul ponte...

Era ormai giunta l'ora dell'allenamento, Tashigi arrivò con una puntualità fatale, Zoro imbarazzato la salutò, passarono poi ad allenarsi duramente...
Tutt'un tratto Tashigi si fermò sussultando e afferrandosi stretto il petto con una mano, poco prima di cadere a terra ormai stanca Zoro la prese fra le sue braccia, per una frazione di secondo il suo viso era così incredibilmente vicino a quello dello spadaccino, le sue guance arrossirono e Zoro lanciò un bellissimo sorriso, chiedendole: Tutto bene Tashigi? Preferisci che facciamo una piccola pausa?
Tashigi fece un timido cenno con il capo in segno di approvazione.

Si sedettero sul ponte della nave, vicino l'uno all'altro, e Tashigi con aria timida chiese: Mmh, Zoro posso farti una domanda?
-Zoro: Certo..
-Tashigi: Volevo solo chiederti ecco... insomma... se tu avessi accettato questa richiesta per paura di Smoker ecco...
-Zoro: (Sorrise), no, credimi, il mio amore per le spade e gli allenamenti va ben oltre la minaccia di semplice Marine...
-Tashigi: Beh, sono contenta che sia così sai, mi sto trovando incredibilmente bene con te, insomma non sei il burbero spadaccino che descrivono (rise timidamente)...
-Zoro dopo l'esclamazione afferrò la mano di Tashigi e la porto con se sulla poppa della nave.
Tashigi imbarazzata si fece dolcemente trasportare, e timidamente chiese sussurrando: Che-che cosa ci facciamo qui?
-Zoro: Vedi Tashigi, questo posto è il preferito di me e di Luffy, ogni tanto la sera veniamo qui, ad osservare l'orizzonte, non trovi che sia così sconfinato e pieno di mistero?
Insomma quanto strada ancora dovremo fare per trovare la pace, la felicità e perché no, l'amore.
Al che Tashigi alzò lo sguardo e vide un immenso cielo stellato fuso con l'immensità del mare...
-Tashigi: Hai ragione, è splendido, è tutto così splendido.
Zoro lanciò una dolce occhiata a Tashigi e si salutarono, ormai, era l'alba. 

Sette giorniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora