Capitolo 5 - Parte 5

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Nel pomeriggio sentiamo giungere Matt con la sua moto. Daryl posa il telefono sul tavolino e mi guarda chiedendomi:

"L'hai chiamato tu?".

"Si. Stamattina". 

Sbuffa infastidito e torna a sdraiarsi sul divano. Nonostante non sia più arrabbiato con me è ancora di pessimo umore. E' stata una mattinata pesante e silenziosa. Matt entra in soggiorno e mettendosi le mani ai fianchi osserva il suo gemello:

"Mm ... pensavo peggio" dice. 

Daryl lo ignora completamente. 

"Sono venuto a dare il cambio a Mara" accenna Matt dirigendosi al mobile del bar per versarsi da bere.

"Non ho bisogno della balia" gli risponde Daryl. 

Stavolta è Matt ad ignorare la sua frase.

"Hai già chiamato per l'Avantador? A quanto ammonta il danno?". 

Sia io che Daryl lo fulminiamo con lo sguardo. Matt allarga le braccia chiedendo:

"Che ho detto?". 

(Forse è un argomento da evitare Matt?) Gli rispondo io:

"No. Non ha ancora chiamato". 

"Ok. Lo farai. E quindi con Moreno sei a posto. Beh ... è andata meglio del previsto no?".

(Se non taci Matt rischi il jolly!) Daryl gli risponde scocciato:

"Non hai nulla da fare oggi?". 

"Si. Vegliare su mio fratello". 

"Và al diavolo Matt". 

Sorrido. Per loro questa è una conversazione affettuosa. 

"Ok ragazzi" dico io "Vi saluto. Devo tornare a casa". 

Daryl solleva uno sguardo su di me e spalanca la bocca:

"Sul serio te ne vai?". 

"La mia vacanza è finita". 

"E chi l'ha detto?". 

Curvo un sopracciglio rispondendogli:

"E' meglio che torno a casa Daryl. Ho anche bisogno di riposare. Tra l'altro detesto starti accanto quando sei di pessimo umore". 

Daryl fa una faccia imbronciata, non molto diversa da quella che ha tenuto per tutto il giorno. 

"Ok. Ma prima devo darti una cosa". 

Si alza nascondendo una smorfia di dolore e poi mi fa cenno di seguirlo al piano di sopra. Lo seguo, dopo aver lasciato a Matt un'occhiata interrogativa. Daryl entra nel suo studio e apre un cassetto. Ne tira fuori una busta e me la porge:

"E' il tuo stipendio. Lo avevo pronto da un po'".

(Oh!) Presa alla sprovvista non so cosa fare. Prenderlo oppure no?

"Tienilo tu" decido " Per il danno alla macchina". 

"Non dire fesserie Mara. Con questi non ci pago nemmeno un fanale". 

Abbasso il capo miseramente e prendo la busta.

"Già ...". 

Mi volto per dirigermi all'uscita ma mi soffermo per chiedergli:

"Mi chiamerai?". 

"Certo". 

(Non mi piace per niente il tono di Daryl). 

"Ok ...". 

E lo lascio per decidermi di tornare a casa. 

***

E' venerdì e ricevo un messaggio di Lisa:

-Stasera allo Starlite. Ci sei? Serata tra amiche?-

Faccio un profondo sospiro. Daryl in due giorni non mi ha chiamata. Ha risposto al mio unico messaggio con un "Bene", dopo che gli avevo chiesto come stava. Nient'altro. Sto ancora aspettando che lui torni ad essere il Daryl di sempre, ma inizio a preoccuparmi. Possibile che sia davvero così arrabbiato per una macchina? Rispondo quindi a Lisa dicendole che ci sarò. La raggiungo all'ora stabilita.  Lei è felicissima di vedermi ma noto subito che ha il mio stesso umore e non attendo a chiederle il perchè. 

"Pietro" mi risponde subito con un sospiro avvilito "Siamo usciti un paio di volte ma non si sbilancia di una virgola. Inizio a pensare che non gl'interesso". 

Non so cosa dirle per rassicurarla o confortarla. Alla fine potrebbe aver ragione.

"Vedi Lisa ..." provo a spiegarle "Pietro è strano. E' un ragazzo piuttosto chiuso e fa fatica ad esporsi". 

Lei fa una smorfia poco convinta:

"Non lo so ... Ho provato in tutti i modi a provocarlo ma niente. A quest'ora almeno una mossa avrebbe dovuto farla".

"Capisco. Prova a dargli un po' più di tempo. Comunque anch'io negli ultimi giorni ho qualche problemino con Daryl".

"A proposito! Come va con lui? Matt mi ha detto che vi siete messi insieme". 

"In teoria si. Ed ha fatto cose molto carine per me. Diciamo ... impensabili per uno come lui, ma ho come la sensazione che adesso mi voglia allontanare". 

"E perchè dovrebbe? Ancora per la faccenda dei suoi loschi affari?". 

"Mm ... probabile". 

Lisa si appoggia allo schienale del divanetto:

"A quanto ne so Daryl è pazzo di te. Per lui questo è una cosa insolita. Ha bisogno di sicuro di riflettere su cosa fare. Stargli accanto non è facile e lui lo sa". 

"E' proprio questo che mi preoccupa... E se sceglie di accantonarmi? Lisa io ci tengo davvero a quel diavoletto". 

Lei ride nell'udire il mio insolito nomignolo. (Ma da dove mi è uscito?) 

"Secondo me non lo farà. E' troppo coinvolto. Forse troverà un modo per bilanciare il tutto e averti ugualmente al suo fianco ...". 

Sospiro alle sue parole, alquanto scettica:

"Potrebbe essere troppo complicato per lui". 

"Io dico di si! E' un Ortega. E sono testardi come muli! Nonostante Matt sia un angelo non hai idea delle volte che discutiamo. Se si fissa su una cosa ... nemmeno il nostro capo riuscirebbe a fargli cambiare idea". 

Le sorriso, sperando che non abbia torto. Lei dà un sorso al suo drink e poi chiede:

"Ma noi due ... uomini normali no?". 

E rido dandole ragione. 

Daryl OrtegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora