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Sono passati 3 anni. Tre schifosissimi anni. Non si sono neanche degnati di salutarmi nei corridoi oppure quando ci incontravamo in classe. In questi anni ho imparato a contare solo sulle mie capacità perché in realtà nessuno è come sembra e niente e nessuno ti regala niente, devi prendertelo da solo con tutte le tue forze, impegnarti al massimo e quando capisci che quella cosa è già tua senza esserlo davvero sappi che non appena ti rilasserai anche solo per un secondo quella cosa scomparirà dalla tua vista, nascondendosi pur di non farsi prendere da te. Ero davanti al muro che divideva la magia dal mondo dei Babbani, appena attraversai il muro vidi che il solito gruppo formato dai malandrini mi stava stranamente guardando, cosa che non faceva da tanto tempo, o almeno è quello che credevo. Non sapevo quanto tempo fosse passato ma sta di fatto che il treno stava per partire e io dovevo sbrigarmi se non volevo perderlo. Stavo cercando uno scompartimento vuoto quando passai davanti allo scompartimento dei malandrini e vidi che stranamente James mi stava facendo segno di entrare e sedersi vicino a lui, ma io ignorai e continuai per la mia strada fino a quando trovai quel maledettissimo scompartimento vuoto. Erano passate ore e io mi stavo addormentando sul finestrino finché qualcuno decise di disturbare la mia quiete scuotendomi la spalla.
«Altri 5 minuti, giuro che tra poco mi alzo» dissi con una voce stanca.
«Non ho tempo da perdere quindi alzati subito o questo bel secchio di acqua fredda cadrà casualmente su di te» mi rispose con una nota di divertimento nella voce. Io decisi di ignorare il suo avvertimento e cercare di addormentarmi, ma all'improvviso sentii uno strano gelo e una sensazione di bagnato pervadermi così mi alzai di scatto cercando di capire chi fosse l'artefice di quell'atto quando vidi James guardarmi con divertimento.
«Se non vuoi una morte precoce e dolorosa ti suggerisco di scappare brutto cervo investito da un'auto!» gli dissi quasi urlando e lui cominciò a ridere. Passammo il resto del viaggio a parlare delle nostri estati e di come James non riesca mai a invitare Lily ad un appuntamento.
Scesi dal treno lo abbracciai e andai verso le carrozze, quando salii vidi un ragazzo mai visto che si dirigeva verso la mia parte.
«Ehi, sono nuovo da queste parti mi chiamo Jack, posso sedermi vicino a te? Dato che qui non conosco nessuno, ma se non vuoi fa niente»
«Sì certo, vieni pure» e così arrivammo fino alla Sala Grande: parlando e conoscendoci meglio. Mi diressi verso il mio tavolo e vedendolo in difficoltà gli dissi di venire con me. Arrivati tutti, il preside iniziò il solito discorso di inizio anno aggiungendo però che si era trasferito nella nostra scuola un nuovo ragazzo e che avrebbe svolto la cerimonia dello Smistamento insieme a quelli del primo anno.
Passò qualche minuto finché la professoressa McGranitt chiamò il mio nuovo amico, dopo qualche minuto il Cappello Parlante urlò alla Sala «Serpeverde!» facendomi sorridere.
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Ero in Sala Comune a parlare con il mio nuovo amico quando all'improvviso uscì del fumo colorato dalle pareti, aveva un'odore nauseante ma mi feci forza e cercai di uscire ma una mano mi prese con forza e mi trascinò verso un luogo a me ignoto. Dopo qualche minuto vidi che quello che mi stava trascinando con forza era il primogenito Black e mille pensieri si fecero spazio nella mia testa. Mi trascinò verso un muro e iniziò a girare in tondo e quando stavo per andarmene, stanca della situazione, vidi che la parete si era aperta. Lui si girò verso di me e mi sorrise debolmente facendomi segno di entrare lì dentro con lui.

~aaaaa, sorratemi se non publico da tipo un mese ma bho AHAHHA
~scusate se il capitolo è corto ma non sapevo che altro farmi venire in mente :')
~bho spero che questo "capitolo" vi sia piaciuto e se volete lasciate una stellina :'D <3

Neve Nera𖧷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora