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«Eddai, lo sai che non volevo farlo» disse Sirius correndo verso di me e scusandosi per la milionesima volta quel giorno.
«Sì che volevi farlo, sei stato tutto il giorno a preparare quella cosa schifosa, vero James?» chiesi voltandomi verso il diretto interessato che parve improvvisamente in difficoltà.
«Cosa? Le hai detto pure...? Non ci posso credere»
«Mi ha minacciato! Ha detto che se non gliel'avessi detto mi avrebbe rotto la scopa! Lo sai che è nuova» e così continuarono a battibeccarsi per tutta la giornata, fortunatamente lontani da me.

Era finalmente arrivato il fine settimana e con questo le uscite per Hogsmade, era da giorni che aspettavo quel giorno solo per poter andare a fare rifornimento da Mielandia e per passeggiare un po' in solitudine. Ormai eravamo a metà Aprile e quindi non misi niente di particolarmente pesante ma neanche tanto leggere, e poi uscii dalla Sala Comune di Serpeverde uscendo dai sotterranei e successivamente dal Castello per poi incamminarmi verso il piccolo villaggio.
«Ehi White, vai da qualche parte?» mi girai lentamente verso la persona che aveva interrotto la mia silenziosa passeggiata, non stupendomi affatto quando vidi il primogenito Black.
«Il gatto ti ha mozzato la lingua oppure...»
«No, semplicemente cerco un modo per ignorarti e continuare a camminare in santa pace»
«Sei ancora arrabbiata con me?»
«No, affatto. Ti sembro arrabbiata per caso?» gli chiesi ironica continuando ad andare verso Hogsmade.
«Ti prometto che mi farò perdonare, ma solo se  vieni con me» lo fissai per un po', indecisa se andare con lui oppure continuare con i programmi che avevo in serbo per questa giornata.
«Va bene»
«Poi se non vuoi non fa nient-»
«Cos'hai detto?» mi chiese sbiancando di colpo.
«Va bene»
«Grazie, grazie, grazie e... Grazie, sarà il giorno più bello della tua vita» disse prendendomi la mano e cominciando a correre verso una meta a me ignota. In quel momento mi sentii incredibilmente libera da ogni peso, come se avessi dimenticato anche il mio nome. Mi portò nella Stamberga Strillante e mi coprì gli occhi con una benda completamente nera che rendeva inutile il mio tentativo di sbirciare.
«Prendimi la mano»
«Perché?»
«Vuoi cadere camminando?»
«Uhm, okay»
«Ti fidi di me?»
«A dire la verità... No»
«Bene, allora cerca di fidarti se non vuoi cadere con la faccia spiaccicata al terreno» e io a quel punto sentii che stava sorridendo, anche senza vederlo. Camminammo mano nella mano fino alla porta, mentre il mio cuore perdeva un battito ad ogni passo che mi separava dalla tanto attesa casa. Poggiai la mano sulla maniglia facendola scendere quando all'improvviso sentimmo delle urla che venivano dal villaggio. Mi tolsi in fretta la benda, guardai Sirius negli occhi e cominciai a correre a per di fiato verso Hogsmade. Arrivai con le gambe che mi chiedevano pietà, e uno spettacolo orribile che avevo davanti mi fecero salire la paura e l'ansia. Case che andavano a fuoco, persone che scappavano, studenti che sparavano incantesimi incessantemente contro qualcosa, o meglio qualcuno, che non credevo possibile: Mangiamorte. Rimasi impassibile a quella scena, alla fine dovevo aspettarmelo, il Signore Oscuro non si sarebbe mai fermato, non sarebbe mai morto. Mi guardai in giro in cerca di qualcuno fin quando non vidi Lily stava per essere sopraffatta da un Mangiamorte che sembrava essere abbastanza bravo.
«BOMBARDA MAXIMA!» urlai facendo esplodere il muro dietro di loro.
«Non metterti contro di me ragazzina»
«Perché non dovrei?» chiesi innocentemente facendolo arrabbiare ancora di più.
«Ora basta. CRUCIO» e a quel punto mi spostai facendo scontrare l'incantesimo con un'albero.
«Non crederti chissà chi ragazzina, non puoi niente contro di me»
«MISYA!»
«CRUCIO» non riuscii a scansarmi abbastanza in fretta, essendomi sconcentrata da una voce che mi chiamava. Era come essere trafitta da mille lame più volte al secondo facendomi un male non esprimibile a parole, resistetti qualche secondo prima di mollare tutto ed urlare a più non posso.
«Ora non fai più tanto la dura eh? CRUCIO» un'altra volta venni trafitta da quel dolore irresistibile che ti perforava la pelle come se fosse un foglio di pergamena.
«CRUCIO»
«CRUCIO»
«SMETTILA TI PREGO» gli urlò Lily piangendo, ma lui la ignorò continuando con il suo operato.
«CRUCIO»
«CRUCIO»  sentii mancarmi le forze e gli occhi farsi più pesanti, con un'ultimo sforzo alzai la bacchetta e sussurrai "Sectumsempra" e feci cadere pesantemente il braccio, non sentendo neanche più il dolore chiusi gli occhi aspettando che la Morte mi porti via con sè.



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ehii gente, sorratemi se non carico un capitolo da bhu, un mese forse? but ho avuto momenti no e non sono riuscita a scrivere niente
scusate se il capitolo è corto ma volevo caricare  almeno qualcosa, spero di poter publicare qualcosa in fretta e di scrivere un capitolo decente e lungo AHAHA
~lily

Neve Nera𖧷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora