Capitolo 11

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Harry pov

Sono ancora in piedi al centro della mia stanza, con la giacca ancora fra le mani.

Sono passati minuti, ore non lo so, ho perso la percezione del tempo, se ne è andata con una tale velocità, quasi come se gli facesse male rimanere, sono così inquietante?? No, non credo.

O forse ha sentito quello che ho sentito io!?? " perché che cosa hai sentito ??" La mia voce interiore mi rimprovera, cazzo no lo so!!! é questo il problema.

Devo trovare qualcosa da fare non ce la faccio a stare tutto il giorno dietro ai miei pensieri, ne uscirei matto. Giro per la casa in cerca di qualche spunto, finché non guardo fuori dalla finestra, intravedendo il capanno < il maggiolino> Dico sotto voce, riparerò il maggiolino, mi do una lavata veloce infilo un paio di pantaloni e scendo.

Non faccio nemmeno colazione, mi si è chiuso lo stomaco dopo l'incontro con Ginevra o meglio lo scontro. La nonna mi guarda confusa ma non dice niente, la ringrazio mentalmente per non aver interferito. Esco di casa e vado verso il garage dove teniamo le macchine, apro la serranda metallica con forza facendo un rumore assordante. Guardo il maggiolino giallo canarino ormai opaco, corroso dal tempo. Quanto vorrei la mia Audi in questo momento.

" da dove comincio??" sta messo proprio male... è un catorcio o peggio. Decido che forse è meglio cominciare dall'interno, aprendo il cofano vedo che mancano vari pezzi, e quelli che ci sono sono abbastanza rovinati. "Grande!!! Mi ci vorranno dei giorni per cercare tutti i pezzi". E mentre sto imprecando contro il maggiolino o forse contro me stesso, sento dei passi entrare nel capanno e prego ogni santo Dio di ogni religione che sia lei, voglio spiegagli, non vorrei averla offesa con il mio comportamento, non me lo perdonerei.

È stata buona nei miei confronti anche se io sono stato un vero stronzo, con le mie lamentele e problemi. Abbasso il cofano lentamente per vedere chi è. Mi ritrovo Ale e Davis in splendida forma. Ma solo io sono andato a letto alle 6 del mattino?!? " tu non ci sei andato per niente" il mio subconscio specifica. La delusione mi invade anche se da una parte sono contento di non rimanere da solo. Ale con un sorriso sincero viene verso di me, dandomi una pacca scherzosa sulla spalla < che fai cominci senza di noi?> Davis ha una scatola fra le mani, mi si avvicina porgendomela, c'è una specie di fiocco rosso malconcio davanti, si vede che è stato creato da mani poco esperte e io li guardo perplesso, nessuno al di fuori dei miei genitori mi aveva mai fatto un regalo o qualcosa di simile. Guardo Davis alzando un sopracciglio perplesso < prendilo come un regalo di benvenuto> spalanco gli occhi dalla sorpresa, perché dovrebbero farmi un regalo??? < ma non mi conoscete nemmeno...> . Mi guardano entrambi con un sorriso sincero sulle labbra < Ginevra dice che sei ok quindi sei ok anche per noi, ci fidiamo ciecamente del giudizio di Ginevra e poi ci siamo conosciuti ieri no...??> sono ok?? bene. Sono curioso di sapere che ce nella scatola, la appoggio al grande tavolo degli attrezzi e la apro, ci sono tutti i pezzi mancati del maggiolino!!! Davis mi viene vicino cingendomi le spalle con un braccio con affetto < tua nonna mi aveva chiesto tempo fa di ripararlo, così ti ho portato i pezzi che mancavano!!> adoro questi due ragazzi, sono fantastici.

Io e Davis ci mettiamo subito a lavoro mentre Ale si siede su uno sgabello di legno mezzo rotto vicino al tavolo, intuisco che non è molto bravo con i motori. Mio nonno quando ero più piccolo mi ha insegnato tutto quello che sapeva sulle macchine e le motociclette, non sono un meccanico ma me la cavo...

Io e Davis discutiamo su come modificare e migliorare il maggiolino, questo ragazzo è un fottuto genio!

Dopo un paio d'ore abbiamo sistemato vari pezzi anche se ce ancora molto da fare, mi pulisco le mani piene di olio e di grasso su uno straccio passandolo poi a Davis, Ale è ancora seduto sullo sgabello, mi appoggio al lungo tavolo in legno vicino alla macchina, cercando di riposandomi. Le parole escono dalle mie labbra prima che il cervello possa fermarle < i genitori di Ginevra?> è una domanda che mi sono posto da quando l'ho conosciuta, i due si guardano e nasce un sorriso su i loro visi < zia Mary!!!- esclamano in coro, poi Ale continua-o meglio Marie, la mamma di Ginevra si trova in Messico, gestisce un albergo, anche noi un periodo siamo stati la, ma poi Ginevra voleva studiare e in Messico non c'è tanta scelta> Ale parla come se la conoscesse da anni e sicuramente è così. < è fantastica dovresti conoscerla, ci ha fatto quasi da mamma, e poi è matta scatenata > Davis scoppia in una risata rumorosa, si vede che ci tengono molto < e il padre?> lo chiedo quasi titubante, intuendo che non scorre buon sangue, non avendolo nemmeno nominato. Davis alza un angolo della bocca in un sorriso quasi maligno, Ale abbassa la testa come per cercare le parole giuste poi parla < il padre... Ehm il padre..., non...lascia stare suo padre, se così vuoi chiamarlo> Capisco che la discussione è conclusa, anche se mi sorgono mille domande "se vuoi chiamarlo così?" Che significa?? non voglio intromettermi troppo anche se sono curioso da morire.

La nonna ci porta dei panini per pranzo, mangiamo tranquillamente nel garage come farebbero dei normali amici mentre aggiustano un motore.

Davis mi racconta che era un ballerino insieme a Marco e ha conosciuto Ale, Ginevra e Liam a Los Angeles, loro cercavano dei ballerini per il locale da li non si sono più staccati, il padre di Davis è morto quando aveva sei anni e la madre era molto occupata nel lavoro, parla poco della sua famiglia e capisco che è un tasto dolente. Ale invece fino a poco tempo prima di partire dall'Italia lavorava nell'azienda famigliare, ha sempre avuto problemi di autostima, i genitori erano severi e è stata proprio Ginevra ad aiutarlo e portandolo via. Ginevra, Liam e Ale si conoscono da 9 anni mentre Davis Marco e Michele la conoscono da 4 anni. Mi raccontano di quanto hanno viaggiato, di quando hanno aperto i locali, e dei piccoli sketch divertenti degli anni passati. La giornata finisce tra le risate e un paio di birre, sono degli amici fantastici. Amici?? Si amici, mi sono fatto degli amici .

Love or punishment ?? Amore o punizione?? #HS#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora