Capitolo 12

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Ginevra pov

Sono uscita da casa Styles il più in fretta possibile salutando Amelia con un semplice cenno della mano, ancora vedo la sua faccia spaesata, devo allontanarmi, quello che ho sentito,"Dio, non ho mai sentito nulla di simile" non mi rendo nemmeno conto che sto correndo, ritrovandomi davanti alla porta di casa con il respiro corto, apro la porta e trovo Michele e Marco mentre canticchiano una canzone alla radio sistemando la casa. Michele giradosi di scatto verso di me < già di ritorno?> abbasso lo sguardo, sentendomi quasi colpevole < ehm già...> Marco alzando un sopracciglio mi guarda confuso <Harry??> è bella domanda, Harry??? Che cosa mi hai fatto??? cerco di rispondere più seria possibile < aveva da fare, gli ho riportato solo la giacca > entrambi mi guardano perplessi " perché non posso andarmene quando mi pare??"< sei strana...> Michele parla mentre viene verso di me mettendomi le mani sulle spalle.
Questi uomini mi conoscono troppo bene !!! < ma che strana, sto benissimo!!!> con il sorriso più falso che mi riesce, mi impegno per fare un sorrido sincero, mi ci vorrà tutta la mia concentrazione per fa trapelare il meno possibile.
Dentro sto scoppiando, sono confusa sento ancora quel calore su tutto il mio corpo, il calore del suo corpo!!! NONONO non pensarci.
Nel fra tempo scendono Ale, Liam e Davis. Che mi guardano confusi e io gli faccio cenno con la testa facendogli capire che non è niente di importante. Liam viene verso di me < noi andiamo all'emporio vieni!!??> in questo momento vorrei rimanere sola a rimuginare!! Se l'avessi baciato?? Che sarebbe successo??? " è fidanzato" mi ripete il mio subconscio lo mando letteralmente a quel paese. Forse è meglio che vado magari riesco a non pensarci!< si vengo> Marco < io devo andare in città, vado a vedere il locale> Ale e Davis non proferiscono parola quindi penso che rimangano a casa... Io Liam e Michele ci avviamo verso il suv e partiamo, il viaggio è silenzioso, si sente solo la radio che canta all'interno del mezzo, seguo ogni parola delle canzoni così da non seguire la mia mente. Arrivati all'emporio prendo un cesto e la lista che ha fatto Liam. Giro a vuoto nel enorme negozio, il mio corpo e qui ma la mia mente è ancora in quella stanza, sopra di lui, con le mani appoggiate al suo petto sodo, e il calore che emanava è come se fosse la mia ragione di vita sentirlo ancora, gli occhi inchiodati ai miei, lasciando trasparire troppe emozioni non riuscendo a capirne nemmeno una.

Michele mi da una botta con i piselli surgelati < Ginevra cazzo è da stamattina che sei rientrata che sei su un altro mondo> Liam mi guarda e conoscendomi mi si avvicina pericolosamente < è successo qualcosa??> parla con il viso contorto dalla preoccupazione < no... sto bene ragazzi, tranquilli!!> cerco di rassicurarli invano naturalmente < no Gin non stai bene, si vede, dimmelo> Liam ringhia, prendendomi il gomito e tirandomi verso di se! Si preoccupa sempre troppo < ti ha fatto del male?> COSA??!!!??NONO anzi!! Sbotto < NONO!!! MA PERCHÉ PENSATE SEMPRE MALE !?? NON MI HA FATTO NIENTE!!! > Liam mi guarda di sottecchi < dimmelo...> Michele ci guarda curioso, siamo praticamente in mezzo al negozio nel reparto dei surgelati, e alcune persone di girano, curiose!!! Stiamo dando spettacolo...
devo diglielo non si fermerà finché non gli è lo dico e non posso mentire mi scoprirebbe subito. 1- perché non so mentire 2- anche se ci riuscirei mi conosce troppo bene. La mia bocca rilascia un sbuffo esasperato e comincio < sono andata a casa Styles per portare la giacca ad Harry, lo sono andata a svegliare- mi fermo prendendo un respiro profondo- sono inciampata e sono praticamente atterrata sopra il suo corpo mezzo nudo> Liam alzando un sopracciglio incuriosito < E...??> mi incita a continuare < e ha cercato di baciarmi, ma poi ho sentito Amelia e praticamente sono corsa via> Michele si avvicina < e tu volevi baciarlo???> cazzo e questo il problema < non lo so!!! Mi suscita cose non ho mai provato prima è stressante e irritante!!> piagnucolo !!! Liam si mette una mano su gli occhi < che posa provi??> domanda da 100 milioni di dollari < ti ho appena detto che non ho mai provato cose del genere !???? Se lo sapessi no sarei qui!!> mi guardano entrambi torvo < continuate voi, io esco un attimo ho bisogno d'aria> i loro visi si addolciscono e mi lasciano andare, mi dirigo velocemente verso l'uscita. La giorno è bella, è metà mattinata, mi siedo su una panchina e prendo un respiro profondo tirando fuori il mio pacchetto di sigarette, ne prendo una e la accendo, fumo da quando avevo 14 anni e non sono più riuscita a smettere anche se fumo molto meno. Ogni tiro è un sollievo rilassando tutti i muscoli.
Liam e Michele sono stato irritanti sono sempre iperprotettivi, è stressante.
Ecco perché non volevo diglielo, non mi vergogno di loro, abbiamo sempre parlato di tutto. È che hanno sempre paura che mi succeda qualcosa, mi so difendere!!! Non so per quanto tempo rimango su quella panchina a pensare quello che dovrei fare!!?!! Parlagli o dimenticare tutto?? Lui è fidanzato e io non voglio entrare in queste cose, poi lui non è abituato alle relazioni e io non voglio soffrire... Ma quell'elettricità ogni volta che ci sfioriamo mi mette paura ma allo stesso tempo mi calma.

Oddio ho la mente in palla, sbatto i piedi sull'asfalto, è frustrante !!! Una mano mi circonda la spalla alzo gli occhi e vedo quel nocciola osservarmi con un sorriso, Liam ti prego aiutami!!!! < abbiamo fatto, dai andiamo a pranzo> annuisco e li seguo verso il suv.
Il viaggio sembra più lungo del solito Michele e Liam discuto su chi dovrebbe vincere il campionato di football quest'anno e cerco di stargli dietro anche io sono appassiona di questo sport. Mi perdo nel loro discorso e sono grata a chiunque quando vedo il nostro ristorante preferito. Ci fermiamo ed entriamo nel locale salutando Clarck, il proprietario, un uomo sulla sessantina con troppi baffi e la pancia troppo gonfia.
Ci sediamo al nostro tavolo abituale, il locale è quasi tutto in legno caldo, trasmette calore e tranquillità, mi rilasso forse per la prima volta da quando è avvenuto lo scontro. Ordiniamo il solito ovvero costine in salsa e patate fritte e birra chiara. Clarck ci porta la nostra ordinazione è sempre velocissimo...mangiamo tranquillamente tra un chiacchiera e l'altra che mi distoglie dal groviglio che ho nel cervello. Michele e Liam non parlano di quello che è successo e io li ringrazio mentalmente . Finito il pranzo offerto da Clarck, quest'uomo è un santo e fa le migliori costine di tutto lo stato del Texas, decidiamo di fare un giro nel piccolo paese o meglio decidono.
Camminiamo e io osservo ogni santa vetrina come faccio a togliermelo dalla mente??? Abbiamo girato tutti i negozi e i ragazzi mi hanno fatto comprare un paio di vestiti, gli uomini ... Pensano che lo shopping risolva tutto per noi donne, certo aiuta ma no risolve. Finalmente torniamo a casa entro velocemente sbattendo la porta e senza guardare chi c'è chi no, salgo le scale spogliandomi durante il tragitto fino alla mia camera, levando gli ultimi abiti che indosso rimanendo in biancheria intima mi tuffo in bagno entrando nella doccia togliendo anche quello che rimane. L'acqua bollente mi solletica il corpo portando via con se lo stress e i pensieri dell'intera giornata. Esco vedendomi le mani ormai palmate, metto i vestiti più comodi che ho e senza nemmeno accorgermene mi ritrovo nel letto cadendo in un sonno profondo, sognando occhi color smeraldo e labbra carnose che sfiorano le mie.

Love or punishment ?? Amore o punizione?? #HS#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora