Capitolo 8

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Harry pov

Mi sto godendo il momento più bello da quando sono arrivato qui. Poterla guardare senza che lei mi noti. Dorme profondamente sulla mie gambe e io non riesco a resistere ogni volta che posso la sfioro, è una combinazione sublime, la sua pelle morbida mescolata a quella vibrazione che mi cresce nel petto ogni volta che la tocco!! Si, l'aggettivo migliore è Sublime, la categoria superiore al bello, il legame tra dolore e piacere, dove grazia è armonia confinano con lo smarrimento della nostra mente, come diceva l'intellettuale romantico Burk. È così che mi fa sentire. Ale si volta verso di me < passiamo prima a casa nostra, almeno lasciamo Ginevra, tanto siamo di strada> Sento una sensazione salirmi al petto, tristezza? Non ne ho idea, so soltanto che non voglio che questo momento finisca <certo, va bene> non sono sicuro che la mia voce sia uscita sicura e chiara, Ale parcheggia davanti una piccola villetta, anche da fuori si percepisce che è un ambiente tranquillo e famigliare, sarei curioso di vederla alla luce del sole. È contornata da un ampio spazio verde e già mi immagino lei stesa sull'erba a leggere, come ho visto spesso a casa della nonna, magari sotto un albero mentre si stuzzica il labbro inferiore tra le dita, sento un tonfo che mi distoglie dai miei pensieri e vedo Davis che ha aperto la portiera dalla parte di Ginevra, con delicatezza la prende da sotto le ginocchia e sotto le spalle portandosela al petto in modo protettivo. Una morsa mi stringe lo stomaco facendomi desiderare di stringerla fra le miei braccia e portarla sul MIO petto e fagli sentire il battito del mio cuore accelerato a causa sua. Davis mi sorride, salutandomi. Vedo due fari che sia avvicinano rivelando un'altra macchina, dove escono Liam, Michele e Marco che avvicinandosi mi salutano, Marco < è stato un piacere spero che la prossima sarai dei nostri> < non mancherò > sono contento di aver trovato dei fantastici ragazzi e la nostalgia comincia già sentirsi di meno. Ale mi invita a spostarmi nel sedile anteriore mentre Liam si avvicina al finestrino < Ale accompagno io Harry a casa, tu sarai sfinito con tutto quello che hai fatto oggi> Ale sorride e si slaccia la cintura salutandomi con una pacca < bhe allora ti aspettiamo presto! Ti lascio in buone mani > il ragazzo scende dalla macchina avvicinandosi a gli altri li vedo allontanarsi verso la villa, scomparendo dietro la grande porta in legno e subito la nostalgia mi assale. Ma che cazzo mi sta succedendo?? Non sono mai stato così, tanto meno con una ragazza! Sento il motore accendersi, ho parlato molto sta sera con Liam è davvero simpatico e abbiamo diversi aspetti in comune, credo proprio che con questo ragazzo nascerà una grande amicizia mi giro verso di lui, è silenzioso, il suo viso è contorto in un espressione perplessa, come se volesse dire qualcosa ma non lo fa. Sono davvero stanco, la sveglia mattutina, la cavalcata, il locale, sento gli occhi pesanti. Riconosco il sentiero che porta a villa Styles e poco dopo vedo la grade casa famigliare, il ragazzo davanti a me spegne il motore, girandomi verso di lui, mi è stato davvero d'aiuto dovrò trovare un modo per ricambiare <grazie della magnifica serata e di tutto> Accompagno le parole con una pacca scherzosa sul braccio, lui mi guarda sorridendo < di niente amico, adesso che conosci tutta la banda non ti libererai di noi tanto facilmente > lo spero !!! < siete dei grandi > sto per aprire lo sportello, quando mi sento afferrare sul braccio libero, mi giro di scatto, è diventato serio e sul mio viso nasce uno sguardo interrogativo, spero di non aver fatto nulla di sbagliato. Lui capendo la mia espressione alza gli occhi al cielo e parla < ho visto come la guardi- si ferma- ma soprattutto ho visto come ti guarda... > si ferma prendendo un respiro profondo < ti chiedo soltanto di non farla soffrire, Ginevra ha sofferto già troppo per la sua età> lo guardo spaesato... Perché come mi guarda ?? Come la guardo? Farla soffrire? Forse lui ha capito più di me cosa provo. Cosa devo fare? Lo voglio?? La voglio!!?? Ok il cervello è andato!!! ma una domanda spicca sulle altre < perché ha sofferto?> chiedo sperando in una risposta decente che non arriva < è la sua storia, deve essere lei a raccontartela > cerco di mettere insieme i pezzi della mia mente. Perché Ginevra mi fa questo effetto?? Che cos è quella strana sensazione di benessere quando sto con lei? Amore... " tu non sai amare" risponde la mia vocina interiore, ho sempre trattato le donne come se fossero un accessorio rispondendo hai miei piaceri e bisogni. Non ho mai imparato ad amare questo l'ho sempre rinfacciato a mia madre mai una carezza,un abbraccio, una dimostrazione d'affetto, d'amore non mi ha insegnato a rivelare i miei sentimenti. Sarò in grado di no farla soffrire? Ma sopratutto io sono in grado di amare qualcuno? Troppe domande troppo poco tempo per assimilarle. Faccio un sorriso forzato a Liam non riuscendo a dargli una risposta. Entro in casa il più infetta possibile chiudendo la porta alle mie spalle, appoggiandomici, mi lascio cadere sul pavimento. Perché non riesco a stagli lontano? E se proprio lei potrebbe insegnarmi ad amare? Perché ha sofferto!!?? Qual è il lato oscuro della vita di Ginevra??? Guardo fuori dalla finestra è quasi l'alba, salgo le scale con i piedi pesanti sapendo già che sta notte il sonno non arriverà, troppe domande e nessuna risposta, mi sdraio sul letto senza nemmeno spogliarmi. Sarà una lunga notte.

Love or punishment ?? Amore o punizione?? #HS#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora