Parte2

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Ed rieccolo quel fastidiosissimo suono della mia sveglia...

"Giovanna sveglia è tardissimo c'è già valentina"

mi alzai molto in fretta talmente in fretta che non feci caso nemmeno a cosa stessi prendendo, mi truccai un po' e raccolsi i miei lunghi capelli in una coda, arrivammo a scuola tardi, quindi mio padre firmò la giustificazione per entrare a seconda ora..

"Bhe come secondo giorno non c'è male" dissi io con il fiatone
"Oggi dovevamo conoscere le altre professoresse..." disse lei sempre molto preoccupata
"e dai, scusa" dissi io un po' dispiaciuta

nel mentre che aspettavamo sedute nelle scale della scuola vidi passare Francesca che salutò Valentina

"Hey ciao Francesca anche per me è un piacere vederti" dissi io molto infastidita
"Ah, ciao nemmeno ti avevo vista"

decisi di evitare di fare scenate..

"dai lasciala stare" disse una voce dietro me , mi girai ed era lui il ragazzo del corso...
"hey coso non ho bisogno di un difensore, so difendermi benissimo da sola"non volevo farmi vedere debole
"che caratteraccio, e comunque non mi chiamo coso ora ciao" disse infastidito lui

Avevamo parlato, oddio non era proprio parlare ma avevo sentito la sua voce, e cazzo quanto era bella!!

"giovanna è sul pianeta terra?" disse ridendo valentina
"è lui, è lui il ragazzo di ieri"
"no, ma dai!! non l'avevo capito" disse ironicamente

Suonò la seconda ora e finalmente andammo in classe, decisi di mettermi accanto a Giada visto che Francesca si era presa Valentina

"Ho parlato con mister muscolo" gli confidai
"e chi sarebbe ora mister muscolo?" disse lei sorridendo
"il ragazzo di ieri del corso!"
"oddio e che vi siete detti?"
"veramente, lui mi stava diciamo difendendo e io gli ho detto che non volevo essere difesa e che lo sapevo fare benissimo da sola" feci una faccia dispiaciuta, capendo la grossa cazzata che avevo fatto
"tu Giovanna sei una cogliona, avevi un occasione e ora ti odierà a vita"

passarono le ore di scuola ed eravamo alla penultima ora quando sentimmo bussare alla porta, e con mio grande piacere era lui mister muscolo...

"Kevin che vuoi?" disse la professoressa, e io in quel secondo guardai giada che aveva ripetuto il suo nome
"salve prof, avrei bisogno di quella ragazza" vidi quel dito indicare proprio me...
"ok, Giovanna esci però sbrigati sto spiegando"
"si prof, farò molto veloce"

uscì dalla classe e mi portò nella terrazza della scuola senza dire una parola
"e quindi? che vorresti da me?"
"cara ...?"
"Giovanna"
"Già cara giovanna non mi è piaciuto come mi hai chiamato nelle scale..."
"oddio, ti sei offeso perché ti ho chiamato coso?" iniziai a ridere
"non mi ha chiamato mai nessuno coso"
"e come ti dovrei chiamare Giacomino? non so come ti chiami!"
"kevin, chiamami kevin"
"ok giacomino ora vado ciao"
andai con il sottofondo della sua risata...

"che voleva??" mi disse giada molto curiosa
"mi voleva rimproverare per averlo chiamato coso, allora io ho cambiato adesso si chiamerà giacomino"
"hai un caratteraccio tu " disse ridendo
"nessuno mi mette i piedi in testa, ma cazzo quanto avrei voluto baciarlo" dissi io sognando
"Non vedi l'ora che è martedì vero?"
"tu che dici?"

ragazze adesso basta parlare, andate fuori... passammo queste due ore fuori non avevamo voglia di entrare, allora la portai nel terrazzo dove mi aveva portata mister muscolo...Ed eccolo fumava una sigaretta era solo, immerso nei suoi pensieri

"e lì" disse giada
"lo vedo non sono cieca" dissi io osservandolo

"mi sciupi così" come mi aveva vista? era totalmente girato
"hai gli occhi anche dietro?"dissi io un po' acida
"sento chi mi osserva, vuoi?" mi passò una sigaretta che io accettai visto che ogni tanto fumavo, non parlammo, divisi la sigaretta con giada e rientrai in classe ma prima di varcare la porta
"ciao giacomino e stato un piacere"
"kevin, mi chiamo kevin"
mi misi a ridere ed entrai in classe a prendere lo zaino e incamminarmi verso la macchina, ma mentre aspettavo mi accorsi che mio padre mi aveva chiamata...

"Giovy non posso prenderti prendi l'autobus"
"ma io non l'ho preso mai"
"e gioia mia c'è sempre una prima volta" dissi tutte le parolacce del mondo a mio padre, aspettai l'autobus insieme a valentina e mi misi vicino all'autista facendogli un milione di domande...

"non preoccuparti scendiamo alla stessa fermata, se ti perdi ti accompagno io" e rieccolo dinuovo lui
"si e che fa vuoi venire a casa con me cucciolo? magari ti cucino io?" so dove devo andare
"spiritosa, una bambina non dovrebbe camminare sola per le strade."
per fortuna ritornammo a casa senza il suoi aiuto,era bello si ma antipatico da morire...
non passai un pomeriggio bellissimo dato che mi venne la febbre... passai l'intero pomeriggio a dormire .... mi vibrò il telefono era valentina ma stavo troppo male per risponderle quindi mi addormentai di nuovo..

Ho sposato un BadBoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora