7. Finalmente!

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"Ciao!"- esclamarono i nostri amici entrando nel bar.
"Fuori si gela!"- disse Anna, e Lyon si alzò per andarla ad abbracciare.
Prendemmo sedie per loro, e ci mettemmo intorno al tavolo a chiacchierare di quello che avevamo fatto.
Anna e Mario chiesero a Lyon cosa avesse comprato ("Non ci si può mai fidare a lasciarvi soli, voi tre", aveva detto Anna).
Giorgio, seduto fra Lokki ed Alex, ancora tremava. Alex allora, mi guardò per un attimo fisso negli occhi, poi guardò in basso ed infine prese Giorgio per un braccio, lo tirò verso di se e passò un braccio attorno alle sue spalle.
Giorgio rimase stupito da quel gesto, alzò lo sguardo verso il ragazzo con l'aria smarrita.
Alex gli sorrise, e Giorgio capì, rilassandosi.
Noi altri ci scambiammo rapide occhiate, sorridendo. Nessuno fece commenti, continuammo a parlare e ci raccontarono quello che avevano visto.
"...e quindi, in piazza c'è questo posto carinissimo, che ci ha fatto vedere Stre, e mi piacerebbe molto andarci."- concluse il racconto Anna.
"Siii, è super carino, un giorno ti ci porto!"- esclamò Strecatto appoggiando una mano sul mio braccio.
"Cioè, vi ci porto tutti, che ne dite?"- si corresse subito, spostando la mano, e sorrise al resto del gruppo.
"Perfetto!"
"Sì, assolutamente!"
"Ok!"

Qualche ora più tardi, ci trovavamo a casa di Stre. Avevamo pranzato tutti assieme, poi Lyon, Mario e Ste erano andati a vedere un negozio di videogiochi che gli interessava, e saremmo nuovamente usciti dopo cena.
Io mi stavo cimentando nel preparare la cena, mentre Stre stava in camera a parlare di qualcosa di segreto con Anna e Lokki, il che mi faceva molto strano, perchè okay Anna, lei era un po' la migliore amica di tutti noi, ma Lokki? Non capivo perché parlasse con lui. Cercai di non pensare al fatto che mi infastidiva che Stre mi nascondesse qualcosa: in fondo, chi ero io per obbligarlo a dirmi tutto? Nessuno. Probabilmente loro due gli ispiravano più fiducia, o chissà cos'altro.
Tornai a concentrarmi su ciò che stavo facendo, per evitare di dare fuoco alla casa.

Nel frattempo, in una stanza vicina...
"Sei sicuro, Alex?"
"Io penso che sia il momento giusto, ma se tu non vuoi ancora possiamo aspettare."
"Oh no, no, sono felice che tu lo abbia fatto, solo che è stato... improvviso. Non me lo aspettavo."- disse Giorgio, arrossendo appena. Quella mattina, nel bar, per poco non era diventato un peperone.
"Già, ecco... c'è un motivo se l'ho fatto..."- il ragazzo dai capelli blu sorrise nervosamente -"Devo spiegarti una cosa, Giorgio, riguardo quel ragazzo dell'altro giorno."
"Ah... come si chiamava? Luca? Non mi piace."
"Sì, me ne ero accorto"- Alex sorrise -"Ora ascoltami, però..."
Così, gli raccontò la storia, spiegando quello che era successo quella mattina e sottolineò il fatto che non aveva alcuna intenzione di dargli corda, ma non sapeva come fare a staccarselo, a meno di far presente che lui una relazione già l'aveva.
"Non provare a chiedermi se sono sicuro di non voler più stare con lui, chiaro? Perchè io sto con te, e ti amo, perchè con te sto bene, qu-"
"Cosa hai detto?"- lo interruppe l'altro.
"Che con te sto bene...?"
"No, prima."
"Oh"- Alex arrossì -"Che ti amo."
"Davvero?"- gli occhi di Giorgio si illuminarono -"E' la prima volta che me lo dici. Insomma, è una cosa seria...."
"Anche noi due siamo seri, e voglio che anche gli altri lo sappiano. Che tutti lo sappiano."- rispose Alex, prendendo le sue mani fra le proprie.
"Va bene, d'ora in poi basta segreti, io e te stiamo ufficialmente insieme."- Giorgio sorrise, stringendo le mani del ragazzo.
Alex si avvicinò al suo viso e, dolcemente, lo baciò.

"Che profumo! Ti sei impegnato eh?"- esclamò Anna.
"Cavoli, mi fa venire una fame..."- mormorò invece Lokki.
Sorrisi, prendendo le posate da un cassetto.
Vidi sfrecciare accanto a me Stre, con i suoi capelli che mi sfiorarono il viso, e sentii un brivido lungo la schiena.
Lui prese dei piatti: "Non c'è molto spazio, ma dovremmo starci."
"È perfetto Stre, davvero."
Suonò il campanello.
Lyon, Mario e Stefano entrarono in casa.
"Com'era il negozio?"- chiese Lokki.
"Bello ma... non ci manca qualcuno?"- fece Lyon.
"Giorgio ed Alex..."- disse Mario.
"Siamo qui."- la voce di Giorgio arrivò un po' tremante alle nostre orecchie.
Stavano entrambi in mezzo al piccolo corridoio, poco prima della cucina, e si tenevano per mano.
"Dobbiamo dirvi una cosa."- disse Alex, guardandoci.
"Penso che a pancia piena sia tutto più bello, che ne dite di spiegarcelo durante la cena?"- proposi io.

Dopo qualche urletto da parte di Anna, commenti, Lyon che esultava per la definitiva confessione della coppia, tornò un po' di silenzio.
"Quindi ora ci lascerete finalmente in pace?"- chiese Giorgio sorridendo.
"Scherzi? E' solo l'inizio."- rispose Anna, e rise.
Accanto a me, guardai Stre che mangiava e teneva una mano appoggiata sulla gamba.
Come al solito, osservava la coppia con uno sguardo malinconico ed io, instintivamente, poggiai la mia mano sulla sua, per consolarlo in qualche modo.
Lui sobbalzò sorpreso sulla sedia, ma non spostò la mano. Nessuno degli altri ci aveva fatto caso, così lui mi sorrise e continuammo la cena.

Dentro di me sentivo che quel gesto non lo avevo fatto solo per lui, ma anche per me.

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