10. Sweet sweet dreams

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La sera stessa, tornati a casa, Giorgio stava appoggiato al davanzale della finestra che dava sul giardino, e guardava fuori.
Il cielo era limpido, riusciva a vedere le stelle nonostante la luce dei lampioni lungo la via.
"Ehi Topo, non hai freddo lì?"- gli chiese Alex, porgendogli una tazza di tè.
"No, no, sto bene. Grazie."- rispose lui, sorridendo.

Insieme osservarono ancora un po' il cielo, in silenzio, con le tazze che scaldavano loro le mani.
Ad un certo punto, Giorgio prese quella di Alex e poggiò entrambe sul davanzale.
Prese le mani del ragazzo fra le proprie, poi lo tirò a sé e lo abbracciò.
L'altro sorrise, baciando i capelli del più piccolo.
"Dimmi, era la prima volta che ballavamo insieme, vero?"
"Già."- rispose Gio, sospirando -"E mi sono divertito."
"Anche Cico e Stre hanno ballato... Cavoli, non fosse che li conosco bene, ti direi che potrebbero stare insieme quei due."
"Penso anche io... Chissà."
"Sai che ti dico? Dovremmo farlo più spesso, ballare... Ma ora forza, andiamo letto che sono stanco morto."
Riposero ciò che avevano utilizzato ed andarono nella loro camera.

Nella medesima situazione, o quasi, si trovavano Cico e Stre nello stesso momento.
Entrambi erano a letto, e si davano le spalle, immersi nei loro pensieri.
Strecatto senza far rumore si voltò, ad osservare i rossi capelli del ragazzo che lo aveva incantato ed aspettò, indeciso sul da farsi.

***

Non ne potevo più di rimuginare sulla giornata e su quello che era successo. Mi voltai di scatto, senza darmi il tempo di cambiare idea un'altra volta.
"Volevo dirti che-"- mi fermai, incontrando lo sguardo di Stre.
"Sì?"- fece lui.
"B-beh, volevo dirti che è stato bello stasera, quando abbiamo ballato."
"Oh, si, molto! Non sapevo che ballassi."
"Si, ecco... Mi piace. E tu non sei da meno, sai?"
"Certo che lo so." - e sorrise.
"Ascolta... dici che gli altri se ne sono accorti o...?"
"Di cosa?"
"Di noi. Di questo. Dici che dobbiamo dirglielo o lasciamo che lo capiscano da soli?"
"Di noi, dici... Wow, mai avrei pensato di poterlo dire sul serio. E comunque, Anna già lo sa."
"Immaginavo."- risi. Ovviamente, doveva essere stato l'argomento del pomeriggio.
"Penso che dovremmo comportarci normalmente, senza troppi drammi o cose del genere. Se poi ci arrivano, meglio così, che ne dici?"
"Dico che è okay, e penso che Giorgio si sia fatto un'idea di quello che sta succedendo giusto questa mattina, quando è entrato mentre noi..."
"Ah, sì. Puntuale come al solito, eh?"- Stre si sdraiò a pancia in su, ridacchiando.
"A proposito di quello..."
Mi appoggiai sui gomiti e poi mi spostai verso di lui.
"Penso che sia un argomento rimasto in sospeso per troppo tempo."
Stre allungò una mano ad accarezzarmi volto, mi spostò i capelli dagli occhi e fece un sorriso.

Finalmente mi decisi e lo baciai, con tutta la dolcezza che potevo.

"Da mozzare... il fiato..."- mormorò Strecatto, mentre io non riuscivo a togliermi dalla faccia quel sorriso che avevo messo su. Non che volessi, in fin dei conti.
"Sei molto carino quando arrossisci, sai? Assomigli ancora di più alla tua skin."- continuò il ragazzo dai capelli viola.
"Dai dai, non troppe smancerie, okay?"
"Come vuoi... un'ultima cosa, però."
"Cosa, sentiamo."
"Ti ricordi, quando mi hai detto che sei un tipo freddoloso?"
"Ah si..."
"Beh... ti va di lasciarmi essere la tua fonte di calore? Ti prometto che sarò allo stesso livello del tuo maglione. Che tra l'altro non stai portando, perc-"
"Perché ho avuto la tua stessa idea."
Il mio ragazzo- che strano da dire, e che bello- strinse le mie mani fra le sue e chiuse gli occhi.
Di nuovo, uno vicino all'altro, dormimmo.
E Stre quella notte, come la precedente, non fece nemmeno il più piccolo dei brutti sogni.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 06, 2021 ⏰

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